Ozieri. Il “Cenone di Capodanno” della Caritas, momento di festa e vicinanza ai bisognosi
Ad aspettare il nuovo anno in via Azuni, insieme a ospiti, operatori e volontari, anche il cardinale Angelo Becciu e il vescovo Corrado.
OZIERI. Con la pandemia che non fa più paura è ritornato dopo due anni di pausa il tradizionale appuntamento del “Cenone di Capodanno” organizzato dalla Caritas diocesana di Ozieri. Nella sede di via Azuni, nella notte di San Silvestro si sono ritrovati per condividere il momento di festa circa 80 persone.
Presenti al momento conviviale i volontari e operatori della carità, famiglie assistite dalla Caritas, anziani “soli”, la comunità senegalese residente in città, gli amici pakistani e tunisini ospiti del Centro di accoglienza “Le Grazie”, il vescovo di Ozieri Corrado Melis, il vescovo emerito di Ales-Terralba Giovanni Dettori, il direttore della Caritas don Mario Curzu, alcuni sacerdoti della città e il presidente del Consiglio comunale Antonio Delogu. Ospite d’onore, il cardinale Angelo Becciu che ha voluto trascorrere le ultime ore del 2021 vicino a coloro che Papa Francesco definisce “gli ultimi” e a chi tutti i giorni offre loro ascolto e sostegno.
La cena è stata preceduta dal saluto del vescovo Corrado, tradotto in francese e inglese dal cardinale Angelo Becciu, che si è rivolto in particolare agli ospiti stranieri facendoli sentire ancor più a casa. L’atmosfera della serata è stata resa suggestiva e coinvolgente dalla musica multietnica, con canti ed esibizioni dalle tavolate, fino al fatidico brindisi di mezzanotte e agli auguri di buon anno.
«Sono contento di essere qui stasera. A Capodanno 2020 e 2021 senza di voi mi sono sentito solo», ha confidato Paolo (nome di fantasia) a una volontaria. Parole significative che riassumono l’essenza dell’iniziativa, resa possibile grazie proprio alle persone di buona volontà che anche quest’anno si sono impegnate ad addobbare la sala, a preparare le pietanze e a servire ai tavoli.
Un servizio, quello dei volontari, che è solo la punta dell’iceberg del loro impegno silenzioso in seno alla Caritas, per la quale è sempre tempo di Speranza e Carità in un lavoro quotidiano che si svolge tutto l’anno in favore dei bisognosi della Diocesi.
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