Orgosolo, al via i lavori di completamento della diga di Cumbidanovu
La conclusione dell’opera entro agosto del 2027 per un importo di 110mila euro.
ORGOSOLO | 7 novembre 2024. È stata siglata il 5 novembre nel cantiere di Cumbidanovu a Orgosolo la consegna dei lavori di costruzione della diga sull’alto Cedrino fra i rappresentanti del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale e la ditta I.C.M. Spa di Vicenza, vincitrice dell’appalto. Il costo dell’intervento è di 110 milioni di euro e dovrebbe concludersi entro il mese di agosto del 2027. Un’ottima notizia dunque per il territorio, speranzoso di veder realizzata l’opera, dopo oltre 30 anni di attese. “La Diga di Cumbidanovu è infatti una delle 379 opere incompiute in Italia che, anche grazie all’intervento del Governo, il quale a gennaio 2021 ha nominato un commissario per il completamento di queste dighe, l’iter per il suo completamento ha subito negli ultimi anni un’accelerazione, d’intesa con l’Assessorato ai Lavori pubblici della Regione Sardegna.
Martedì, insieme ai rappresentanti del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, il presidente Ambrogio Guiso e il direttore generale e RUP dell’intervento Sebastiano Bussalai, erano presenti anche l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Antonio Piu, la commissaria alle dighe Angelica Catalano e il sindaco di Orgosolo Pasquale Mereu.
«È una giornata importantissima – ha commentato il presidente del Consorzio Ambrogio Guiso – perché aspettiamo quest’opera da più di trenta anni. La aspetta tutto il territorio. Un’opera a cui si aggiungeranno successivamente anche 2000 ettari di irrigazione e che per tre anni vedrà impegnate dalle 60 alle 100 maestranze locali».
«1005 giorni di cantiere – ha spiegato infine l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Piu – per un bacino che conterrà 12 milioni di metri cubi d’acqua per irrigare i territori di Orgosolo, Oliena, Dorgali, Nuoro, Orune e Lula. Come Assessorato ai lavori pubblici abbiamo fatto in modo che l’opera giungesse a questa fase, con un’unità d’intenti assieme al Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, con la speranza di mettere la parola fine alla crisi idrica che attanaglia questo territorio».
La cronistoria
Il Consorzio fin dagli anni ’70 ha creduto fermamente in quest’opera. Verso la fine degli anni ’80 ha predisposto due diversi ed importanti progetti, il primo volto alla costruzione della diga, il secondo finalizzato alla realizzazione della rete di distribuzione, a fini irrigui, delle acque dell’invaso. Solo il primo progetto, quello relativo allo sbarramento, ottenne allora i necessari finanziamenti (da parte della disciolta CASMEZ) e venne, pertanto, appaltato dal Consorzio nel 1987.
I lavori di costruzione della diga (avviati nel 1989) hanno avuto però, come noto, un andamento molto travagliato, caratterizzato da problematiche di vario genere che ha visto succedersi, in cantiere, in oltre 30 anni, ben tre differenti imprese: nel 1989, l’Impresa Ferrocemento Costruzioni e Lavori Pubblici S.p.A.; nel 2003, l’Impresa l.R.A. Costruzioni Generali S.r.l. e, infine, nel 2006, R.T.I. ITINERA S.p.A., CONS. COOP. Nessuna di queste, tuttavia, è mai riuscita a portare a termine i lavori, fatto questo che ha costretto il Consorzio a risolvere con ciascuna di esse, i relativi contratti di appalto.
I lavori della diga furono poi interrotti definitivamente a seguito del disastroso evento alluvionale verificatosi, nella Sardegna centro-orientale, nel novembre 2013 (il cosiddetto “ciclone Cleopatra”) che distrusse, tra l’altro, il relativo cantiere.
Per portare a compimento l’opera, il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha dapprima redatto, con la propria struttura, un nuovo progetto di fattibilità tecnico economica del quale ha poi appaltato la progettazione definitiva ad una società di Ingegneria specializzata.
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