Ozieri secondo comune dell’Isola ad adottare il sistema “videosorveglianza partecipata”
Il presidente del Consiglio comunale Gian Luigi Sotgia: «Grazie al coinvolgimento dei privati si potrà potenziare il sistema di videosorveglianza comunale e garantire così maggior sicurezza e controllo della città».
«Ozieri è il secondo Comune della Sardegna (il primo è Sassari) a dotarsi di un innovativo e moderno Regolamento relativo al sistema di videosorveglianza pubblica, che prevede la partecipazione dei propri cittadini».
A sottolinearlo, il presidente del Consiglio comunale Gian Luigi Sotgia dopo l’approvazione su sua proposta, nell’ultima seduta dell’Assemblea civica del 20 luglio, dell’ordine del giorno relativo all’aggiornamento del Regolamento, che ha segnato il voto favorevole della maggioranza e del gruppo Progetto Ozieri e l’astensione di Prospettive.
«L’assoluta novità della “videosorveglianza partecipata” – spiega Sotgia – permetterà di disporre di una rete di strumenti di controllo del territorio comunale, attraverso il coinvolgimento dei privati, i quali potranno contribuire al potenziamento del sistema di videosorveglianza comunale».
Un moderno sistema di monitoraggio a immagini, insomma, che ha come obiettivo quello di implementare la sicurezza pubblica cittadina, prevenire e accertare atti delittuosi, la microcriminalità e tutelare il patrimonio e le attività pubbliche e private.
Alla rete di “videosorveglianza partecipata” con telecamere potranno aderire privati, amministratori di condominio, centri commerciali naturali, associazioni di categoria, consorzi, imprese, esercizi commerciali, pubblici esercizi, enti e associazioni del terzo settore, enti religiosi ed enti pubblici.
Per associarsi all’iniziativa occorrerà presentare idoneo progetto al Comune di Ozieri, che sarà poi vagliato dall’Amministrazione comunale. Gli impianti, ritenuti ammissibili, dovranno essere conformi alle disposizioni di legge e possedere una tecnologia compatibile ed integrabile con il sistema di videosorveglianza comunale.
Il richiedente dovrà accollarsi tutti i costi necessari per l’acquisto delle telecamere e degli accessori, per la connessione alla rete tecnologica comunale e per l’alimentazione elettrica dei dispositivi. Così anche gli oneri di installazione, di manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema di videosorveglianza e le spese per la sostituzione degli impianti ceduti al Comune di Ozieri.
Ente al quale resta l’esclusiva disponibilità dell’impianto. Ne consegue quindi che i soggetti compartecipanti alla rete non potranno disporre delle immagini e delle riprese video, ovvero della gestione dei dispositivi di registrazione e del trattamento dei dati e delle immagini che restano di esclusiva competenza del Comune di Ozieri. Limitazione che però ha il vantaggio di aumentare il raggio d’azione della videosorveglianza e quindi la ripresa della parte di suolo pubblico che per legge non può essere acquisita da telecamere private.
Nella riunione del 20 luglio, il Consiglio Comunale ha inoltre approvato anche alcune importanti modifiche all’attuale “Regolamento per la disciplina e l’utilizzo degli impianti di videosorveglianza”. Interventi migliorativi che vanno da una maggiore garanzia della protezione dei dati personali all’eliminazione delle “sacche burocratiche” e a un maggiore coinvolgimento delle Forze dell’Ordine ai fini dell’attività di prevenzione e di contrasto di atti criminali e vandalici.
«Con l’introduzione di tutte queste importanti novità – spiega ancora Sotgia – si è aggiunto un importante tassello a un progetto che ha visto la luce all’inizio della Legislatura. Inizialmente con la realizzazione, grazie a un finanziamento regionale di 120mila euro, di un moderno e capillare impianto di videosorveglianza pubblica, denominato “Rete di monitoraggio ambientale – per la sicurezza del cittadino e del territorio del Comune di Ozieri –, e poi con l’adesione al programma “Patti per la sicurezza Urbana” del Ministero dell’Interno».
«Oggi – prosegue il Presidente –, questo percorso, grazie anche al grande impegno del personale del Settore Amministrativo – Servizio Affari Istituzionali e Organizzazione del Comune e al supporto tecnico della ditta “Karanoa”, si completa con l’adozione di un Regolamento in cui sicurezza pubblica e diritto alla privacy delle persone trovano un perfetto equilibrio». Tutto questo «attraverso un’inedita forma di partecipazione democratica», che potenzia «uno strumento indispensabile per la prevenzione e la lotta di atti criminali e vandalici», conclude Sotgia.