• 14 Aprile 2025
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Ozieri. «Dal Consiglio comunale del 1922… un esempio di rispetto e gentilezza»

Piazza Cantareddu anni 30

OZIERI | 13 aprile 2025. Pubblichiamo la lettera-riflessione di una lettrice, che attraverso un documento d’archivio del 1922 in cui è riportato l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale di Ozieri, Francesco Lullia, in difesa dell’onorevole Emilio Lussu, richiama l’attenzione su un linguaggio politico che fu capace di esprimere anche in quei tempi difficili fermezza, rispetto e valori democratici. Un messaggio che oggi, a distanza di oltre un secolo, suona come un monito e un invito alla responsabilità.

Sono una lettrice del vostro giornale, ottimo servizio e informazione puntuale sulla nostra città. Seguo anche le dirette delle assemblee del Consiglio Comunale, se non posso in diretta, le rivedo registrate. Anche questo, ottimo, servizio per chi vuole essere informato sulla gestione politica della città.

L’ultima assemblea ha destato tante polemiche, che francamente non ho ben capito dalla registrazione, spesso l’audio era spento, ma ho letto i vari articoli che Lei ha puntualmente pubblicato, dove ciascuno ha esposto la propria opinione.

Io non ho nessun ruolo istituzionale, sono una cittadina che vuole partecipare alla vita della città, e non solo, ho partecipato attivamente fin da ragazza alla vita politica, aderendo al Partito Comunista Italiano che ora non esiste più, ma rimangono in me i bei ricordi di attività e impegno sociale nel rispetto delle Istituzioni e degli Uomini che onorevolmente le rappresentavano. I compagni adulti erano i nostri maestri, in primis l’educazione, i giovani studenti e operai comunisti dovevano essere responsabili, impegnati, solidali, educati, questo ho imparato.

Oggi vivo una realtà sconfortante, soprattutto a livello mondiale ci affliggono, diseguaglianze, povertà, la Madre Terra devastata dall’inquinamento, e posso continuare l’elenco. Non devo però dimenticare il fine per cui Le sto scrivendo.

Alla luce di quel Consiglio Comunale del 28 Marzo u.s., per un semplice e trasparente confronto, Le riporterò la trascrizione fedele di un’assemblea del Consiglio Comunale del 19 novembre 1922. Il primo Consiglio composto da cittadini, lavoratori, emancipati, istruiti, non solo notabili come succedeva nelle precedenti amministrazioni dall’unità d’Italia.

Dalla delibera n.166 dell’19.11.1922 scritta a mano dal segretario comunale.

 “Voti ed auguri per l’On. Emilio Lussu per l’aggressione da lui subita nel dì 11.11.1922. In continuazione della seduta del 19.11.1922 il Consigliere Lullia Francesco, chiesto la parola, dice:

Prima di chiudere la seduta odierna, sento il dovere di stigmatizzare la vigliacca aggressione patita recentemente dall’On. Emilio Lussu, il purissimo eroe della Brigata Sassari, che Ozieri e il circondario hanno immortalato sul marmo nella principale piazza nostra. Io non sono Sardista, giacché anche nell’aversa fortuna sono e resto fedele ai principi del Partito che mi ha portato in questo consesso: ma pur non condividendo le idealità del partito Sardo D’azione, ne approvo le finalità che tendono al miglioramento economico e morale dell’Isola.

Propongo perciò, prescindendo da ogni principio politico, che per Emilio Lussu, che per la Patria ha dato tutto sè stesso, fede, opera e sangue, parta da questo consesso un voto che, riaffermando il diritto sacro ed inviolabile dell’incolumità di uomini liberi esprimo in questa circostanza auguri di pronta guarigione.

Il Consiglio approva la proposta del Consigliere Lullia mandando di esternare suffatti sentimenti all’On. Lussu, a cui, in relazione al voto emesso, è stato scritto il seguente telegramma:
“On. Emilio Lussu, Cagliari,
Amministrazione Comunale, astraendo ogni considerazione partito, stigmatizza brutale aggressione e confermando sentimenti stima e ammirazione per V.S.I.ma che per Patria ha dato fede operosa et ha profuso sangue, inviale espressione cordiali saluti e fervidi auguri pronta guarigione.”
Del che si leva il presente atto, letto approvato e sottoscritto.
Il Presidente

Il testo riportato è fedele all’originale.

Un’emozione immensa mi ha pervaso quando ho ritrovato questo e altri atti presso l’archivio storico del Comune di Ozieri, accompagnata dal responsabile ed esperto archivista Dott. Stefano Tedde, in quanto in quel gruppo di Consiglieri Comunali era stato eletto mio nonno Giovanni Maria Polo, eletto nella lista P.D.L. (Partito Democratico Liberale). L’Amministrazione veniva chiamata “La Proletaria”.

Purtroppo la legislatura non conobbe la scadenza naturale, ai primi di dicembre 1923 venne sospesa e fu nominato un Commissario e successivamente il Podestà per l’avvento del regime fascista.

Lieta che Lei accolga la mia richiesta perché leggendo il resoconto di un’Assemblea Comunale tenutasi giusto poco più di cento anni fa, possiamo capire quale rispetto e quale gentilezza abbia espresso il Presidente del Consiglio Francesco Lullia in quell’occasione, cosa che oggi, dopo tanto progresso, istruzione e conoscenza non si ha veramente idea di cosa siano le Istituzioni Democratiche, che i nostri Nonni, i nostri Genitori sono stati capaci di costruire. Non dormiamo sonni tranquilli, l’uomo forte è dietro l’angolo e noi non abbiamo abbastanza anticorpi democratici per resistere. Proprio in questi giorni vediamo gli effetti dell’Amministrazione degli Stati Uniti d’America, della Federazione Russa, dello Stato Democratico di Israele l’elenco può continuare.

Concludo riportando le parole di un nostro illustre cittadino, il poeta Giuannandria Ruzzone, che oltre un secolo fa scriveva:
Otieri a cale puntu
ses benzende miserinu
chi pro esser libertinu
su cunzettu ses peldende.
non ti nde ses abbizende
chi ses in isbagliu mannu,
non t’abizas de s’ingannu
chi mineta’ sa ruina…

Masina Polo.

In copertina: una vecchia foto di piazza Cantaredddu nei primi decenni del 1900.

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