Oristano. Disordini in campo, Daspo di un anno per un dirigente sportivo
L’episodio è avvenuto lo scorso 30 aprile durante la partita di calcio di Terza categoria tra la Folgore e l’Ac Ales.
ORISTANO | 20 luglio 2024. Il Questore di Oristano, Giuseppe Giardina, ha emesso un Daspo nei confronti di un dirigente della società sportiva Folgore per comportamenti violenti durante la partita di calcio di Terza categoria tra la sua squadra e l’Ac Ales. L’episodio, verificatosi lo scorso 30 aprile a Oristano nel campo “Sa Rodia”, è avvenuto a seguito dell’espulsione di un calciatore per un’azione di gioco scorretta. La lite tra i due calciatori protagonisti ha scatenato in campo un parapiglia che ha coinvolto una quarantina di persone e portato alla sospensione della gara.
Davanti a questa situazione, Invece di cercare di calmare gli animi, il dirigente della Folgore ha strattonato un giocatore avversario e poi ha inveito contro un tifoso, tentando di scavalcare la recinzione e arrivare allo scontro fisico. L’accaduto ha avuto una notevole risonanza mediatica locale e ha spinto la Digos ad avviare immediate le indagini per identificare il responsabile, che con il suo comportamento ha messo in «grave pregiudizio l’ordine e la sicurezza pubblica».
In conseguenza del provvedimento di Daspo, il dirigente – spiegano dalla Questura – «per un anno non potrà accedere a tutti i luoghi del territorio nazionale ed estero dove si svolgono manifestazioni sportive di calcio, di ogni categoria e grado, in particolare alle strutture dell’impianto sportivo ubicato in località “Sa Rodia” e nelle sue immediate adiacenze. Il divieto di accesso – specificano gli Agenti – riguarda l’area circostante l’impianto sportivo comunale durante, nonché due ore prima dell’inizio e due ore dopo il termine degli incontri, le stazioni ferroviarie e dei mezzi di superficie, nell’ambito del territorio comunale di Oristano, utilizzate dai tifosi per raggiungere l’impianto sportivo e gli esercizi pubblici presenti nei pressi dello stadio e compresi nel raggio di un chilometro dal medesimo dove si ritrovino abitualmente i tifosi. Durante lo svolgimento delle manifestazioni calcistiche, nel corso ed un’ora dopo il termine delle stesse, il provvedimento vieta di accedere, inoltre, agli impianti sportivi interessati dall’evento e all’area limitrofa ai medesimi».
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