• 4 Luglio 2024
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Passaggio nelle Saline di Sant’Antioco: accordo tra Cammino Minerario di Santa Barbara e Atisale

Accordo Cammini Santa barbara Atisale
I pellegrini avranno un passaggio garantito, sicuro e comodo. Primo esempio in Sardegna di un “transito” autorizzato e formalizzato.

IGLESIAS | 2 luglio 2024. I pellegrini del Cammino Minerario di Santa Barbara, che percorrono la tappa da Tratalias a Sant’Antioco, potranno fruire di un passaggio garantito, comodo e, soprattutto, sicuro nell’area della Salina. Tutto questo grazie all’accordo siglato tra la Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara e la società ATISALE S.p.a. Saranno realizzati interventi ed opere destinati a regolamentare il transito e la fruizione del sito che, oltre ad ospitare la normale attività industriale, offrirà ai camminatori/escursionisti, a piedi o in bicicletta, la possibilità di ammirare il comprensorio attraversando in sicurezza argini ampi e comodi e passare tra le vasche di evaporazione, in un ambiente di particolare pregio, ricco di flora e fauna tipici (in particolare avifauna).

«La convenzione è il primo esempio in Sardegna di un passaggio formalizzato e definito in ogni suo aspetto, in un’area di un cantiere attivo, da parte di un Cammino ufficialmente riconosciuto», ha detto il presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara e sindaco di Iglesias, Mauro Usai, all’atto della firma con l’amministratore delegato di ATISALE, Giuseppe Agricola, e alla presenza dell’assessore del Demanio e Patrimonio, Pasquale Renna, in rappresentanza del Comune di Sant’Antioco.

Accordo Cammino S. barbara Atisale

«I lavori, una volta conclusi – ha proseguito il presidente Usai – ridurranno al minimo le possibili interferenze tra la fruizione turistica e l’attività estrattiva a cielo aperto, ancora attiva e, pertanto, il passaggio garantito nel sito rappresenta un forte valore aggiunto per il Cammino Minerario di Santa Barbara che, tracciando il percorso in accordo con i tecnici della Salina e autorizzando il transito dei pellegrini al suo interno, ritrova gli elementi valoriali che lo hanno ispirato».

Il passaggio potrà essere sfruttato dai camminatori solo previa registrazione tramite le credenziali del Cammino Minerario di Santa Barbara che consentiranno di identificare il pellegrino, informando così le maestranze dell’ATISALE della propria presenza in cantiere.

«Siamo lieti di essere riusciti, in accordo con la Fondazione, a definire e regolamentare un percorso in sicurezza all’interno della Salina di Sant’Antioco – ha dichiarato l’amministratore delegato di ATISALE S.p.a. Giuseppe Agricola. Un percorso che consentirà ai pellegrini registrati di entrare nella nostra area industriale, senza interferire con le ordinarie attività lavorative o arrecare disturbo al nostro personale. La Salina di Sant’Antioco è certamente un sito naturale di notevole importanza per tutta la Sardegna e che merita di essere promosso e conosciuto, ma prima di tutto è un sito di estrazione di sale al cui interno non è consentito il libero accesso. A tal fine, abbiamo inteso collaborare  con diverse realtà locali per definire una corretta fruizione del patrimonio salino, così come già viene fatto in altri nostri siti», conclude Agricola.

La convenzione, in particolare, definisce una serie di interventi e azioniche, oltre a delimitare un passaggio chiaro, univoco e sicuro accompagnato da rigorose regole di comportamento e modalità di percorrenza, offrono anche informazioni sull’area della Salina da un punto di vista sia tecnico sia ambientale: il suo funzionamento, la sua storia, la produzione, i prodotti di punta e gli elementi di pregio naturalistico riguardanti prevalentemente gli aspetti floro-faunistici.

«Plaudo ad un accordo tra due soggetti che, uniti da una comune volontà di allargare la fruizione del sito ai pellegrini e ai camminatori – ha sottolineato l’assessore del Demanio e Patrimonio del Comune di Sant’Antioco, Pasquale Renna – lo riqualificano e lo valorizzano in chiave turistica, caratterizzandolo come uno dei luoghi di maggior interesse naturalistico e paesaggistico del territorio».

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