All’ospedale Brotzu di Cagliari 2 nuovi tomografi di ultima generazione
Le nuove apparecchiature ad alto campo 3 tesla, inaugurate dal presidente della Regione Christian Solinas, sostituiscono i precedenti macchinari da 1,5 tesla, vecchi di quasi vent’anni.
CAGLIARI. Due tomografi a risonanza magnetica di ultima generazione sono da oggi in funzione nella struttura complessa di Radiologia dell’ospedale San Michele dell’Arnas G. Brotzu. «Le due grandi apparecchiature che operano nell’ambito della diagnostica per immagini sono state acquistate con un investimento di circa due milioni di euro. Un’operazione che si inserisce in un percorso di ammodernamento tecnologico degli ospedali e dei presidi sanitari territoriali più ampio, già avviato nella nostra Isola», dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, che oggi ha inaugurato i nuovi tomografi del San Michele.
Telecomandati di radiologia, risonanze magnetiche, ecografi e nuovi mammografi, come i dodici recentemente acquistati da Ares, o i tre nuovi acceleratori lineari per le cure oncologiche (inseriti in un piano d’ammodernamento da 10 milioni di euro già approvato dal Ministero della Salute), o il robot chirurgico Da Vinci, all’ospedale San Francesco di Nuoro dal 2020 e pensato in funzione della scuola di chirurgia robotica – ha ricordato il Presidente nel corso dell’incontro – sono solo una parte degli interventi di ammodernamento programmati o già realizzati in Sardegna negli ultimi anni.
«Negli ultimi tre anni – prosegue il Presidente – abbiamo approvato e portato avanti un piano di investimenti per l’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico da 136 milioni di euro e ora, attraverso la programmazione del Pnrr, Pnc e cofinanziamento della Regione, complessivamente 293 milioni di euro, di cui un terzo destinato proprio all’acquisto di grandi apparecchiature diagnostiche, proseguiamo con forza sulla strada che abbiamo tracciato».
«Oggi in Italia sono pochissimi gli ospedali che possono vantare un sistema doppio, con tomografi a risonanza magnetica ad alto campo come quello che abbiamo portato all’ospedale San Michele”, precisa il Presidente. “Per migliorare ulteriormente l’efficienza diagnostica delle apparecchiature – ha aggiunto il Presidente – implementeremo queste tecnologie con un ulteriore investimento, circa 400 mila euro, per potenziare gli aspetti legati all’intelligenza artificiale e prevediamo ulteriori risorse per la radioterapia del Businco attraverso lo stanziamento di 3 milioni di euro».
Il Presidente, che al termine dell’inaugurazione ha incontrato e ringraziato i medici dell’Arnas G. Brotzu, è ritornato sul tema della carenza del personale: «In Sardegna c’è una sanità che funziona e che noi sosteniamo ogni giorno, l’Arnas ne è un esempio, ma non è l’unico nell’Isola. Certo le apparecchiature da sole non sono sufficienti, serve il personale. Per troppo tempo è mancata la copertura del turnover e il problema del numero programmato relativo alla formazione dei medici ha radici lontane. Parliamo di una criticità su scala nazionale. La Sardegna è fra le prime regioni ad essere intervenute su questo fronte aumentando in modo esponenziale le borse di studio per le scuole di specializzazione. Per formare medici però serve tempo e in attesa di vedere i risultati di quanto messo in campo occorrono soluzioni che consentano di dare risposte ai bisogni d’assistenza dei cittadini ed è su queste soluzioni che stiamo lavorando, mi riferisco in particolare allo sviluppo della telemedicina, attraverso un progetto importante che stiamo portando avanti con il coinvolgimento delle Università di Cagliari e Sassari».
Sono circa 6.000, su altrettanti pazienti, gli esami con risonanza magnetica che annualmente vengono eseguiti all’Arnas G. Brotzu, 160 mila complessivamente gli esami di radiologia tra gli ospedali San Michele e il Businco. «I due nuovi tomografi ad alto campo 3 tesla sostituiscono i precedenti macchinari da 1,5 tesla, vecchi di quasi vent’anni. Un intervento atteso da tempo che oggi diventa realtà e che consentirà un incremento delle prestazioni stimato tra il 20% e il 30%. L’impiego delle nuove tecnologie, non solo per gli esami di risonanza magnetica e le tomografie, è un elemento imprescindibile nella strategia per l’abbattimento dei tempi d’attesa», dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che esprime soddisfazione per la messa in funzione dei nuovi tomografi.
«Appena sei mesi fa – ricorda l’assessore – sempre all’ospedale San Michele inauguravamo il nuovo CoreLab tecnologico del Laboratorio analisi, reso possibile con un investimento di 6,9 milioni di euro. Oggi all’Arnas aggiungiamo un ulteriore importante tassello per l’ammodernamento dell’assistenza e delle cure in questo importante presidio ospedaliero e nella nostra regione».
Leggi le altre notizie su Logudorolive.it