• 24 Novembre 2024
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Ozieri. Intervista a Gian Luigi Sotgia, eletto di recente nell’assemblea regionale del Partito Democratico

Gian Luigi Sotgia
Alle primarie dello scorso 26 febbraio ha sostenuto il candidato alla segreteria regionale Giuseppe Meloni.

OZIERI. Eletto nelle primarie del Partito Democratico come delegato all’assemblea regionale, il 31enne Gian Luigi Sotgia ha riportato Ozieri e il territorio a essere rappresentato nell’organo dal quale passano le decisioni più importanti del Pd in Sardegna.
Onorato, ma anche consapevole dell’importanza del ruolo, lo abbiamo incontrato per commentare le recenti votazioni e confessarci le sue aspettative riguardo al nuovo corso del partito dopo l’elezione a segretario nazionale di Elly Schlein e di quello regionale Piero Comandini.

Guardando i numeri sull’affluenza alla primarie, pare che Ozieri abbia risposto più che bene…
«Vero. Come circolo cittadino siamo piacevolmente soddisfatti. Infatti, si è registrata una buona partecipazione che ha portato alle urne 393 persone. Un ottimo risultato soprattutto se raffrontato alle precedenti primarie, quelle del 2019, quando si presentarono al seggio solamente 137 persone».

Un dato, quindi, in controtendenza rispetto a quello nazionale.
«Direi proprio di sì. In effetti 4 anni fa votarono in tutta Italia circa 1 milione e 800mila persone, in quelle dello scorso 26 febbraio invece 1 milione e 100mila. Un calo netto, senza dubbio».

Becugna copia

Lei era nella lista a sostegno Giuseppe Meloni che, nonostante abbia raccolto oltre 3mila voti in più di Comandini, non è riuscito a diventare segretario per il meccanismo relativo alla ripartizione dei delegati nei singoli collegi regionali. È rammaricato del risultato?
«Ovvio, ma queste sono le regole del gioco e vanno rispettate. Al di là di ciò, devo dire che sono estremamente soddisfatto del successo ottenuto da Meloni, sia a livello regionale, dove ha raccolto oltre 18mila voti (54%), che per quanto riguarda Ozieri. Città nella quale ha fatto il pieno raccogliendo il 90% delle preferenze, 346 sulle 393 totali. In sintesi questi numeri dimostrano, dunque, la fiducia che tantissime persone hanno riposto in lui, ma anche verso il nostro progetto di rinnovamento e cambiamento del partito in Sardegna.

Su questa linea mi auguro che il nuovo segretario, a cui faccio i miei migliori auguri, possa riuscire a interpretare questa voglia. Penso, tuttavia, che siamo già sulla buona strada, perché l’ultimo congresso ha permesso di riorganizzare tutti gli organismi dirigenti, da quelli locali, passando per quelli provinciali sino, appunto, a quello regionale. Abbiamo quindi tutte le carte in regola per poter tornare a rivitalizzare i circoli e ascoltare la base, ossia i simpatizzanti, gli scritti e gli elettori. In modo tale da dettare una linea politica netta, ferma e chiara su quella che è la nostra idea di Sardegna. A iniziare dai temi principali che sono sicuramente quello della sanità, quello del lavoro, della continuità territoriale e il tema energetico, visto come chiave fondamentale di sviluppo per la nostra regione.

Dobbiamo, insomma, trovarci pronti ai prossimi impegni elettorali: le elezioni regionali del 2024 e poi quelle che vedranno il rinnovo delle amministrazioni di numerosi e importanti centri, tra cui Sassari. Appuntamenti nei quali il partito dovrà riuscire a presentarsi come alternativa credibile e appetibile rispetto all’attuale amministrazione regionale di centrodestra che, opinione abbastanza comune, è considerata la peggiore giunta della storia dell’autonomia».

Se a livello regionale lei ha supportato Giuseppe Meloni, in campo nazionale chi tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini?
«Alle primarie per l’elezione del segretario e dell’assemblea nazionale ho sostenuto convintamente la candidatura di Bonaccini. Nonostante questo ritengo però che la nomina di Schlein rappresenti ad ogni modo un momento importante per la storia del Partito Democratico. Mi auguro, in questo voglio essere fiducioso, che possa effettivamente rappresentare nel concreto la chiave di volta del nuovo Pd, che porti quella ventata di aria fresca, di rinnovamento e cambiamento, utile pure a tutto il centrosinistra italiano.

In altre parole, spero che la neo segretaria riesca, non solo a ridare nuova linfa e vitalità al Partito, permettergli di avere una linea politica più chiara e determinata, ma anche mantenere unite le varie anime presenti al suo interno, preservando allo stesso tempo quel suo carattere di forza politica popolare, progressista e riformista. Sono sicuro comunque che Elly Schlein possa riuscire a centrare questi obiettivi e dare risposte alle diverse esigenze che si sono palesate in queste ultime elezioni primarie».

Un’ultima domanda. Lei è stato incaricato dall’assemblea degli iscritti a guidare il circolo di Ozieri durante le primarie appena concluse e le fasi successive, ci può dire quindi quando si conoscerà il nuovo segretario cittadino?
«Prestissimo. Il rinnovo degli organismi dirigenti avverrà infatti sabato 11 marzo. Domani quindi lascerò il testimone alla nuova guida del circolo».

Leggi anche: Primarie Pd, tra i delegati anche l’ozierese Gian Luigi Sotgia

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