Monti, la festa di San Gavino quest’anno sarà solo religiosa
MONTI. Anche i festeggiamenti in onore di San Gavino Martire a Monti in tempo di Covid subiranno importanti limitazioni. Ormai da diversi anni i comitati che si succedono sono soliti anticipare i festeggiamenti civili la seconda domenica di settembre per poter godere di condizioni climatiche più favorevoli e concludere poi con quelli religiosi nella ricorrenza del 25 ottobre. Certamente i fedales del 1974 quando ci fu il passaggio di testimone nel 2019 non potevano immaginare di dover interrompere la tradizione per causa di forza maggiore. Così hanno iniziato a programmare serate ed eventi per raccogliere denaro e contemporaneamente offrire ai giovani e meno giovani di Monti e non, occasioni di incontro e divertimento. Il primo evento è stato la festa di Halloween per poi organizzarne un altro poco dopo in occasione dell’Immacolata. Altra simpatica iniziativa è stata “Il carretto acchiappa scommesse”: i fedales hanno percorso le vie di Monti invitando i paesani ad indovinare la pesatura dei prodotti esposti, per esempio una forma di formaggio oppure salumi. Il giocatore improvvisato che rispondeva correttamente riceveva in premio il prodotto il cui peso era stato appena indovinato.
Altre riuscitissime serate sono state quelle organizzate per la notte di Capodanno e in occasione del Carnevale, la sfilata e la serata danzante per la Pentolaccia. Un ricco programma che a causa del lockdown si è dovuto interrompere improvvisamente. Come riferisce il Presidente del Comitato Sonia Isoni: «Quest’anno, salvo impedimenti per motivi sanitari, i festeggiamenti in onore di San Gavino Martire saranno limitati alla sola funzione religiosa il 25 ottobre con la speranza e l’augurio di rimettere in moto la macchina organizzativa per il prossimo anno quando sarà lo stesso Comitato ad allietare i compaesani e i graditi ospiti per festeggiare ancora più carichi e pieni di entusiasmo la festa patronale». Un dato è certo: al di là delle restrizioni che la pandemia ha imposto ciò che rimane intatta è la fede dei montini per il loro Santo Patrono.
Piera Anna Mutzu