• 26 Novembre 2024
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Ozieri. Rincari materie prime e carburante: sabato corteo dei pastori a Chilivani

Corteo pastori Ozieri

OZIERI. Non solo l’impennata del costo del carburante, ma anche i super rincari delle materie prime e la siccità. Il mondo della campagna del Nord Sardegna si mobilita. E così, allevatori, agricoltori, ma anche autotrasportatori e semplici cittadini hanno organizzato per sabato 19 marzo a Ozieri una manifestazione per denunciare un quadro economico e sociale ormai fuori controllo. La partenza è prevista alle ore 18:30 dalla rotatoria di Chilivani, da dove il corteo si snoderà verso la strada statale Sassari-Olbia per poi concludersi nel Quartiere di San Nicola.

Negli ultimi mesi le materie prime hanno raggiunto prezzi insostenibili, rendendo impossibile far fronte agli oneri di produzione. I costi sempre più proibitivi dei concimi (ormai triplicati), del gasolio agricolo che ha raggiunto gli 1,80 euro al litro e dei mangimi, rincarati in un anno dai 30 ai 50 euro a quintale (+60%), e con le aziende che hanno già annunciato che mancheranno le forniture dalla Russia e dall’Ucraina a causa della guerra, rendono pertanto la situazione altamente esplosiva.

«Ora stiamo sfamando il bestiame e razionando le scorte, ma tra un po’ gli animali inizieranno a soffrire la fame», – ha detto all’Ansa l’allevatore Gianuario Falchi di Bultei. Un dramma accentuato inoltre anche da una siccità che si protrae ormai da mesi e «che non fa crescere un filo d’erba».

Un problema, quello della siccità, reso ancora più preoccupante dalla non rassicurante quantità di acqua presente nell’invaso del Lerno che, se non dovesse migliorare nei prossimi due mesi, non è da escludere un suo razionamento nel periodo estivo, con danni ancora più disastrosi per le aziende. Secondo l’ultima rilevazione del 28 febbraio, nel bacino pattadese, che serve la vasta Piana di Chilivani, erano presenti solo 23,43 milioni di metri cubi (68%), meno 10 milioni rispetto allo stesso periodo del 2021 e meno 11 rispetto al volume di regolazione autorizzato (34,45).

«È da due anni che si parla solo di Covid e ora solo di guerra – ha concluso all’Ansa Falchi –, ma i politici non si rendono conto che il popolo è in guerra per la sopravvivenza e che servirebbe invece la dichiarazione di stato di calamità naturale e lo stato di crisi nazionale».

Foto di copertina: l’allevatore di Bultei Gianuario Falchi, uno degli organizzatore della manifestazione

Ottica Muscas

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