Monti si prepara a festeggiare San Paolo eremita
Lunedì 16 agosto, ricorrenza di San Paolo, la messa delle ore 19 sarà presieduta dal vescovo di Ozieri Corrado Melis.
MONTI. Anche quest’anno, come avvenuto nel 2020, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, anche se il decreto legge del 23 luglio scorso – ricorda la Cei – non è richiesta la certificazione per partecipare alle celebrazioni, ci saranno delle limitazioni e quindi non si svolgerà il pellegrinaggio notturno che anticipava le liturgie nel santuario in onore di “Santu Paulu ‘e Monte”. Tuttavia restano confermate le celebrazioni.
Dunque, lunedì 16 agosto si rinnova con fervore religioso la secolare festa in onore di San Paolo primo eremita, il cui culto si professa nell’omonimo santuario nelle campagne di Monti. Il parroco, don Pierluigi Sini, per la circostanza ripristina, dopo un anno di assenza e nel rispetto della tradizione, l’antica usanza di trasferirsi per alcuni giorni nell’antico romito, nei pressi della chiesa campestre, supportato da un gruppo di collaboratori della comunità parrocchiale e aiutato da alcuni sacerdoti della diocesi.
La loro presenza nel santuario ha l’intento di venire incontro alle richieste religiose/spirituali delle migliaia di devoti/pellegrini provenienti da tante comunità parrocchiane della Gallura, Baronia, Barbagia e Logudoro, che, mosse dalla fama del Santo, per i miracoli avvenuti per sua intercessione e dal culto, sempre più diffuso nell’Isola, accorrono al santuario: chi per chiedere al Santo una “grazia”, altri per ringraziarlo per averla ricevuta.
Don Sini ha pubblicato il calendario delle funzioni che prendono il via sabato 14 agosto alle 19 con la santa Messa. Celebrazioni che proseguono domenica 15, festa dell’Assunta, con i seguenti orari: 8,30; 9,30; 11,00; e al pomeriggio alle 19,00.
Lunedì 16 agosto, ricorrenza di San Paolo, questi gli orari della Messe: 8,30; 9,30; 11,00. In particolare sarà solenne quella celebrata al pomeriggio, alle ore 19, presumibilmente all’aperto, presieduta da mons. Corrado Melis, vescovo di Ozieri e accompagnata dal coro della confraternita “Santu Ainzu” di Monti. In questa circostanza si rinnova anche la tradizionale “Festa delle bandiere” voluta dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con la Pro Loco, che vede coinvolti anche numerosi Comuni e devoti del Nord-Sardegna.
STORIA DELLA CHIESA. Ha dell’incredibile, inoltre, la storia della chiesa e il culto del Santo egizio in un piccolo villaggio dell’entroterra isolano. Dopo la conquista bizantina, la Sardegna fu inserita nell’Esarcato d’Africa e così fu introdotto il culto di San Paolo primo eremita, assieme ad altri Santi orientali, ancor oggi molto venerati. Ma dopo la così detta “rinascita” dell’anno Mille, l’Isola ritornò sotto l’influenza del papato romano, e in quel tempo avvenne la consacrazione della chiesa campestre: una congiuntura straordinaria.
Il santuario, fra i più antichi della Sardegna, venne consacrato il 31 luglio 1348 dai vescovi Bernardo di Castro e Gianuario di Bisarcio (due diocesi medioevali entrambe scomparse, oggi ricadenti sotto quella di Ozieri) alla presenza di “Genasius Isquintus prior ipsius Ecclesiae”, sotto il Regno di Giovanni d’Arborea.
Giuseppe Mattioli