Ospedale di Ozieri: Cardiologia senza cardiologo, pazienti costretti a recarsi ad Alghero
Presentata dalla consigliera regionale del M5s Desirè Manca un’interrogazione al presidente Solinas e all’assessore Doria.
OZIERI. Continuano le denunce della Consigliera regionale Desirè Manca in ambito sanitario. Ancora una volta nel mirino della pentastellata l’ospedale di Ozieri, in particolare la nuova struttura di Cardiologia dove, a quanto pare, non è presente un medico cardiologo. «Sembra surreale ma purtroppo – sottolinea Manca– è la triste realtà che si vive al “Segni”, nonostante la creazione di una struttura sanitaria dedicata, per potersi sottoporre ad una visita Cardiologica è necessario prendere appuntamento e recarsi all’ospedale di Alghero.
Sono questi gli effetti, sembrerebbe catastrofici – spiega Manca – delle novità apportate dal nuovo Atto Aziendale della Asl di Sassari che all’articolo 24 prevede la costituzione dei Dipartimenti Ospedalieri, e che all’interno di questi prevede la creazione di due distinte Strutture di Cardiologia, una ad Alghero e una a Ozieri».
Nel capoluogo del Logudoro, però, un Dirigente medico di Cardiologia non c’è e «quindi i medici sono costretti, qualora i pazienti dovessero aver bisogno di una visita al cuore – prosegue la Consigliera –, a presentare formale richiesta di visita cardiologica presso la SSD di Cardiologia dell’ospedale di Alghero. Penso che con il confezionamento dell’ennesima scatola vuota, infiocchettata a parole ma vuota di contenuti, in questo caso si è toccato veramente il fondo».
Alla luce di questa situazione Desirè Manca ha quindi presentato un’interrogazione al presidente della Regione Solinas e all’assessore della Sanità Carlo Doria per sapere se «siano a conoscenza della problematica e quali azioni intendano mettere in atto per garantire l’attività della SSD di Cardiologia istituita presso l’Ospedale Segni di Ozieri».
«La mancanza di un Dirigente medico di Cardiologia – conclude la Consigliera – si pone in contrapposizione con la mission dell’Atto aziendale stesso che prevede che vengano assicurate la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle patologie per il territorio di propria competenza, ma soprattutto suona come una grave presa per i fondelli dei cittadini che attendono risposte e il diritto di potersi finalmente curare nel territorio».
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