Ozieri, a un anno dalla scomparsa di Franco Lissia i familiari lo ricordano donando il suo libro “Uccidete i poeti”
A ricevere il volume saranno alcune associazioni che hanno contribuito alla sua memoria.
OZIERI. In occasione del primo anniversario della morte di Franco Lissia, i familiari vogliono ricordarlo donando, secondo la sua volontà, alcune copie del libro “Uccidete i poeti” contenente versi che ripercorrono momenti, emozioni e i valori guida della sua esistenza. La raccolta, edita dalla Versiliana Editrice di Firenze, con prefazione di Fulvio Abate, è stata presentata al Salone del Libro di Torino.
La donazione è rivolta a quelle associazioni, istituzioni ed enti che hanno voluto, in forme diverse, contribuire alla sua memoria: la Biblioteca Comunale di Ozieri e le sedi staccate, l’Università delle Tre Età “Francesco Ignazio Mannu”, l’Associazione Camperisti “Torres”, l’A.N.P.A.I. e altri.
La scrittura ha sempre segnato la sua vita, nella difesa dei deboli, dei fragili e dei lavoratori: un intellettuale non allineato, una voce scomoda nell’impegno come dirigente politico e sindacale, per il quale ha sacrificato gran parte della sua carriera lavorativa. La fragilità degli ultimi anni ne ha sconvolto la vita, condizionando la memoria di quanti, più da vicino, sono stati testimoni del suo percorso.
Nato a Trieste il 6 aprile del 1944 da genitori sardi che durante la guerra rientrarono nell’isola, discendente di una storica famiglia di Tempio Pausania, ha vissuto e lavorato a Ozieri come funzionario amministrativo nella sanità pubblica dedicandosi anche alle attività di scrittore, giornalista, consigliere comunale e sindacalista. La sua prima pubblicazione “Ciao Umberto” gli è valsa numerosi premi e riconoscimenti, soprattutto fuori dalla sua terra, così come anche le pubblicazioni successive.
L’amico, scrittore e giornalista Fulvio Abbate nella prefazione del libro lo definisce «postermetico e abitante un territorio intermedio tra elegia e poesia cosiddetta civile, ha voluto confrontarsi con una società spinta alla deriva dai disvalori mediatici e dall’ossessione del potere e un’altra società che invece, sulle tracce riemergenti di Pasolini, vuole resistere all’indifferenza e al disamore: una poesia non comoda nei versi rivolti a tutti quei vinti che da sempre appartengono alla lista d’attesa di riscatto della storia».
Franco Lissia è morto a Ozieri il 4 ottobre del 2022.
Maria Bonaria Mereu
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