Monti. Polo scolastico, via libera dalla Regione al nuovo progetto esecutivo
Superati i problemi burocratici dopo il blocco dei lavori per il fallimento della ditta esecutrice.
MONTI | 18 novembre 2024. Finalmente nei giorni scorsi è arrivato in Comune il “parere di coerenza del nuovo progetto da parte dell’Unità di progetto Iscol@, ‘La nuova scuola’, della Regione Sardegna”. Un’ottima notizia che fa tirare un sospiro di sollievo, perché dà il via alla ripartenza della gara per i lavori di costruzione all’agognato polo scolastico. Il sindaco Emanuele Mutzu ha convocato immediatamente la Giunta, che ha subito approvato il progetto stesso in linea tecnica.
Il primo cittadino ripensa al travaglio a cui l’Amministrazione comunale è andata incontro a causa dell’intricate fasi burocratiche. «Il fallimento della ditta esecutrice di un appalto pubblico porta dietro di sé un ginepraio di burocrazia e di problemi – esordisce il primo cittadino –. Problemi di riconsegna dell’opera, stato di consistenza, inventario di beni, restituzione di materiali, adeguamento del progetto, rapporti con il curatore del fallimento, rapporti con debitori, pendenze da risolvere, recupero delle risorse mancanti per riappaltare l’opera, conservazione delle opere eseguite. Insomma una matassa difficile da sbrogliare». Alla luce di tutto questo «solo chi ha vissuto la vicenda – tiene a sottolineare il Sindaco – può sapere la mole di lavoro che hanno sviluppato i tecnici, i funzionari e politici dei vari Enti interessati dal progetto. Augurandoci davvero una nuova fase che ci porti alla conclusione dell’opera in breve tempo, non posso che ringraziare i colleghi amministratori, in primis l’on. Giuseppe Fasolino (assessore regionale al Bilancio e Programmazione ndr) e Andrea Biancareddu (ex assessore regionale ndr), per aver garantito il ripristino delle risorse mancanti e tutti i rappresentanti della Regione Sardegna e l’intero apparato tecnico che ha supportato la causa. Speriamo davvero – conclude Mutzu – che questa disavventura possa rappresentare uno stimolo per modificare il codice degli appalti ed allontanare dal panorama degli appalti pubblici certe imprese».
Giuseppe Mattioli
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