Ozieri. Gli artisti di “Music in My Mind”: Andrea Migliore
- 30 Ottobre 2020, 08:00
OZIERI. Con Andrea Migliore continuiamo la presentazione degli artisti che hanno partecipato alla rassegna Music in My Mind tenutasi a Ozieri il 19 settembre scorso e ideata da Laura Mulas e Michele Falzoi.
“Ciao, sono Andrea, in arte Rysma”. Si presenta così Andrea Migliore, in modo semplice e umile e non ha molto da dire perché preferisce che a parlare siano i suoi testi e la sua musica. La cultura hip hop e il rap hanno contagiato anche lui ma ciò che differenzia tutti, l’uno dall’altro, in questo genere musicale fatto di comunicazione sociale, di protesta e di linguaggio nuovo è proprio il messaggio che ognuno cerca di dare a proprio modo. A sbirciare di traverso dentro la sfera in cui è cresciuto Rysma e si è poi sviluppato presentandosi al mondo, si capisce ancora di più l’essenza dell’hip hop. La sua storia è simile a quella di tanti che grazie al rap si sono auto affermati e hanno iniziato a credere che “nel mondo c’è posto anche per me e per quello che ho da dire”. Il corso musicale delle scuole medie, chitarra, pianoforte, sax contralto e tromba, che ormai da più di dieci anni sta contribuendo in modo fondamentale a formare ad Ozieri un nutrito nugolo di musicisti, ha permesso anche a Rysma di avvicinarsi alla musica in modo strutturato con lo studio del pianoforte. Proprio in quegli anni scopre il genere in cui oggi si cimenta e inizia a creare le prime rime con i compagni di scuola. L’adolescenza è un periodo difficile perché segna il passaggio dall’essere bambini al diventare adulti e non fa sconti neanche ad Andrea che però trova nella scrittura una valvola di sfogo. Li scrive solo per se stesso, però, senza pensare che potrebbero essere invece presentati al pubblico sino a che non arriva la svolta. È Peppe, in arte Fayn, che gli propone di registrare un brano da un suo amico, Stefano “Slaymore” e, dopo un po’ di titubanza arriva l’incisione di quello che sarà il primo singolo ufficiale: Loser. “Da questa esperienza non nacque solo una canzone, nacque un sogno, un sogno comune – ha detto Rysma –. A quel sogno abbiamo dato il nome di Scatola Nera, un’etichetta indipendente che vuole far musica perchè gli piace farla”. Il progetto è ambizioso perché un’etichetta indipendente significa autoproduzione, affrancamento a priori dalle grandi case che inquinano, manovrano, incanalano la musica in un mercato discografico ormai malato e poco attento all’underground ma la storia di qualcuno che ce l’ha fatta – Salmo su tutti – dimostra che anche questa può essere una strada coraggiosa da seguire. La quarantena causata dall’emergenza sanitaria ha stimolato l’artista ad avvicinarsi da autodidatta alla chitarra per cercare melodie più interessanti e adatte alle produzioni.
La rassegna Music in My Mind poi ha stuzzicato la fantasia di Rysma ed è nato “Il mondo di Oz” (una produzione Slaymore) un brano che parla della visione personale riferita alla propria città, alle speranze ed anche alle cose brutte viste da bambino. È stata la prima esibizione dal vivo e come tutte le prime volte ci sarà stata tensione, adrenalina e la paura di non farcela anche se Andrea è netto e con la sua solita schiettezza dice “ero teso, sì, ma non tanto per il giudizio delle persone quanto, più che altro, per una questione personale. Il voler dare il meglio di me stesso.”
Vedi anche: Francesco Manai, Roberto Ledda, Luca Nicola Sechi, Giovanni Antonio Becciu, Antonio Giuseppe Cossu e Stefano Polo (in arte Fayn e S.M.), Marco Chirigoni (in arte Aspie), Amalia e Marta (in arte Sweetcrazy) e Federico D’Elia.