• 19 Novembre 2024
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Ozieri, al via la stagione teatrale all’“Oriana Fallaci”: il programma

Programma teatro Ozieri 2024
In programma sei appuntamenti. Si inizia lunedì 16 dicembre con lo spettacolo “ToyBoys”, per finire il 9 aprile con la commedia, capolavoro di Luigi Pirandello, “Enrico IV”. Da non perdere anche “Otello” con Lella Costa e “Divagazioni e Delizie” interpretato da Daniele Pecci.

OZIERI | 18 novembre 2024. Grandi classici e pièce moderne nel ricco cartellone della stagione CeDac a Ozieri, al via il 16 dicembre al Teatro Civico “Oriana Fallaci” con “ToyBoys” degli Jashgawronsky Brothers, un divertissement circense tra musica classica e pop. Giungeranno in città attori del calibro di Lella Costa, che il 18 gennaio sarà tra i protagonisti dell’adattamento dell’“Otello” di William Shakespeare per raccontare di amore e gelosia, e Daniele Pecci, che interpreta un disincantato ma sempre ironico e sferzante Oscar Wilde in “Divagazioni e Delizie” di John Gay in scena il 20 febbraio. In programma anche danza, commedie e un intenso “Enrico IV” di Pirandello il 9 aprile. In programma anche due matinée per le scuole, mentre gli spettacoli serali saranno alle 21. 

La campagna abbonamenti inizierà il 2 dicembre con la vendita dei carnet nella sala ragazzi della Biblioteca comunale (piano terra) tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12.30. Il costo per i 6 spettacoli è di 60 euro l’intero e 50 euro il ridotto. I biglietti singoli (acquistabili anche su www.vivaticket.com) avranno un costo di 14 euro l’intero e 11 il ridotto. Info al numero 340 2566485 oppure alla mail ozieri.teatrofallaci@cedacsardegna.it o sul sito www.cedacsardegna.it

«Anche quest’anno Ozieri aderisce al Circuito multidisciplinare organizzato da CeDac – sottolinea il sindaco Marco Peralta – con iniziative che spaziano nei vari generi per il diletto di tutte le fasce di età e di tutti i gusti degli spettatori. Si passa dalla commedia ai classici, per venire incontro alle esigenze di tutti, comprese le scolaresche che hanno sempre mostrato grande entusiasmo verso tale iniziativa. Ogni anno CeDac si propone con eventi vari e l’amministrazione è ben lieta di poter collaborare per la riuscita degli spettacoli. L’augurio è quello di incontrare il gradimento degli spettatori e che le aspettative vengano pienamente soddisfatte».

«Una programmazione variegata – dicono dal CeDac – che guarda ai grandi capolavori del teatro e del cinema, della musica, della letteratura e della danza per trarne ispirazione nella vita quotidiana, tra importanti spunti di riflessione su questioni complesse come gli abusi e la violenza di genere, che culminano nei femminicidi, con radici nella cultura patriarcale, come sugli inganni e i tradimenti che si celano dietro le apparenze della mondanità, sui pregiudizi contro la diversità e sull’omofobia, che dovrebbero appartenere al passato ma purtroppo si riscontrano anche nel presente. Spazio anche alla magia del circo, con tutto il fascino della vita sotto il tendone, attraverso lo sguardo di un maestro come Federico Fellini e un assaggio delle moderne declinazioni del nouveau cirque che fonde arti circensi e arti della scena, con la performance degli Jashgawronsky Brothers». 

La Stagione 2024-2025 di Prosa – Danza – Circo Contemporaneo nel teatro civico “Oriana Fallaci” di Ozieri è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC/ Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Ozieri e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Il cartellone degli spettacoli
Jashgawronsky Brothers
I Jashgawronsky Brothers

Lunedì 16 dicembre – ore 21. Tutto il fascino e l’allegria del nouveau cirque con gli scatenati Jashgawronsky Brothers, in scena con “ToyBoys”, speciale saggio di fine anno di una Scuola di Musica in cui gli allievi si cimentano con un vastissimo repertorio, dai capolavori dei grandi maestri alle canzoni dei Beatles… suonando con dei giocattoli. Tra classici e virtuosistici accenti e melodie pop, gli affiatati  Brother Pavel (alias Paolo Rozzi), Brother Richard (Riccardo Pinato), Brother Francis (Francesco Cigana) e Brother Thomas (Tommaso Piron) daranno vita a un concerto-spettacolo che intreccia le arti circensi, tra giocoleria e acrobazie sommate alla comicità irresistibile dei clowns e la musica, in un susseguirsi di invenzioni e gags. Riflettori puntati sugli irresistibili Jashgawronsky Brothers, reduci da tournées internazionali oltre alle apparizioni sulla ribalta televisiva, da Zelig a Il Circo di Raitre, Music Quiz e Italia’s Got Talent e alla partecipazione a festival e rassegne, che propongono una inedita performance con «topolini parlanti, fattorie sonore, sonagli, trombette, bamboline, pupazzi, ukulele, flautini, chitarrine e tastierine… Immaginate i Beatles alla scuola elementare o i Queen all’asilo dopo aver svaligiato un negozio di giocattoli!».


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Circo di Fellini (foto Giuseppe Distefano)

Sabato 11 gennaio – ore 21. Viaggio nell’immaginario del grande regista riminese con “Il Circo di Fellini” della Compagnia Artemis Danza, con ideazione, coreografia, regia, scene e luci di Monica Casadei, musiche di Nino Rota e costumi di Daniela Usai (assistenti alla produzione Mattia Molini e Michelle Atoe), voice over a cura di Francesco Marchi, sartoria Elena Nunziata (produzione Compagnia Artemis Danza). Un omaggio al genio di Federico Fellini (1920-1993), uno dei maestri del cinema italiano con il visionario spettacolo dedicato al mondo del circo, tra acrobati e clowns, in un’esplosione di colori e suoni dove ogni spettatore «ritornando un po’ bambino e recuperando quelle emozioni così vere e sincere che solo l’infanzia può regalare, viene trasportato in una dimensione nuova… in un’atmosfera piena di poesia e sentimento». Un fantastico e sorprendente racconto per quadri ispirato alle opere dell’autore di capolavori come “La dolce vita”, “Casanova” e “Satyricon”, “Ginger e Fred” e specialmente “La strada” e “Amarcord”: “Il Circo di Fellini” riscopre il fascino della vita sotto il tendone e insieme la magia di “numeri” capaci di incantare grandi e piccini, come in un sogno a occhi aperti.


Lella Costa ©Serena Serrani
Lella Costa – Otello (© foto Serena Serrani)

Sabato 18 gennaio – ore 21. Una tragedia elisabettiana riletta con sensibilità contemporanea con “Otello / di precise parole si vive” dal capolavoro di Willam Shakespeare, con drammaturgia di Lella Costa e Gabriele Vacis, scenofonia di Roberto Tarasco e scenografie di Lucio Diana, con un’intensa Lella Costa che indaga il significato letterale e simbolico di una vicenda di inquietante attualità, per la regia di Gabriele Vacis (produzione Teatro Carcano – distribuzione Mismaonda). «Guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre» afferma Jago, il cattivo consigliere che instilla il sospetto nella mente e nel cuore del Moro facendo leva sulle insicurezze e le paure di un uomo innamorato. Una «trama folgorante – sottolinea Lella Costa – il cui riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca di oggi: un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole». “Otello” rimanda alla cultura patriarcale, che giustifica il “delitto d’onore”, ma è invece  essenziale comprendere, come ricorda Gabriele Vacis, più che il dramma di un assassino, «la tragedia vera di Desdemona, che si annida nel profondo delle anime».


Divagazioni Daniele Pecci Tommaso Le Pera
Daniele Pecci – Divagazioni (foto Tommaso Le Pera)

Giovedì 20 febbraio – ore 21. Un inedito ritratto di Oscar Wilde con “Divagazioni e Delizie” di John Gay, uno spettacolo diretto e interpretato da Daniele Pecci (sua anche la traduzione del testo), con i costumi di Alessandro Lai e le musiche originali di Patrizio Maria D’Artista, foto di scena di Tommaso Le Pera, regista assistente Raffaele Latagliata (produzione TSA / Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con Shakespeare & Co e Teatro Maria Caniglia – distribuzione PigrecoDelta). Una pièce raffinata ispirata alla vita e alle opere del celebre poeta, scrittore e drammaturgo irlandese, che si racconta in un gioco di citazioni e rimandi dai suoi romanzi e racconti, commedie, saggi e lettere, senza dimenticare i folgoranti aforismi, nel corso di una ipotetica conferenza in cui l’artista, ormai esule e povero dopo i processi e la condanna, dà spettacolo di sé «presentandosi al pubblico parigino come il ‘mostro’, ‘lo scandalo vivente’». Una sottile vena di malinconia affiora nel monologo, altrimenti satirico e brillante, specialmente quando nel ripercorre la sua esistenza il protagonista «attinge a piene mani dal quel doloroso e terribile atto d’accusa che è il ‘De Profundis’», tra amarezza e rimpianto.


Campanilismi
I protagonisti della commedia “Campanilismi”

Venerdì 14 marzo – ore 21. Ironia in scena con “Campanilismi”, uno spettacolo di Elio Turno Arthemalle, da “Il povero Piero” di Achille Campanile,  una commedia nera sulle regole e le convenzioni della società, con Alessio Arippa, Valentina Fadda, Gabriele Peirani, Valentino Pili, Chiara Porcu e Angelo Trofa e la partecipazione di Elio Turno Arthemalle (produzione Teatro Impossibile). La divertente pièce mette l’accento sull’ipocrisia e sulla futilità dei riti mondani che fanno da corollario all’improvvisa scomparsa del personaggio del titolo, tra la necessità di rispettare la volontà del defunto di non annunciarne la morte se non dopo il funerale e l’inevitabile diffondersi della notizia tra parenti, amici e conoscenti, mentre affiorano passioni e conflitti, in un colorato affresco di varia umanità. «E’ probabile che Campanile oggi non sia solo attuale, ma necessario» – sottolinea l’attore e regista Elio Turno Arthemalle –. «Tutto l’armamentario di convenzioni borghesi, ipocrisie, piccole carognate vili oggetto della sua irrisione e che a considerarle solo qualche decennio fa sembravano consegnate alla preistoria del costume, per qualche misteriosa ragione e per impreviste vie, tornano a condizionare i nostri comportamenti».


Enrico IV
Una scena della commedia “Enrico IV” (newreporter©favretto)

Mercoledì 9 aprile – ore 21. Un classico del Novecento con “Enrico IV / una commedia” dal capolavoro di Luigi Pirandello, nell’adattamento di Fabrizio Sinisi, con Davide Giglio, Giulia Eugeni, Luca Serra Busnengo e Giorgia Cerruti, con disegno luci e consulenza scenotecnica di Lucio Diana, sound design e fonica di Guglielmo Diana, per la regia di Giorgia Cerruti (produzione Piccola Compagnia della Magnolia – Creazione 2023_Progetto Vulnerabili 22.24). Una inedita versione di «un’opera nera» – come sottolinea la regista – venata da un cupo umorismo «che pulsa sotterraneo e che scompone le apparenze, che individua il “contrario” delle cose, per rispondere a un bisogno di cogliere le contraddizioni della realtà», in cui emergono pensieri e stati d’animo, tra il ricordo di un amore giovanile e i molteplici inganni e tradimenti, in una storia intricata e ricca di colpi di scena, in bilico tra farsa e tragedia, normalità e follia. «Un ardito adattamento che affida da subito al pubblico il segreto del dolore di vivere» – rivela Giorgia Cerruti – «assumendo la pazzia consapevole come arma di smascheramento del mondo, dove il personaggio “senza nome” che si fa chiamare Enrico IV diventa un osservatore, dall’interno di una gabbia, di un universo crepuscolare, un uomo invisibile per gli altri nella sua vera natura». 

A.C.

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