Ozieri, i vincitori della 43esima edizione del “Prèmiu Logudoro”
Pier Giuseppe Branca si è aggiudicato la sezione Poesia in rima a tema impostu “Musserradu Meridda”, Andrea Muzzeddu la sezione Poesia a tema libero “Sevadore Bertulu” e Franco Sotgiu la sezione Contos noos “Gigi Sotgia”. A Luca Meledina il premio “S’Ottava Bella”.
OZIERI | 15 ottobre 2024. Lo scorso sabato 5 ottobre a Ozieri, nella sala convegni dell’Agris, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri, si è tenuta la cerimonia di premiazione finale del Prèmiu Logudoro, giunto alla sua XLIII edizione e intitolato ai tre illustri poeti ozieresi Morittu, Pirastru e Cubeddu.
La kermesse, trasmessa in diretta streaming (riprese GL Produzioni) e presentata dalla talentuosa Laura Mulas, cantautrice e voce dei Bonayres, ha avuto inizio con la toccante lettura di due poesie che Gioele Putzu, 9 anni, morto per una tragica fatalità lo scorso 14 settembre, aveva presentato nella sezione “Iscolas” riservata ai bambini della scuola primaria: “Risveglio col nonnino” e “L’estate”.
La serata è stata poi allietata dalle note dei due giovani artisti ozieresi, Alessandro Coloru, promettente chitarrista, e Francesco Lisai, altrettanto talentuoso fisarmonicista, che negli intervalli delle premiazioni delle varie sezioni hanno deliziato la platea con un’esibizione assai apprezzata dal folto pubblico presente.
Il tema del Premio era “Ite coro gighimus” e la giuria, al termine dei suoi lavori, ha dichiarato la poesia di Pier Giuseppe Branca di Cheremule “Fraile de suaes cantones” vincitrice nella sezione Poesia in rima a tema impostu “Musserradu Meridda”. Nella stessa sezione, secondo premio a Tonino Fancello di Dorgali, con la poesia “Mariposa” e terzo premio ad Angelo Lombardo, di Ozieri, con “Ite coro gighimus”, mentre Luca Meledina di Ozieri è stato proclamato vincitore de “S’Ottava Bella” con la poesia “Ite coro amus?”. Menzioni d’onore a Domenico Angelo Fadda, di Thiesi, per la poesia “Ite coro gighimus”, Gino Farris, di Lodè, per la poesia “Coro ‘e preta”, e Vittorio Sini, di Benetutti, per la poesia “Ite coro giughimus”.
Nella sezione Poesia a tema libero “Sevadore Bertulu”, primo premio ad Andrea Muzzeddu, di Aggius, con la poesia “Umanitài zilcu”, secondo a Gian Gavino Vasco, di Bortigali, per la poesia “Cun sa lughe atzesa” e terzo premio a Maurizio Brianda, di Berchidda, per la poesia “Impudos”. Ben cinque le menzioni d’onore in questa sezione, assegnate a Pietro Delogu, di Orune, per la poesia “Ghiddighìa”, Manuela Orrù, di Serramanna, per la poesia “Sorris”, Costantino Sanna, di Orune, per la poesia “Sardigna lunare”, Vanna Sanciu, di Buddusò, per la poesia “Dudas” e Giuseppe Tirotto, di Castelsardo, per la poesia “Bòidda la notti”.
La terza e ultima sezione, Contos noos “Gigi Sotgia” ha visto prevalere Franco Sotgiu, di Sedilo, per il racconto “S’amore de una mama”, seguito da Sebastiano Mario Fiori, di Posada, per il racconto “Pro su resti de sa vida” e Giovanni Piredda, di Calangianus, con “La stria”. Due le menzioni d’onore, assegnate a Pietrina Monni, di Orune, per il racconto “Su funtaneri de Dorolai” e Pietro Pala, di Nuoro, per il racconto “Toncas e gattos nigheddos”.
Altro momento importante della serata, il collegamento da remoto col prof. Angelo Carboni Cappiali, che per i suoi problemi di salute ha seguito il Premio dalla propria abitazione di Pattada, e al quale il Lions Club Ozieri ed il Prèmiu Logudoro hanno assegnato il Premio alla Cultura e all’Impegno sociale.
Il Consiglio direttivo ha inoltre stabilito di svolgere la sezione “Iscolas” nel corrente anno scolastico, molto probabilmente in concomitanza con un’edizione speciale, e il presidente Gavino Contu ha annunciato che nella prossima edizione verrà premiato il Capitano di Vascello dell’Amerigo Vespucci, e nostro concittadino con origini di Lula, Giuseppe Lai.
Soddisfazione, per l’ennesimo successo del Premio, nel “Sodalizio Culturale Ozierese-Premiu Logudoro – APS” nato nel 1981, che finalmente, dopo 43 anni, dispone di una propria sede, sita nello storico Palazzo Pietri che si affaccia sulla bellissima Fontana Grixoni, i cui soci hanno recentemente approvato il nuovo statuto sociale. Il Sodalizio Culturale Ozierese ha inoltre eletto il nuovo Consiglio direttivo, riconfermando alla carica di presidente Gavino Contu, col quale opereranno la vice presidente Monica Albertini, il segretario Martino Meloni, la tesoriera Laura Mulas, ed i consiglieri Nino Arras, Giusy Boe e Maria Carmela Zintu.
LA COSTANTE CRESCITA DEL PREMIO LOGUDORO
Formalmente costituito il 29 gennaio del 1982, il Sodalizio Culturale Otieresu ha toccato ormai i suoi primi 42 anni. Scopo principale: tutelare e difendere ogni forma culturale della Sardegna. I soci fondatori sono Antonio Me, Luigi Comida, Francesco Farina, Francesco Murtinu, Monserrato Meridda, Salvatore Bertulu, Giuseppe Maria Dettori, Antonio Soddu, Salvatore Satta, Andrea Bertulu, e Gavino Comida, che eleggono alla carica di presidente Salvatore Bertulu, vice presidente Francesco Murtinu e a quella di cassiere Salvatore Satta.
A seguire, Francesco Murtinu è presidente negli anni 1987 e 1988, gli subentrano Tonino Me negli anni 1989 e 1990, e quindi, dal 1991 fino al 2006 ancora Murtinu e dal 2006 ad oggi Gavino Contu. Come recita lo Statuto, la lingua ufficialmente riconosciuta è quella sarda logudorese e similari.
L’idea del concorso o trofeo fu di Salvatore Bertulu, Virginio Pani e di un gruppo di loro amici, poeti improvvisatori e amanti della poesia in rima e delle gare di “poesia a bolu”. Ventotto i componenti della Giuria che si sono succeduti negli anni e molti i cambi di denominazione: dal 1982 al 1985 il concorso è denominato Trofeo Poeti Ozieresi Pirastru, Cubeddu, Morittu, di poesia sarda a tema obbligato. Nel 1986 assume il nome di Poetas Othieresos-Cuncursu ’e poesia sarda logudoresa in rima a tema impostu, che tale rimarrà fino al 1991. Nel 1992 e fino al 2006 il concorso diviene Premiu Logudoro de poesia sarda in rima e nel 2002, in onore del Cardinale Ozierese Mario Francesco Pompedda, viene istituita, per una sola edizione, una sezione religiosa. Nel 2007 il concorso è denominato solamente Premiu Logudoro.
Per ogni edizione sono stati stampati i quaderni antologici le cui copertine riportano, fino al 2006, una xilografia di Francesco Murtinu, dal 2007 l’immagine di un quadro di Vincenzo Becciu, che ritrae i tre poeti ozieresi sullo sfondo del Monte Acuto, e successivamente le immagini tratte dal Murale di Liliana Cano sulla parete della “Casa dei Combattenti”, dal Prometeo di Aligi Sassu e, dal trentennale in poi, immagini tratte dal Polittico del Maestro di Ozieri, conservato nel Museo Diocesano di Arte Sacra in Piazza Carlo Alberto.
Moltissimi e tutti qualificati i poeti che hanno partecipato alle varie edizioni del Premio. Oggi le sezioni sono cinque: Sezione Monserrato Meridda, poesia in rima a tema imposto, Sezione Sevadore Bertulu, poesia con verso e tema libero, Sezione Gigi Sotgia, Contos Noos, nuovi racconti, Sezione cardinale Mario Francesco Pompedda, poesia religiosa, Sezione Iscolas, prosa, poesia, modi di dire, aperta a tutte le scuole di ogni ordine e grado della Sardegna.
Oggi la Giuria è composta dal presidente Giuseppe Soddu, già preside di Istituti Scolastici in Sardegna e Lombardia, e fra i massimi esponenti della linguistica sarda, che, fra le altre, ha curato le opere del suo prozio berchiddese Mons. Pedru Casu, dal segretario Francesco Cossu, insegnante in pensione, esperto di metrica della lingua sarda logudorese e componente di numerose giurie, e quindi dall’insegnante in quiescenza Nino Arras, dalla cultrice di letteratura sarda e componente della “Compagnia delle donne” Carmela Arghittu, da Gavino Contu, insegnante in pensione, cultore ed esperto della lingua sarda e componente del Coro Città di Ozieri, da Tonino Langiu, pensionato, poeta, studioso della lingua sarda e componente di numerose giurie nel sud della Sardegna, dal docente di materie musicali Martino Meloni e dalle insegnanti Amelia Pericu (degna erede del padre Nino, uomo importante, negli anni, per il Premio) e Sandra Zambolin.
Raimondo Meledina
In copertina: il presidente della giuria Giuseppe Soddu
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