Ozieri si prepara al voto: in campo 2 coalizioni e l’incognita astensionismo
OZIERI. Iniziano a posizionarsi nello scacchiere politico ozierese le forze che si daranno battaglia il prossimo 12 giugno per conquistare il palazzo comunale di via Veneto. Al netto di sorprese dell’ultima ora, due dovrebbero essere gli schieramenti che si contenderanno la vittoria finale. Da una parte il raggruppamento composto da Prospettive per Ozieri, Fratelli d’Italia, Laboratorio Ozieri e Cambiamo, dall’altra quello di “Ozieri Civica”, formato dall’attuale maggioranza comunale rappresentata da Obiettivo Comune (a trazione Partito Democratico), Progressisti e Partito Socialista Italiano, più Ozieri Città Futura 2022, Riformatori Sardi e Progetto Ozieri (Forza Italia e Lega).
Due coalizioni, costruite non senza difficoltà, che stanno limando in queste ore gli ultimi dettagli per affrontare una campagna elettorale che si preannuncia incerta e di difficile interpretazione, specialmente per la crescente disaffezione degli ozieresi verso la politica. Sentimento che potrebbe influenzare l’esito finale del voto se dovesse palesarsi, come si teme da più parti, un forte astensionismo. Perciò, l’attività persuasiva che attende i due schieramenti non sarà certo una passeggiata, visto che i candidati avranno anche poche settimane a disposizione per argomentare i programmi elettorali e rispondere ai tanti interrogativi dei cittadini.
Se da un lato il compito degli sfidanti appare per certi versi più agevole, principalmente per mancanza diretta di responsabilità amministrativa, più ardua sembra sulla carta la campagna elettorale che attende la coalizione che raccoglie buona parte dall’attuale maggioranza di Centrosinistra in Consiglio comunale. Gruppo che dovrà scontatamente rendere conto, nel bene e nel male, dell’operato di governo degli ultimi 5 anni e spiegare al contempo l’inaspettato coinvolgimento nel progetto di Forza Italia e Lega, partiti fino a “ieri” seduti nei banchi dell’opposizione. Stesso discorso anche per queste due forze tradizionalmente di centrodestra, chiamate nei prossimi giorni a far capire la loro scelta ai sostenitori, che potrebbero non aver digerito la repentina virata a sinistra.
In questo quadro, comunque, si spera che la differenza tra le due coalizioni si evidenzi, non dalle scelte personali o partitiche, ma dai programmi e dall’entusiasmo che i due canditati sindaco e le rispettive liste sapranno mettere in campo per convincere l’elettorato ozierese, non solo a fare la scelta più opportuna, ma anche ad andare alle urne. Perché, è bene ribadirlo, il “non voto per protesta” non ha mai cambiato in bene il volto della politica, semmai a contribuito a svilire e rendere più debole la democrazia.
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