Ospedale di Ozieri, Farmacia e Centro Trasfusionale diventano strutture dipartimentali
La proposta è inserita tra le modifiche apportate all’Atto aziendale da parte dell’Asl di Sassari e approvate dalla Conferenza dei Sindaci del territorio.
SASSARI. La Conferenza territoriale e socio-sanitaria dell’Asl di Sassari ha dato il via libera alle modifiche dell’Atto aziendale presentate dalla stessa Asl. Queste saranno ora sottoposte all’approvazione della Giunta regionale.
L’incontro, presieduto dal presidente della Conferenza e sindaco di Thiesi Gianfranco Soletta, si è tenuto ieri nella Sala Angioy della provincia di Sassari, con la partecipazione di numerosi amministratori locali.
Tra le principali novità, spicca l’istituzione di due nuove strutture dipartimentali – prima semplici – nell’ospedale Segni di Ozieri: la Farmacia ospedaliera e il Centro Trasfusionale. Entrambe avranno piena autonomia di budget e gestione. «Con queste modifiche abbiamo voluto rendere più efficace la funzionalità delle due importanti strutture che andranno così a supportare il presidio ospedaliero autonomo del Segni», ha detto il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi, illustrando le novità dell’Atto Aziendale.
Per quanto riguarda l’ospedale di Alghero, le modifiche includono invece la creazione di una struttura complessa di Medicina di Laboratorio, che incorpora le funzioni delle precedenti strutture semplici dipartimentali di Diagnostica di laboratorio e del Centro Trasfusionale, e la trasformazione della Pediatria in una struttura complessa.
Infine, è stata proposta la creazione della Casa di comunità spoke nel comune di Ossi, che rientra nel Distretto socio sanitario di Sassari, Anglona, Romangia e Nurra occidentale. «In accordo con l’Amministrazione regionale e comunale – ha spiegato Sensi –, abbiamo previsto la costruzione di una Casa di comunità con la riconversione e ristrutturazione di un edificio di proprietà pubblica, che andrà ad ospitare gli specialisti medici, i Medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i medici di continuità assistenziale».
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