“Ozieri, comune contro la violenza di genere”, inaugurato un manifesto all’ingresso della città
L’iniziativa fa parte della campagna “Stop! Apri e denuncia” promossa dal Centro per la Famiglia Lares del Plus Distretto di Ozieri.
OZIERI. Un cartellone con la scritta “Ozieri, comune contro la violenza di genere” è stato inaugurato giovedì all’ingresso nord della città, all’altezza del quartiere Gescal, nello spazio verde che separa via De Gasperi con la strada provinciale 1.
L’iniziativa è del Centro per la Famiglia Lares che, attraverso l’équipe del Centro Antiviolenza “Spazio Donna” e il servizio “App Giovani”, sta promuovendo la campagna “Stop! Apri e denuncia” che coinvolgerà tutti i 16 comuni del Plus Distretto sanitario di Ozieri con due progetti informativi: la “porta dipinta“, ideata dall’artista Dobbie, e la cartellonistica di sensibilizzazione, curata dall’illustratore Nicola Marras. La prima porta è stata inaugurata lo scorso venerdì 18 novembre all’interno del palazzo comunale di Bono, mentre il primo manifesto, per l’appunto, il 24 novembre a Ozieri.
«In questa campagna abbiamo voluto dare diversi linguaggi per mandare un unico messaggio, quello di contaminare le varie comunità del Distretto e sviluppare al loro interno la cultura del rispetto e della non violenza, intesa nelle sue molteplici sfaccettature, da quella fisica a quella psicologica e verbale», ha spiegato la coordinatrice del Centro Lares Simona Crespi durante l’inaugurazione del cartellone a Ozieri.
Alla cerimonia ha preso parte anche l’assessore ai Servizi sociali del comune di Ozieri Margherita Molinu che nel suo breve intervento ha messo in luce il prezioso lavoro del Centro antiviolenza “Spazio donna”, rimarcando la competenza delle persone che in esso vi operano. Nel confermare il suo impegno a sostenere, come assessore ma anche come donna, la cultura della non violenza, Molinu ha ricordato come anche Ozieri abbia pagato il suo tributo con il femminicidio di Romina Meloni, a cui tra l’altro è dedicata la manifestazione regionale “Viola”.
L’inaugurazione è stata intervallata inoltre dall’esibizione di Stefania Biddau, componente dell’associazione InOghe, partner della campagna, che con il suo monologo ha evidenziato come alcuni termini, se declinati al femminile, acquistino improvvisamente un senso negativo, diventando quindi un luogo comune con caratteristiche pregiudiziali e sessiste: «Un uomo di mondo, un gran signore!… Una donna di mondo, una grande mignotta!».
All’evento ha partecipato anche una delegazione dell’Università delle Tre Età di Ozieri.
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