Ozieri, la presidente Meledina replica alle accuse: «Mia funzione svolta nel rispetto delle regole»

«Contrariamente a quanto generalmente si possa credere, nel Consiglio non si può parlare liberamente di tutto e tutti come se si fosse in una pubblica piazza».
OZIERI | 7 aprile 2025. Pubblichiamo integralmente la nota della presidente del Consiglio comunale di Ozieri, Loreta Meledina, inviataci per spiegare ai lettori come funzionano le sedute dell’assemblea civica e rispondere a chi l’accusa di impedire il dibattito in aula (leggi).
«In merito alla polemica degli ultimi giorni sulla conduzione del Consiglio comunale, credo occorra fare qualche riflessione a mente fredda e chiarire, a chi segue le riunioni del Consiglio Comunale, come funzionano le sue sedute.
Preliminarmente occorre spiegare che, contrariamente a quanto generalmente si possa credere, nel Consiglio non si può parlare liberamente di tutto e tutti come se si fosse in una pubblica piazza.
Il mio ruolo quindi non deve trovare il gradimento nella maggioranza o nell’opposizione.
Il Presidente deve essere imparziale garante ed interprete dello Statuto e del Regolamento e, in questa delicata funzione, il suo operato è svolto con il conforto del parere qualificato del Segretario Comunale.
Nello specifico, per chi non è avvezzo della materia, si chiarisce che il nostro Regolamento, in vigore da tanti anni, prevede che gli argomenti da trattare debbano essere portati in Consiglio seguendo una procedura prevista negli articoli stessi del Regolamento, come ben sanno tutti coloro che in quell’aula prendono la parola.
Tra i compiti del Presidente figura anche quello della convocazione del Consiglio comunale, che viene effettuata a seguito della riunione della Conferenza dei Capigruppo. Si procede, quindi, in quella sede, alla predisposizione dei temi da trattare inseriti nell’ordine del giorno, per il quale occorre avvalersi, nella forma e nella sostanza, dei pareri di regolarità tecnica. Questa precisazione va fatta per capire i motivi per i quali si decide di inserire all’ordine del giorno le proposte dei singoli consiglieri portate dal rispettivo Capogruppo, siano esse punti all’ordine del giorno, interrogazioni, interpellanze o mozioni.
Il Presidente e il Segretario comunale sono presenti sia nella riunione dei Capigruppo sia in aula consiliare durante l’intera seduta. Il Segretario in particolare, si preoccupa della verbalizzazione degli interventi, in fase di votazione, dell’accertamento dei risultati, coadiuva il Presidente e verifica che lo svolgimento dei lavori proceda conformemente ai dettati regolamentari.
Questo è quanto è accaduto anche durante l’ultima seduta del Consiglio comunale.
Il Comune di Ozieri a suo tempo si è dotato, in maniera democratica, di un regolamento che ne disciplina il funzionamento. Tra le regole stabilite vi è quella secondo la quale ciascun consigliere comunale ha “Potere di Iniziativa” e, nel corso dei dibattiti assembleari, spetta un tempo contingentato per esprimere il proprio pensiero. La regola è stata introdotta e votata, con buonsenso e lungimiranza, al fine di snellire il dibattito, evitare interventi ostruzionistici o dilatori e favorire la sana vita democratica dell’assise.
In virtù di quanto sopra esposto, ogni consigliere può esercitare il “potere di iniziativa” per tutti gli atti consiliari, presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni, ottenere informazioni ed ogni elemento utile all’espletamento del proprio mandato, sempre però nel pieno rispetto dei percorsi e delle procedure stabilite.
Il diritto di iniziativa dei consiglieri è sempre stato garantito su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio, e mai è stata limitata la facoltà di parola quando le proposte sono giunte nei modi e nei tempi stabiliti.
Ciò detto, voglio ribadire che nella gestione dell’assemblea non mi è mai capitato – né mai capiterà – di impedire ad un consigliere comunale di esprimere compiutamente il proprio parere ma nel rispetto, ovviamente, del nostro regolamento.
Come molto spesso ho ricordato, il Consiglio comunale è sovrano sui suoi lavori e uno qualsiasi dei diciassette consiglieri può intervenire per fare proposte, dissentire o argomentare come meglio ritiene sui vari punti all’ordine del giorno.
Non è corretto, invece, uscire fuori dall’aula per sostenere idee o posizioni che si vogliono artificiosamente introdurre in Consiglio, mascherando veri e propri interventi non all’ordine del giorno come mere segnalazioni e magari accusare di malafede dalle colonne dei giornali chi, pubblicamente e nella giusta sede, si assume la responsabilità di farsi garante delle istituzioni e chi è, anche come formazione mentale e politica, assolutamente democratico. Esistono sedi istituzionali e momenti precisi per svolgere correttamente la propria funzione di pubblico amministratore.
La Presidenza non si è mai sottratta dai suoi compiti istituzionali né intende farlo in futuro.
Mi preme infine precisare che, nello svolgimento del ruolo e delle funzioni ad esso connesse, mi attengo al rispetto dei regolamenti e non è, e non sarà in futuro, mia intenzione dare adito o peso a polemiche, soprattutto a mezzo social, tese a svilire non solo la mia persona, la mia stessa funzione ma anche l’assise comunale che umilmente rappresento».
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