Ozieri, la morte del piccolo Gioele ci interroga sul valore della vita
OZIERI | 15 settembre 2024. Saranno le indagini dei Carabinieri con l’autopsia disposta dal magistrato a chiarire con esattezza le cause della tragica scomparsa di Gioele Putzu. il bambino di quasi 10 anni di Olbia che ieri sera ha perso la vita travolto da una porta mobile da calcetto nello stadio “Raimondo Meledina” del quartiere di San Nicola a Ozieri (leggi).
Dai primi riscontri sembra che il piccolo sia stato colpito violentemente al torace dalla struttura. Nonostante i disperati tentativi di rianimazione da parte dei medici intervenuti sul posto, il grave trauma subito non gli ha lasciato scampo. Il bambino è spirato poco dopo, lasciando nella più totale disperazione la madre Antonella, il padre Ivan e tutti gli altri parenti presenti sul campo sportivo.
Sabato, per Gioele, sarebbe dovuto essere un giorno di festa. Insieme ai suoi genitori, era ospite nella casa del nonno materno. Felice e spensierato, si è recato nel vicino campo sportivo in erba sintetica per giocare con gli amichetti all’aria aperta, in un luogo apparentemente sicuro e privo di pericoli. Purtroppo, qualcosa è andato tragicamente storto e quello che doveva essere un tranquillo pomeriggio di fine estate si è trasformato in un dramma, lasciando sconvolte non solo le comunità di Ozieri e Olbia, ma di tutta l’isola.
La vicenda ha suscitato un’ondata di emozione e scalpore, amplificata però dalle polemiche sorte sui social media riguardo la decisione di sospendere o meno il concerto del famoso rapper Fedez. Quella stessa sera, infatti, il cantante si doveva esibire – così come ha fatto – proprio a San Nicola nell’ambito dei festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Rimedio.
Molti si sono interrogati sull’opportunità di proseguire con lo spettacolo nonostante la terribile tragedia appena accaduta, dividendo l’opinione pubblica e alimentando un dibattito acceso. Nella graticola sono finiti il Comitato (il quale ha comunicato che per questioni gestionali e organizzative la festa si sarebbe svolta come da programma) e il sindaco di Ozieri Marco Peralta, che ha comunque spiegato il perché non si è deciso di fermare lo spettacolo. «Visto il gran flusso di persone – ha scritto in un post –, gli organi di pubblica sicurezza hanno ritenuto di non dover sospendere l’evento in programma per ragioni di ordine pubblico».
Tanti sono ora gli interrogativi a cui occorre dare risposta. In primo luogo sul fronte della sicurezza dell’impianto sportivo, della sua custodia e quindi sulle eventuali responsabilità. Senza tralasciare poi l’aspetto umano e sociale della vicenda, su cui l’intera comunità ozierese, e non solo, è chiamata a riflettere, per rimettere al centro di ogni cosa il valore inestimabile della vita. Questa tragedia infatti ci impone un esame di coscienza collettivo, specialmente alla luce di un mondo sempre più dominato dall’indifferenza, dove il “dio denaro” sembra dettare le regole e dove è facile perdere di vista ciò che conta davvero.
Annullati i festeggiamenti civili previsti per questa sera
Nel frattempo, in tarda mattina la società B.V. del Rimedio ha comunicato l’annullamento dei festeggiamenti civili previsti per questa sera. «A seguito della tragedia accaduta ieri nella nostra città – si legge nella nota –, la Società religiosa della Beata Vergine del Rimedio, svolte tutte le considerazioni del caso, ritiene opportuno annullare i festeggiamenti civili e processione di gruppi folk e cavalieri di oggi domenica 15 settembre. Confermiamo le celebrazioni prettamente religiose stringendoci con affetto al dolore della famiglia. Una scelta dolorosa ma dovuta. Una scelta che avremmo dovuto prendere già da ieri ma impossibilitati per motivazioni di ordine pubblico e tecnico-logistiche alle quali ci siamo dovuti attenere scrupolosamente».
Articolo aggiornato alle ore 15:47 del 15-09-2024
Leggi le altre notizie su Logudorolive.it