Ozieri, individuate le sedi per l’Ospedale e la Casa di comunità
Ad ospitare le due nuove strutture sanitarie territoriali saranno l’ex caseggiato scolastico del Cantaro e l’ex caserma dei Carabinieri. Previsto un investimento di quasi 5,5 milioni di euro.
OZIERI. Nel programma di riordino dell’assetto sanitario territoriale, l’ex caseggiato scolastico Giuseppe Garibaldi (Cantaro) e l’ex caserma dei Carabinieri di via Cavour diventeranno con tutta probabilità le sedi, rispettivamente, della “Casa della comunità e presa in carico dalla persona” e dell’“Ospedale di comunità”. I due edifici saranno ristrutturati e adattati alla nuova destinazione d’uso dietro la cessione in comodato d’uso gratuito del Comune per 33 anni all’Asl n. 1. Previsto per il momento un investimento di 5 milioni e 489mila euro (per la Cs 2.567.000 – per l’Oc 2.922.000), finanziato da fondi Pnrr e regionali.
La notizia è stata resa pubblica dall’assessore al Bilancio e vice sindaca Barbara Polo nell’ultima seduta del Consiglio comunale, convocato per l’urgente approvazione delle “modifiche al piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale”.
L’individuazione di questi due edifici nasce dalla richiesta da parte dell’Asl di Sassari al Comune di Ozieri di poter disporre di strutture idonee a ospitare le sedi dei due nuovi servizi sanitari, visto che il padiglione C del “Segni”, originariamente indicato ad accogliere l’Ospedale e la Casa di comunità, non risulta più adatto a tale scopo. Da qui il sopralluogo e l’ok dei tecnici e del direttore generale dell’azienda sassarese Falvio Sensi alle due proposte suggerite dall’Amministrazione comunale.
L’Ospedale di comunità, struttura intermedia tra il domicilio ed il ricovero ospedaliero, sarà destinata a garantire adeguati livelli di cura per tutte le persone che non hanno necessità di ricovero in ospedali per acuti, ma che hanno comunque bisogno di un’assistenza sanitaria protetta che non potrebbero ricevere a casa, e limitatamente a periodi di tempo medio-brevi (massimo 15-30 giorni). L’Ospedale potrà contare su circa 20 posti letto e sarà gestito da personale infermieristico. L’assistenza medica sarà assicurata dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e da altri medici dipendenti e convenzionati con il sistema sanitario nazionale. La responsabilità igienico-organizzativa e gestionale farà capo al distretto sanitario di appartenenza che ne assicura anche le necessarie consulenze specialistiche.
La “Casa della comunità e presa in carico dalla persona”, è invece una struttura che raccoglie in un unico spazio l’offerta extra-ospedaliera del servizio sanitario, integrata con il servizio sociale, in grado di rispondere alla domanda di assistenza di persone e famiglie con bisogni complessi. Tra gli obiettivi della Casa di comunità: garantire un’adeguata continuità assistenziale per sette giorni alla settimana e sulle ventiquattro ore; assicurare l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) distrettuali e di quelli riferiti all’area dell’integrazione socio-sanitaria, con riguardo alle attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; promuovere il lavoro di équipe tra le varie figure professionali: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale e dell’emergenza territoriale, specialisti ambulatoriali, personale sanitario, socio-sanitario e tecnico-amministrativo, operatori sociali. In ogni struttura sarà inoltre istituita la figura dell’infermiere di famiglia che assicurerà l’assistenza infermieristica collaborando con tutti i professionisti presenti nella comunità.
Soddisfatto il sindaco Marco Peralta, che in una nota ha così commentato: «L’Amministrazione comunale è particolarmente orgogliosa di veder realizzare queste due nuove strutture sanitarie, che andranno ad integrarsi con i servizi dell’ospedale cittadino e ad accrescere il livello sanitario di Ozieri, già notevolmente rimesso in sesto dal recente nuovo Atto aziendale regionale. Ricordiamo – prosegue Peralta – che con esso Ozieri è passato dalle precedenti sole tre strutture complesse dell’ex Area omogenea con il presidio ospedaliero di Alghero, a ben 17 nuove strutture tra complesse, dipartimentali e semplici».
Nella nota il primo cittadino ha comunicato infine che provvederà a convocare le associazioni finora ospitate all’istituto Garibaldi per «trovare soluzioni logistiche adeguate per il proseguimento in continuità delle loro attività».
In copertina: l’ex caseggiato scolastico del Cantaro
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