Ozieri, successo e tanta qualità nella prima edizione di “Music in My Mind”
OZIERI. Quando nella musica unisci passione, entusiasmo e creatività viene sempre qualcosa di buono e a dimostrare che il cocktail funziona, c’è stato nella serata di sabato 19 il successo ottenuto dalla prima edizione di Music in My Mind (Musica nella mia mente). L’idea di Laura Mulas e Michele Falzoi, nata come capita spesso da una semplice chiacchierata fra artisti, si è sviluppata in poche settimane ed è andata oltre le aspettative sorprendendo soprattutto per l’alto livello di tutte le esibizioni.
La città sin dai primi del Novecento ha sempre mostrato buona propensione per la musica in tutte le varianti e ha sempre avuto a buon diritto un posto nel panorama musicale regionale e nazionale. Il canto in Re “a s’otieresa”, la storica banda musicale del maestro Battista Neri, il maestro Claudio Antonino e il maestro Nicola Biancu, creatore di un’accordatura di chitarra alternativa utilizzata ancora oggi da tanti musicisti, Maria Teresa Cau e Maria Rosa Punzurudu, Barore Corazza e Vittorio Chessa sono solo alcune gemme che risplendono e danno lustro ma poiché la musica si evolve e cammina veloce era necessario organizzare una serata che dimostrasse che il sottobosco creativo ad Ozieri c’è sempre, è presente ed è doveroso farlo emergere.
Negli spazi gestiti dall’Associazione Sa Ena, ne è venuto fuori un meltin pot che ha unito hip hop, duetti, musica strumentale, pop e canzone in limba con un unico denominatore comune tra i pezzi: l’essere inediti o comunque creati dagli artisti. Gavino Neri e Nuccia Cola hanno fatto gli onori di casa dirigendo con buona professionalità e ad aprire la serata hanno chiamato sul terreno dei campetti di San Gavino Daniele Sanna e Dario Masala dei Getzemani che con un magico intreccio di chitarra e basso hanno riprodotto la loro “Orane”. Gavinuccia Chirigoni e Francesco Squintu hanno creato con voce e chitarra, un’atmosfera soft con “Duos Coros”, e subito dopo Rysma (Andrea Migliore) ha dato ritmo con “Il mondo di Oz”, una produzione Slaymore. Federico D’Elia ha presentato “Occhi sudamericani”, pezzo tratto dal suo primo CD “Ribelle” mentre le Sweet Crazy (Amalia Farris e Marta Cantara) con “Incantevole” hanno affermato ancora una volta le ottime doti vocali ed artistiche. Fayn e S.M, (Giuseppe Cossu e Stefano Polo) sono stati padroni della scena con il ritmo scandito da “Change” a cui ha fatto seguito “Anche se” di Gabriele Sechi, cantata in modo magistrale.
Laura Mulas ha emozionato il pubblico con “Big Mess”, testo ispirato dalla tragica fine di Romina Meloni e Michele Falzoi ha risposto con “Disamore”, frizzante e dai toni disincantati e ironici. Giovannantonio Becciu ha presentato con piglio autorevole e sicurezza il suo primo inedito “Libera” e Luca Nicola Sechi con “Freedom in your chains” ha dato prova di grandi doti vocali grazie anche alla composizione di un brano dal respiro moderno e internazionale. Bravissimo Aspie (Marco Chirigoni) con “Secrets” che riesce a trasmettere in modo diretto pensieri e sensazioni ed infine Roberto Ledda, la cui esperienza con la storica band Sandalia, lo ha portato a coinvolgere il pubblico con “Re Malvagio”, il Corona Virus visto con gli occhi dei bambini. Il ritmo scandito dalla musica di Franktony DJ (Francesco Manai), impreziosita dalla chitarra di Daniele Sanna ha chiuso una grande serata di musica che potrà essere un nuovo e stimolante avvio per sostenere e divulgare nel tempo le tante produzioni nostrane.
Nella foto di copertina: un momento della serata presentata da Gavino Neri e Nuccia Cola; nella seconda foto: Federico d’Elia mentre canta “Occhi sudamericani”, canzone tratta dal suo primo CD “Ribelle”