Ozieri, dai Riformatori l’invito ad abbassare i toni nel confronto politico
OZIERI. Preoccupato della situazione venutasi a creare in città dopo i duri scontri politici dei scorsi giorni, il gruppo locale dei Riformatori è intervenuto con una nota stampa per invitare le forze politiche cittadine ad abbassare i toni e a riprendere la strada del confronto per il bene della città.
«Ultimamente – scrivono – stiamo assistendo ad una trasformazione dello stile politico ozierese. Notiamo che la contrapposizione politica all’avversario si sta evolvendo verso l’“abbattimento del nemico”. Non è più “proporre e fare” quanto piuttosto “opporsi e distruggere”».
«Ad ogni parola si contrappone un atteggiamento che istiga all’odio coinvolgendo persino il piano personale – sottolinea il gruppo –. Non ci riferiamo solo agli ultimi scontri politici ma ad uno stile già avviato da diverso tempo».
Sulla base di queste considerazioni per i Riformatori «bisognerebbe fermarsi, pensare, riflettere e capire a cosa e dove ci porterà tutto questo. Tutti abbiano sbagliato, tutti dovremmo fare il mea culpa. Proviamo ad abbassare i toni e cambiare atteggiamento».
«Abbiamo avuto amministrazioni – continuano – che non hanno sicuramente dato ciò che volevamo per Ozieri. Abbiamo un Comune con le tasche vuote ed abbiamo perso tanto in questi ultimi 20 anni, ma non per questo dobbiamo perdere pure il rispetto tra le persone».
«Ci apprestiamo a vivere le prossime elezioni comunali» con la consapevolezza che «le affronteremo forti, forse come non lo siamo mai stati. A Ozieri abbiamo un consigliere regionale, due Capi di Gabinetto Regionali e tanti amici con altrettanti incarichi nel territorio che potranno dare tantissimo alla città e a tutto il Monte Acuto».
Per questo motivo il gruppo dei Riformatori non vuole perdersi in chiacchiere o nelle solite divisioni. Crede infatti che non sia intelligente perdere energie nel fare e ricevere attacchi, ma che occorra impegnarsi per ridare slancio alla città e al territorio, infondendo fiducia ai giovani e sicurezza ai lavoratori.
«Tutti abbiamo fatto errori – concludono –, e tutti sappiamo di averli fatti. Ora, fermiamoci e blocchiamo questo vortice. Facciamo un passo indietro, riflettiamo e guardiamo avanti… Abbiamo tanto da fare e da dare».