Monti. Violenza sulle donne, la prevenzione inizia a scuola
Progetto della scuola primaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo.
MONTI. «La prevenzione comincia in classe». È il titolo di un progetto promosso dalla scuola primaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Monti che si è svolto la scorsa sera nell’aula conferenze della “Casa del Miele”. Coinvolti nell’iniziativa il Comune, attraverso l’assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione, la Regione Autonoma della Sardegna, l’Associazione culturale Eréntzia e soprattutto l’Associazione “Prospettiva donna” e il “Centro antiviolenza” di Olbia.
L’incontro, rivolto oltre che agli alunni anche a genitori e cittadini, si è svolto con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sul gravissimo problema della violenza sulle donne. L’iniziativa si inserisce tra le azioni di prevenzione e di stimolo alla costruzione di una cultura della non violenza e al rispetto dell’altro, partendo proprio dalla famiglia e dalla scuola in quanto istituzioni deputate a concorrere alla trasmissione di principi etici, morali e valoriali.
I presenti hanno avuto l’opportunità di approfondire tematiche relative al gravissimo fenomeno che, nel corso del 2022, ha visto il verificarsi di oltre 100 femminicidi in Italia. Il progetto nasce dalla programmazione predisposta dalle maestre le quali hanno voluto inserire l’argomento nella programmazione scolastica per favorire la crescita culturale dei loro alunni, con l’intento di non farli trovare impreparati dinanzi a particolari situazioni.
Dopo i discorsi dell’assessore alla P.I. e Cultura del comune di Monti, Debora Tuveri e del dirigente scolastico Simona Murgia, è stata la volta di Patrizia Desole, presidente dell’associazione “Prospettiva Donna” e “Centro anti violenza” di Olbia, supportata da una qualificata équipe composta da una psicologa, una psicoterapeuta, un avvocato e diverse educatrici. Durante il suo intervento la presidente ha parlato delle problematiche a cui vanno incontro le donne vittime di stalking, discriminazioni, disuguaglianze di genere, maltrattamenti, abusi sessuali e femminicidi, e del modus operandi dell’associazione: dalla conoscenza del numero telefonico a cui rivolgersi in caso di necessità e per avviare il primo soccorso, ai successivi passi che portano all’interno di una casa famiglia protetta, sino all’assistenza legale.
Positivo l’approccio dell’équipe con gli studenti, sviluppato attraverso una interlocuzione semplice e diretta, che ha consentito di portare termine l’incontro fra domande degli alunni, aspetti didattici, filmati e lavori di gruppo, che si spera abbia ricadute positive sul tessuto sociale. L’incontro è stato, comunque, un utile premessa alla “Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che si celebra ogni 25 novembre. Ricorrenza indetta dalla Nazioni Unite per ricordare, oltre le problematiche su esposte, soprattutto le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Domenicana, massacrate nel 1960 per volere dall’allora dittatore Rafael Leonidas Tujllo.
Giuseppe Mattioli
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