Monti, la Sagra del Vermentino riconferma le presenze delle passate edizioni
MONTI. Dopo un’assenza di due anni dovuta alla pandemia, nessuno avrebbe immaginato che la presenza di turisti alla “Sagra del Vermentino” potesse essere così alta da paragonarsi alle passate edizioni. Sin dal pomeriggio di domenica i visitatori hanno raggiunto Monti con ogni mezzo: autovetture, camper, autobus, pulmini a noleggio con conducente e perfino moto. Il movimento, sul calar del sole, è via via cresciuto quando i turisti, lasciate le spiagge della costa gallurese, o i borghi dell’interno dell’Isola, hanno invaso le strade del centro storico.
Nella principale via di accesso del paese, via Roma, sede di bar, pizzerie, ristoranti, a stento si camminava, tanta era la calca. La musica ha fatto da sottofondo alla festa che ha trovato il suo top nel piazzale della Cantina. Decine e decine di bancarelle colorate hanno fatto da corollario, mettendo in mostra ogni tipo di mercanzia e animando l’evento.
L’ingorgo col tempo è cresciuto, in particolar modo nei pressi dell’ingresso dell’ampio piazzale della Cantina. Il tutto, sotto il vigile controllo delle forze dell’ordine, rafforzate per l’occasione dagli uomini dei comandi territoriali: Carabinieri, Guardie forestali, Polizia locale, Protezione civile, Barracelli, una società di sicurity con una trentina di steward, la Croce Rossa con un’ambulanza, personale medico, paramedico e volontari. Tutti pronti a garantire la sicurezza e l’incolumità dei visitatori.
Sull’ampio piazzale dell’enopolio un’incredibile calca ondeggiava, contraddistinta da ogni sorta di idioma, del Continente, o della nostra Isola. Chi in fila, per il ritiro del vassoio con salsiccia arrosto, formaggio, pane, frittelle, chi alla mescita del vino fresco spillato dalle botti, chi invece dedito al ballo, spinto dal palco dall’affiatato e bravo duo DJ. “Barria e Peppone”, e chi ancora si cimentava nel ballo sardo imitando gli esperti componenti del gruppo folk “San Paolo-Monti”. Nella bolgia i turisti sono apparsi a loro agio, partecipando con entusiasmo alla mega festa ed esprimendo giudizi lusinghieri sull’ottima organizzazione.
Sul gradimento della Sagra i numeri parlano chiaro, consumati: circa 10 quintali di salsiccia arrosto; 6 quintali di formaggio; 1 quintale e mezzo di frittelle; 4 quintali e mezzo di pane. Gradito anche il vino: acquistati circa 7 mila bicchieri, spillati 4 mila litri degli ottimi vini della cantina del Vermentino, compreso l’ultimo nato: il cannonau “Ruè”.
I turisti hanno portato via vini per un valore equivalente all’ultima edizione. La Sagra è andata avanti sino a notte fonda. Le attività commerciali hanno lavorato molto bene sino alle prime luci dell’alba, quando gli ultimi avventori sfiniti hanno lasciato il paese.
Ancora una volta la “Sagra del Vermentino”, giunta quest’anno alla XXVIII edizione, si conferma una kermesse enogastronomica unica nel suo genere in Sardegna. Un successo frutto di una sapiente organizzazione e della grande disponibilità di un folto gruppo di soci e volontari. Nonostante i due anni di assenza a causa del Covid, dunque, la Sagra è riuscita anche nel 2022 ad attirare migliaia e migliaia di turisti. Un risultato questo che sicuramente rappresenta un buon viatico per il futuro.
Giuseppe Mattioli
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