Ozieri, trovata la casa e avviate le cure mediche per Simona Pallazzoni
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Maria Vittoria Dettoto che ha seguito in prima persona la triste vicenda di Simona Pallazzoni. Storia poi risolta positivamente grazie all’interessamento del sindaco di Ozieri Marco Murgia, dell’assessore regionale alla Sanita Mario Nieddu e del commissario ATS della provincia di Sassari Flavio Sensi.
OZIERI. «Chi si dovrebbe occupare della salute fisica non c’è e se c’è, c’è per altro, chi si dovrebbe occupare della decenza della vita c’è a parole. La fisioterapia iniziata a gennaio dopo mesi è finita di colpo, perché avevano fatto male i conti. Non bastano più le parole, servirebbe un aiuto concreto». A pronunciare queste parole disperate quanto risolute, in un video pubblicato il 22 luglio 2021 su Youtube, è Simona Pallazzoni, 36 anni ozierese.
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Simona da una decina d’anni è malata di sclerosi multipla e dallo scorso novembre, vive con sua madre Anna in una casa che per loro è diventata una sorta di prigione, dal momento che essendo entrambe costrette su una sedia a rotelle ed avendo la casa nella quale vivono attualmente delle scale per uscire, farlo gli è praticamente impossibile. Da otto mesi dunque, Simona e sua madre, non sono più uscite di casa.
La mattina dopo che ho visto il video pubblicato da Simona, ovvero venerdì 23 luglio, mi sono recata a casa di Simona per rendermi conto personalmente del suo stato e per dargli il mio aiuto, che è stato di buon grado accettato sia da Simona e sua madre, che da Marta, sorella di Simona e sua tutrice legale.
Accordandomi in ogni mio movimento con Marta, mi sono recata in municipio e con il sindaco di Ozieri Marco Murgia abbiamo cercato di risolvere il problema casa, dal momento che da otto mesi la famiglia di Simona aveva fatto richiesta per una casa popolare, ma non c’era stata ancora la possibilità di trasferirsi.
Su richiesta anche di Murgia, ho quindi scritto un post sul mio profilo Fb ed un articolo, pubblicato in diverse testate giornalistiche tra cui questa, per sensibilizzare la comunità ozierese e non solo, sulla situazione che Simona stava vivendo e trovarle una casa adatta alle loro esigenze. Contemporaneamente, metto personalmente in contatto la famiglia di Simona Pallazzoni, con l’assessore regionale alla sanità Mario Nieddu, con il quale avevo già parlato anche nei mesi precedenti della situazione di Simona, in modo tale che venisse attivata immediatamente anche la parte sanitaria della vicenda, in primis la riattivazione della fisioterapia per Simona, che era stata interrotta a marzo.
L’assessore Nieddu, dopo che gli ho fornito il numero di Marta, si è personalmente interessato della vicenda già lo stesso venerdì 23 luglio, ponendo in contatto Marta con il commissario ATS della provincia di Sassari dott. Flavio Sensi.
Il sabato mattina, ovvero il 24 luglio, grazie al tam-tam mediatico suscitato dal video di Simona e dalle migliaia di visualizzazioni dell’articolo e del post da me pubblicati, viene trovata una casa per la famiglia Pallazzoni, che poi si rivelerà un buco nell’acqua, dal momento che l’attuale inquilino alla fine non ha raggiunto un accordo con l’Amministrazione comunale.
La settimana successiva, un pool di medici inviati dal dott. Sensi, si reca a casa di Simona e sua madre, per vedere quali fossero le loro richieste e quali le criticità sanitarie che l’ATS avrebbe dovuto incaricarsi di portare avanti, per assistere al meglio le due donne.
Lo stesso pomeriggio, alle ore 15 del 28 luglio, chiamo personalmente Sensi per fargli presenti tutte le richieste della famiglia Pallazzoni, che peraltro già conosceva, avendogliene già parlato la sorella Marta: tra queste, la fisioterapia quotidiana per Simona, il supporto psicologico e psichiatrico, la sistemazione della carrozzina, la possibilità per Simona di fare una cura sperimentale all’ospedale Binaghi di Cagliari ed altre ancora che per privacy non cito. Il dottor Sensi, ha ascoltato le richieste e da lunedì 2 agosto Simona ha nuovamente la fisioterapia e l’assistenza sanitaria dovutale.
È stato anche già preso l’appuntamento per la visita specialistica di Simona a Cagliari e questo comporta certamente un miglioramento dell’umore per Simona e sua madre. «Sono soddisfatto del fatto che c’è stata una risposta immediata e tempestiva da parte dell’azienda sanitaria regionale», dice oggi al telefono l’assessore regionale alla sanità Mario Nieddu.
Dal canto suo, l’Amministrazione comunale ozierese ha trovato una casa per la famiglia Pallazzoni, ubicata nel quartiere di San Nicola, a tre chilometri da Ozieri, che potrebbe essere una buona soluzione per Simona e sua madre, anche in via temporanea, nel frattempo che non se ne liberi un’altra ad Ozieri o che qualche privato ne dia la disponibilità.
Quindi, riassumendo, possiamo dire che in neanche due settimane, grazie anche alla solidarietà dei tanti cittadini ozieresi che hanno contribuito a rendere nota la notizia, le cose per Simona e sua madre sono notevolmente migliorate. Fa specie notare e lo dico come considerazione personale, che delle persone a vario titolo, che sino a ieri hanno fatto nulla o poco per aiutare questa famiglia, ora vorrebbero prendersi i meriti di ciò che è stato fatto nelle ultime due settimane.
Personalmente, mi sono messa a disposizione della famiglia per puro spirito di solidarietà, che è ciò che da sempre ha mosso ogni mia iniziativa per la mia città, per la mia isola o per un singolo. Sono felice se nel mio piccolo ho potuto dare una mano a Simona ed alla sua famiglia, tenendo sempre presente che una malattia può accadere a chiunque e che la solidarietà ci migliora.
Dopo questo scritto, esco da questa vicenda in punta di piedi, certa che Simona e sua madre, saranno aiutate da professionisti del settore e che presto le vedrò sorridere, all’aria aperta, in una piazza, mentre il sole bacia la loro pelle ed il vento accarezza loro i capelli.
Maria Vittoria Dettoto