“No” della Regione ai parchi eolici di Luogosanto e San Basilio
L’assessore Porcu: «Qualsiasi processo di pianificazione sulla dislocazione degli impianti deve partire dal basso, tenendo conto delle istanze e delle peculiarità dei territori interessati».
ISILI (SU). Sulla base delle istruttorie svolte dagli uffici del servizio Via dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente, la Giunta regionale ha approvato oggi due delibere che esprimono parere negativo sulla compatibilità ambientale di due impianti eolici nei comuni di San Basilio (Trexenta) e di Luogosanto (Gallura). La notizia è stata resa nota questa mattina (giovedì 20 aprile) a Isili dall’assessore regionale Marco Porcu durante l’assemblea organizzata dai sindaci della Comunità montana Sarcidano e Barbagia di Seulo e delle Unioni dei Comuni della Trexenta e della Marmilla per dire “no” all’eolico selvaggio.
«Dopo l’incontro della scorsa settimana a Barumini – ha detto Porcu –, questa di Isili è un’altra occasione pubblica per manifestare il dissenso sull’installazione di alcuni impianti eolici nei territori che hanno convocato questa assemblea, dove, infatti, sono stati depositati una ventina di progetti. Seppure siano in gran parte di competenza della Commissione di valutazione nazionale, comunque necessitano di un parere obbligatorio della Regione, anche se non vincolante».
«L’Amministrazione regionale – ha sottolineato l’assessore – è convinta che qualsiasi processo di pianificazione sulla dislocazione degli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile debba partire dal basso, tenendo conto delle istanze e delle peculiarità dei territori interessati. Perciò, per ogni istanza presentata, il competente Servizio dell’Assessorato verifica il puntuale coinvolgimento delle Amministrazioni locali, anche nelle procedure di competenza statale. Che l’Amministrazione regionale sia fortemente sensibile alla tutela del patrimonio archeologico, storico e paesaggistico della Sardegna lo dimostra anche il parere negativo fornito sull’installazione ipotizzata vicino al complesso ‘Su Nuraxi’ di Barumini, unico sito Unesco attualmente presente in Sardegna».
«Ritengo giusto che la Sardegna sia chiamata a fare la sua parte nel programma di transizione energetica nazionale, nell’interesse complessivo della Nazione, ma questa attività non può prescindere dalla concertazione territoriale, anche al fine di preservare, quanto più possibile, il territorio che, nella nostra Isola, può e deve essere destinato preliminarmente allo sviluppo agricolo, pastorale e turistico», ha concluso l’Assessore della Giunta Solinas.
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