Il nuoto sposa la musica con il progetto Swim’n’ Swing
Presentato a Sassari l’innovativo progetto Swim’n’ Swing di inclusione e integrazione ideato da Dario Masala. Metodo che utilizza il principio dell’indipendenza ritmica dei quattro arti e la fluidità ritmica dei bassisti, per migliorare stile ed efficienza energetica della nuotata.
SASSARI. Lo sport sotto forma di nuoto e l’arte sotto quella della musica: potrebbero essere questi, in estrema sintesi, gli strumenti/elementi capaci di aggregare persone con diversi gradi di autonomia ed abilità motoria, promuovendo e migliorando nel contempo l’acquisizione di performances sempre più evolute.
L’idea, geniale se non rivoluzionaria, da cui è scaturito un metodo sinora unico nel panorama nazionale e forse anche in quello internazionale, è di Dario Masala, istruttore federale di nuoto e nuoto paralimpico, musicista e musicoterapista che, fondendo i risultati dell’esperienza acquisita nei due settori, ha elaborato il progetto Swim’n’ Swing, metodica presentata sabato 16 e domenica 15 gennaio u.s. a Sassari, che utilizza il principio dell’indipendenza ritmica dei quattro arti, la stessa che caratterizza il movimento dei batteristi, e la fluidità ritmica dei bassisti, per migliorare stile ed efficienza energetica della nuotata.
«Il lavoro eseguito nei laboratori di musica e sensibilizzazione ritmica in vasca» – spiega Dario Masala – verrà sottoposto, grazie alla consulenza tecnica dell’ingegnere biomeccanico sassarese Stefano Nurra, attualmente operativo presso il centro tecnico di Bursa, in Turchia, dove studia e allena atleti internazionali di fama mondiale, ad un’accurata analisi tecnica delle nuotate che consentirà in un secondo momento di associare le stesse alle composizioni più affini alle caratteristiche degli atleti testati.
«Ma non basta – prosegue Masala – l’analisi consentirà infatti di poter “sentire” musicalmente i difetti di una nuotata, perché questa innovativa metodologia, essendo basata su ferree regole matematiche e ritmiche, si interfaccia pienamente con i movimenti del corpo umano e stimola la concentrazione ed il miglioramento del gesto atletico».
In piscina, dunque, verranno studiati e tradotti in musica gli stili dei nuotatori su pattern musicali estrapolati da musiche funk, jazz e pop, con l’atleta che darà un’interpretazione motoria degli stessi. Ciascuno avrà la possibilità di muoversi in acqua mostrando caratteristiche diverse a seconda del brano ascoltato.
«Questo sistema – conclude l’ideatore della metodica che certamente troverà applicazione pratica in molti settori – consentirà a tutti gli atleti, paralimpici e non, dilettanti o professionisti, di seguire allenamenti adattatati alle loro esigenze specifiche, ottimizzando i movimenti e migliorando le performances».
Fin qui un entusiasta Masala; il progetto Swim’n’ Swing, già in avanzata fase esecutiva, prevede che la valutazione didattico-scientifica delle nuotate si fonda intimamente con l’attività dei musicisti, nel caso specifico molto validi, quali Mauro Mulas (pianista e compositore) e Daniele Piu (batterista) che cureranno la parte di didattica e ritmica e Daniele Sanna (chitarrista dei Getsemani) che fornirà un prezioso contributo in studio per gli arrangiamenti dei brani.
La presentazione del progetto Swim’n’ Swing, a chiusura della prima fase di test, come detto a Sassari lo scorso sabato nella sala convegni dell’Hotel Carlo Felice, dove sono stati presentati i risultati dei primi mesi di sperimentazione, con gli interventi dell’ideatore della metodica Dario Masala, dei consiglieri regionali Antonio Piu e Franco Stara, e quindi della psicoterapeuta e fisioterapista Giulia Solinas, del neurologo Mario Meloni, del direttore della Scuola di Musicoterapia di Milano Rossella Fois e di quello della Scuola di Musicoterapia di Firenze Ferdinando Suvini, della psicomotricista Luisa Piras, del succitato Stefano Nurra, dell’iridata di nuoto paralimpico Arianna Talamona, del musicista Massimo Moriconi, già bassista di Mina ed altre star, del plurimedagliato di nuoto Filippo Magnini e dell’Assessore allo sport della Regione Sardegna Andrea Biancareddu, che chiuderà gli interventi, prima del dibattito.
Nella mattinata del giorno successivo, ci si è ritrovati al complesso natatorio di Lu Fangazzu, dove si è tenuta una dimostrazione pratica in vasca con gli atleti, alla presenza di Filippo Magnini e del nuotatore paralimpico ozierese Luigi Usai (nella foto in alto), medaglia di bronzo di nuoto stile libero categoria S3 ai campionati italiani di Brescia del 2018. A bordo piscina, i musicisti che, applicando a meraviglia la metodica, hanno consentito ai due di nuotare sulle note e sui ritmi a loro più consoni.
Il progetto Swim’n’ Swing è un metodo innovativo e di grande interesse, destinato a crescere in ambito non solo agonistico e che, certamente, fornirà a tutti gli specialisti del settore un grande contributo in tema di salute e di sport.
Raimondo Meledina