Niente più green pass per accedere agli ospedali della Sardegna
Aggiornati gli indirizzi per l’accesso alle strutture e riprogrammata l’assistenza. L’assessore Carlo Doria: «Indispensabile garantire l’efficienza dell’intero sistema sanitario».
CAGLIARI. Per entrare negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie della Sardegna non sarà più necessario il green pass. La Giunta Solinas in linea con le più recenti linee guida nazionali ha aggiornato le norme che regolano l’accesso alle strutture mediche e socio-sanitarie dell’Isola, le modalità di gestione dei pazienti positivi al Covid-19 durante il ricovero e la programmazione dei posti letto dedicati negli ospedali.
Secondo le nuove regole, per accedere al Pronto Soccorso non sarà più necessario il test molecolare o antigienico, ma potranno comunque essere richiesti a seconda della situazione. L’indagine con tampone molecolare sarà invece riservata alle persone che risultano negative a un test antigienico ma presentano ancora sintomi respiratori acuti o ai soggetti immunodepressi.
I test sono sempre previsti per i pazienti che necessitano di ricovero (programmato o richiesto dopo l’accesso al pronto soccorso): in caso di tampone positivo e in assenza di sintomi della malattia da Covid-19, il ricovero può avvenire in isolamento respiratorio nel reparto dedicato al trattamento della patologia prevalente per la quale è stata richiesta assistenza all’ospedale. Qualora i pazienti positivi in isolamento nel reparto superassero il 25% del tasso di occupazione dello stesso reparto, verrà predisposto il trasferimento in reparti multidisciplinari dedicati all’isolamento dei positivi asintomatici o, in assenza di tali spazi ospedalieri, nei posti letto dei reparti Covid riconosciuti nella rete regionale.
È consentito l’accesso nei reparti di degenza ai familiari e agli ospiti che non presentano sintomi riconducibili al Covid e che non hanno avuto contatti stretti a rischio. Restano obbligatori indossare la mascherina Ffp2, l’igienizzazione delle mani e la misura della temperatura all’ingresso della struttura.
In ogni caso, le strutture sanitarie avranno la discrezionalità di regolare e programmare l’accesso dei visitatori in base alle circostanze, fermo restando che l’accesso ai reparti di degenza e Pronto Soccorso sarà sempre consentito per un accompagnatore o del caregiver in presenza di minori, persone con disabilità, anziani (oltre gli 80 anni) o donne incinte. Sono state inoltre aggiornate le regole che disciplinano l’accesso alle strutture ambulatoriali e a quelle socio-sanitarie.
«Oggi – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – la necessità preminente è quella di mantenere e implementare la piena capacità assistenziale dei nostri ospedali per tutte le patologie in qualsiasi circostanza. Gli indirizzi che abbiamo approvato vanno esattamente in questa direzione: continuare ad assicurare le cure e l’assistenza a tutto campo anche ai pazienti positivi al Covid, garantendo, allo stesso tempo, la sicurezza contro il rischio di diffusione del contagio attraverso l’individuazione di apposite stanze d’isolamento nei reparti o reparti multidisciplinari dedicati. Dopo tanti sacrifici non intendiamo abbassare la guardia, anche in ragione dei rischi rappresentati dalle nuove varianti, ma è più che mai necessario definire un’organizzazione ottimale che garantisca l’efficienza dell’intero sistema sanitario».
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