• 22 Dicembre 2024
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Olbia. Cronotachigrafo alterato su un tir, denunciato titolare di una ditta di trasporti

Cronotachigrafo alterato Olbia
La scoperta è stata fatta dagli Agenti della Polizia Stradale durante un posto di blocco sulla Statale 729.

OLBIA. La Polizia di Stato ha denunciato il titolare di una nota ditta di autotrasporti ritenuto responsabile dell’alterazione del cronotachigrafo, il computer di bordo che gli autisti, i datori di lavoro e gli organi preposti al controllo possono e devono verificare per la propria e altrui sicurezza.

La scoperta della manomissione è stata fatta da una pattuglia della Polizia Stradale di Olbia durante un posto di blocco nella Statale 729 Sassari-Olbia, dove gli agenti hanno eseguito un controllo di un autoarticolato soffermandosi, per l’appunto, sulla verifica della strumentazione relativa alla normativa europea sui tempi massimi di guida e i periodi minimi di pausa e riposo dei conducenti.

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Dall’analisi dei dati registrati sono emerse delle incongruenze che hanno insospettito gli Agenti. Dopo aver smontato parte del cruscotto hanno trovato all’interno della plancia dei comandi un meccanismo con accensione manuale per interrompere, all’occorrenza, le informazioni che la centralina invia allo strumento, in maniera tale da alterare il funzionamento del dispositivo per registrare l’attività di riposo mentre, in realtà, il veicolo risultava in marcia, eludendo così i tempi di guida e di riposo previsti dal regolamento CE 561/2006.  

Pertanto, al conducente è stata ritirata la patente di guida, il tir portato in un centro tecnico autorizzato, dove è stato smontato e sequestrato il dispositivo fraudolento. Infine, al proprietario della ditta di autotrasporto, oltre una sanzione amministrativa, è scattato il deferimento alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania per il reato di “rimozione delle cautele destinate a ridurre il rischio di infortuni sul lavoro”. 

Le pattuglie della Polizia di Stato sono impegnate quotidianamente nel controllo di tali apparecchiature che, come in questi casi, possono dar luogo a situazioni di concorrenza sleale a danno delle altre ditte di trasporto, nonché a situazioni di sfruttamento dei dipendenti a carichi di lavoro tali da generare forti rischi per la sicurezza stradale.

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