Ozieri, Vindice Lecis presenta il romanzo «Il Cacciatore di Corsari»
OZIERI. Giovedì 3 settembre alle ore 18:30, nel chiostro del Centro Culturale San Francesco, verrà presentata l’ultima fatica di Vindice Lecis, giornalista e scrittore sassarese classe 1957.
“Il Cacciatore di Corsari” è un romanzo storico in cui rivivono le imprese di Pero Niño, in gran parte recuperate da un antico memoriale celebrativo della prima metà del Quattrocento dal suo alfiere e intitolato “El Victorial”.
Dialogherà con l’autore la storica dell’arte Giuseppina Deligia. L’evento è realizzato con il patrocinio dell’Istituzione San Michele e in collaborazione con la libreria Booklet di Ozieri. In caso di maltempo la manifestazione varrà spostata nell’adiacente Auditorium.
XV secolo. Nel Mar Mediterraneo la situazione è diventata insostenibile: corsari e pirati distruggono e razziano navigli e villaggi costieri e i conseguenti danni al commercio marittimo sono incalcolabili. Il re di Castiglia Enrico III affida allora al giovane e valoroso cavaliere Pero Niño il compito di eliminare una volta per tutte i pericolosi predoni del mare, tra i quali campeggiano i famigerati Juan de Castrillo e Arnau Aymar.
I due corsari, secondo alcune indiscrezioni, navigano nei pressi di Barcellona diretti a nord. Pero Niño, senza esitazioni, organizza un equipaggio degno di una guerra e con due galee si lancia in un inseguimento frenetico lungo la costa iberica, scrutando ogni spiaggia e anfratto tra gli scogli dove le sue prede potrebbero nascondersi, fino a raggiungere la Francia. Da lì riparte verso sud, ma è obbligato a fronteggiare le tempeste infernali del canale di Corsica prima di approdare finalmente in Sardegna, dove nel frattempo i suoi bersagli sono stati avvistati.
Sull’isola, da mezzo secolo impegnata nella guerra di liberazione dal regno d’Aragona, il caos regna sovrano: mentre la povertà e la peste affamano le città e i villaggi, la classe dirigente è impegnata a risolvere una serie di incidenti diplomatici causati dalla misteriosa morte del giudice d’Arborea.