Ozieri, mercoledì all’Ute il prof. Gianfranco Cambosu presenta il suo libro “I viaggioni di Redano”
L’appuntamento è alle 16 nell’aula magna della biblioteca comunale di San Francesco.
OZIERI | 17 dicembre 2024. Domani, mercoledì 18 dicembre, prima della pausa natalizia si svolgerà all’Università delle Tre Età “F.I. Mannu” di Ozieri l’ultima lezione del 2024. Nell’aula magna del centro della cultura di piazza San Francesco sarà presente il professore nuorese Gianfranco Cambosu. Insegnante di Lettere nel Liceo Scientifico del capoluogo barbaricino, è finalista di diversi premi letterari e vanta numerosi attestati fra i quali il “Premio Tedeschi”, grazie a suoi romanzi per lo più gialli e noir. Cambosu è uno scrittore introspettivo, lineare, ma anche dotato di una fantasia esplosiva e travolgente. A Ozieri ha presentato nel 2021 “Il paese delle croci”, un vero noir di classe. Questa volta ritorna in città per presentare il suo nuovo libro, “I viaggioni di Redano” (Bertoni editore), con il quale ha vinto l’ultima edizione del “Premio Poesia Trasimeno”, sezione inediti.
Il titolo dell’opera s’impone già per la sua singolarità – sarà l’autore stesso che spiegherà il suo significato –, che appare un po’ ironico a chi ha letto il testo. Il romanzo non ha una trama molto semplice, a momenti sembra di perdere la logica, ma i personaggi e i luoghi descritti spingono il lettore ad andare avanti, spronati da delle coordinate spaziali che inquadrano la vicenda in un alone di mistero e poesia. Una lirica che esplora il lato oscuro della vita e descrive delle menti tormentate, che vivono in uno stato di coma; all’inizio, però, nemmeno questo è chiaro. L’oscurità fisica e mentale non perde quel filo conduttore, che raggiunge una luce di speranza che fa andare avanti i protagonisti, ossia “la fede in qualcosa”. After dark è una colonna sonora del libro. Come in “Spoon River” anche in questo romanzo si può parlare coi morti che non ce l’hanno fatta, o con quelli che sono in coma. Tutti i comatosi devono fare i conti con la propria coscienza per poter uscire da questo stato.
L’autore si è voluto ispirare al saggio del medico Eben Alexander “Milioni di farfalle”, un bellissimo libro scritto dallo scienziato che ha provato di persona l’esperienza di pre-morte. Tutte le figure sono estremamente allegoriche, una sorta di comedie humaine (Balzac), ma anche la Divina Commedia di Dante è fonte di ispirazione, come del resto Calvino o il più recente Alessandro Barico. Tutte letture che l’autore predilige, come anche Haruki Murakami sempre al confine tra reale e onirico e il realismo magico, dove spesso si confondono i confini tra fantasia e realtà. Un surrealismo dove far emergere la parte inconscia sconosciuta agli stessi, per raggiungere una Co(no)scienza che va oltre la realtà.
La presentazione del romanzo si svolgerà nell’aula magna della biblioteca alle ore 16. “I viaggioni di Redano” non è solo un libro, ma «una esperienza che conduce alla riscoperta di sé e del proprio passato. Un pellegrinaggio interiore, alla ricerca di una radice, di un filo conduttore che spieghi e dia razionalità alle cose, alle scelte fatte e a quelle che ancora devono venire».
Maria Bonaria Mereu
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