No della Svezia al vaccino ai bambini: più rischi che benefici

Se in Italia l’imperativo è inoculare a tutti i costi, senza nessuna distinzione, la Svezia ha deciso di non raccomandare il vaccino contro il Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni. «Allo stato attuale delle conoscenze in nostro possesso, con un basso rischio di malattie gravi per i bambini, non vediamo alcun chiaro beneficio nel vaccinarli». A dirlo Britta Bjorkholm, funzionaria dell’Agenzia sanitaria svedese.
Una decisione scaturita da una valutazione basata da un’analisi dei rischi-benefici, che ha fatto emergere come i primi (rischi) superano i secondi (benefici). La valutazione, però, potrebbe essere rivista di fronte a nuovi vaccini o se una nuova variante cambiasse la pandemia. La Svezia quindi dice no al vaccino ai bambini, a meno che non siano soggetti fragili. Stessa decisione presa, tra l’altro, anche dal Regno Unito.
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