• 22 Novembre 2024
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Ozieri, affidati i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza della piscina comunale

Piscina comunale Milena Seu 1
Stanziati 240mila euro, 120mila provenienti da un contributo regionale e i restanti da fondi dell’Amministrazione comunale. Gli intreventi dovrebbero concludersi entro il prossimo autunno.

OZIERI | 24 agosto 2024. Inizia con un fondo di 240mila euro il programma di ristrutturazione della piscina comunale “Milena Seu” di Ozieri, chiusa dallo scorso dicembre perché considerata non più fruibile a causa di numerose “falle” nei sistemi di riscaldamento, depurazione dell’aria, sicurezza e tanto altro. Il fondo è composto da un contributo regionale di 120 mila euro (per gli investimenti legati all’Accordo Stato-Regioni) e da altri due stanziamenti di 60 mila euro della Giunta comunale.

L’importo dei lavori, compresi gli oneri di sicurezza, è di poco più di 160 mila euro, ma gli altri fondi andranno a finanziare le spese accessorie, dalla progettazione, affidata alla società di ingegneria Soia, all’Iva, mentre 25 mila euro sono già stati utilizzati, come spiega l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Giuseppe Volpe, «per interventi già eseguiti per la sostituzione di bruciatori e scambiatori d’acqua e l’impermeabilizzazione del locale caldaie, dove le infiltrazioni avevano causato danni ai macchinari».

L’appalto è stato affidato nei giorni scorsi all’impresa Ad Servizi di Sassari per lavori che, come spiega sempre l’assessore Volpe, riguarderanno «la sostituzione integrale dei pannelli esterni delle porte di sicurezza, il ripristino dell’impianto di trattamento aria e della canalizzazione danneggiata, il rifacimento di tutte le tubazioni e valvole della sala macchine (piping) che causavano l’allagamento degli spogliatoi, il ripristino di ventilconvettori e radiatori negli spogliatoi, lo svuotamento della vasca e la manutenzione delle travi e dei pilastri arrugginiti, la riparazione degli impianti di illuminazione nei locali tecnici, ormai al buio, e la riattivazione della vasca lavapiedi in disuso».

Essebi aprile 2024 1

«Questi fondi provengono in parte da un finanziamento regionale di 120 mila euro e in parte dall’impegno finanziario profuso dall’Amministrazione, che ha destinato alla piscina ulteriori 120 mila euro – commenta il sindaco Marco Peralta –. Ciò dimostra l’attenzione della Giunta comunale verso la struttura e verso le esigenze della comunità, perché, occorre ricordarlo, l’impianto è al servizio non solo degli ozieresi ma di tutto il territorio». I lavori dovrebbero concludersi in circa due mesi, per cui l’auspicio è per l’autunno l’impianto sarà nuovamente utilizzabile. Nel frattempo, il Comune pubblicherà il bando per l’affidamento in gestione della piscina, «così da poter riaprire le porte agli sportivi e ai tanti utenti del Logudoro, Monte Acuto e Goceano», dice ancora il Sindaco.

La piscina comunale potrebbe quindi riaprire i battenti a meno di un anno dalla chiusura, decretata a dicembre e ribadita ad aprile dopo che si era capito che non si poteva più continuare a “mettere delle pezze” ma occorreva un intervento incisivo. Una decisione che fu «presa a malincuore», aveva detto a suo tempo il Sindaco, ma che aveva provocato molte polemiche. Ora, finalmente, l’impianto natatorio “Milena Se”u potrà essere di nuovo fruibile, e ciò porrà fine a una lunga attesa che nelle intenzioni dell’Amministrazione sarebbe dovuta essere più breve.

«Rispetto all’ipotesi iniziale – spiegano infatti Volpe e l’assessore allo Sport Alessandro Tedde – c’è stato uno slittamento dei tempi di affidamento dovuto all’aumento dei costi preventivati e all’aggiornamento del quadro economico del progetto. Infatti, da 180 mila euro di importo iniziale si è passati a 240 mila euro, e questo ha comportato alcuni passaggi amministrativi in più, con uno stanziamento ulteriore di 60 mila euro da parte della Giunta e una variazione di bilancio approvata il mese scorso dal Consiglio comunale».

«Gli interventi però non erano più rinviabili – concludono – perché la piscina di Ozieri, come tante altre in Italia e Sardegna, sconta il prezzo di impianti ormai obsoleti, con costi di gestione molto alti e manutenzioni spesso insufficienti che negli anni hanno ridotto le strutture in condizioni critiche».

A.C.

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