Oschiri. Riapertura Ponte Diana, Salvini: «Era una promessa e l’abbiamo mantenuta»
Al sopralluogo di questo pomeriggio presenti con il Ministro i sindaci di Oschiri e Berchidda, Roberto Carta e Andrea Nieddu, la prefetta di Sassari Grazia La Fauci, il commissario straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois, il deputato Dario Giagoni e il responsabile della Struttura Territoriale Sardegna di Anas Francesco Ruocco.
OSCHIRI | 30 luglio 2024. Aperto al traffico dalla sera del 16 luglio dopo due anni di chiusura e quasi un anno e mezzo di lavori (oltretutto ancora in corso nelle ore notturne), il Ponte Diana di Oschiri è stato la prima tappa della visita in Sardegna del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, atteso stasera e domani in Gallura.
«Era una promessa e l’abbiamo mantenuta», ha dichiarato con soddisfazione il ministro, ricordando il lungo iter e i vari stop ai lavori, per mettere rimedio ai quali si è da subito, come ha dichiarato, speso personalmente. Ciò grazie alle ripetute sollecitazioni provenienti dal territorio – sindaci e popolazione –, dalla Regione, con l’allora assessore Aldo Salaris, e dal Parlamento per voce del deputato leghista Dario Giagoni anche lui presente all’appuntamento di questo pomeriggio. Incontro a cui hanno partecipato anche i sindaci di Oschiri e Berchidda Roberto Carta e Andrea Nieddu, la prefetta di Sassari Grazia La Fauci, il commissario straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois, il responsabile della Struttura Territoriale Sardegna di Anas Francesco Ruocco e altre autorità locali. Aveva annunciato la sua presenza anche l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Antonio Piu, ma ha dovuto dare forfait per motivi di salute, come da lui stesso detto questa mattina in un comunicato nel quale ha ribadito la sua soddisfazione per questa riapertura e per le altre sulla Sassari-Olbia avvenute sempre oggi (leggi).
A esprimere soddisfazione per la riapertura del ponte Diana è stato in primo luogo, come detto, lo stesso Matteo Salvini. «Abbiamo rimesso in collegamento le comunità e mantenuto l’impegno temporale, oltre che finanziato i lavori. È l’inizio di un percorso, e conto di tornare da queste parti entro la fine dell’anno» ha detto il vicepremier.
Il ponte Diana, inaugurato nel 1925, è la struttura in cemento armato più antica della Sardegna. Per questo il prossimo anno la fine dei lavori coinciderà anche con un centenario che si vorrà celebrare con tutti i crismi, e chissà se magari vi parteciperà anche lo stesso Salvini, la cui visita di oggi è stata sicuramente già molto apprezzata.
«La visita di un Ministro della Repubblica è sempre significativa e simbolica», ha detto il sindaco di Oschiri Roberto Carta. «Non posso che ringraziare il vice premier Matteo Salvini per il sopralluogo che ha voluto fare sul ponte Diana a distanza di 15 giorni della riapertura al traffico. Due anni di chiusura, due anni di enormi sacrifici. Da una parte la soddisfazione per la riapertura al transito, dall’altra la sofferenza ancora viva dovuta alla chiusura e a tutto ciò che ne è conseguito. Ci auguriamo che in futuro Stato e Anas possano programmare per tempo gli interventi infrastrutturali più critici ed evitare situazioni di disagio come quella venutasi a creare a Oschiri per il ponte Diana. Per il momento – ha concluso Carta – siamo felici di prepararci, nel 2025, a festeggiare il centesimo compleanno del ponte Diana, Questa, sì, una soddisfazione enorme».
Il valore simbolico dello storico ponte è stato sottolineato anche dal commissario straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois. «Non si è salvato solo un ponte ma una vera e propria opera d’arte – ha detto Fois – e un’infrastruttura importantissima per un territorio che, come purtroppo altri, soffre per la carenza di servizi e lo spopolamento. È stato un intervento basilare, perché il ponte è un tassello primario di collegamento tra il Monte Acuto e la Sassari-Olbia, un’arteria fondamentale per lo sviluppo della Sardegna intera».
Soddisfazione è stata espressa anche dall’onorevole Dario Giagoni, deputato del Carroccio. «Non posso che esprimere soddisfazione per la riapertura del ponte Diana a Oschiri. È un collegamento strategico per la Gallura e il Logudoro, me ne ero fatto carico due anni fa. L’intervento, frutto del lavoro sinergico tra Anas, che ha finanziato l’opera, Ministero delle infrastrutture, Regione Sardegna e altri enti territoriali, oggi è realtà». Giagoni ha ricordato le difficoltà «legate ai lavori di consolidamento e di restauro conservativo, oltrechè ai disagi (inevitabili) alla circolazione».
«La struttura era stata chiusa a giugno 2022 – ha ricordato Giagoni –. Sollecitato da un gruppo di manifestanti in prossimità del ponte, dopo un paio di sopralluoghi sul posto e di incontri con la società appaltatrice, con gli enti preposti e i tecnici Anas, il dossier era finito sul tavolo del Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) e del ministro Salvini, arrivando così a un punto di svolta».
Un anno fa i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del ponte Diana avevano subito uno stop per la decisione di sospendere il rilascio di acqua del Coghinas nel mare di Valledoria, dopo il fiume di fango che si era riversato sul litorale creando disagi a turisti e bagnanti. Le operazioni di svuotamento dell’invaso erano partite a maggio per abbassare il livello del lago e consentire i lavori di manutenzione sul ponte, chiuso dal mese di giugno del 2022 a causa di un peggioramento delle condizioni di conservazione e funzionalità della struttura. «Durante l’iter dei lavori – ha concluso Giagoni –, avevo sollecitato l’ex assessore regionale Salaris a ottenere per l’infrastruttura la non assoggettabilità del Vincolo di impatto ambientale (Via). Pertanto, la nuova Giunta regionale ha ora ultimato le tappe di una cooperazione tecnico-politica avviata nel 2022».
A.C.
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