Pedopornografia on line, un arresto a Buddusò nell’ambito dell’operazione “Viper 2”
Denunciato dalla Polizia Postale di Sassari anche un 55enne di Calangianus. In tutta Italia fermate 12 persone.
SASSARI | 29 gennaio 2025. Nell’ambito della maxi operazione nazionale “Viper 2”, che ha portato in 18 province italiane al fermo di 12 persone e alla denuncia di altre 14 per detenzione di materiale pedopornografico, la Polizia Postale di Sassari ha arrestato un autista 38enne di Buddusò e deferito un professionista 55enne di Calangianus.
Gli Agenti, durante le due perquisizioni domiciliari, hanno sequestrato diverso materiale compromettente. In particolare nell’abitazione del 38enne, dove sul computer e smartphone in uso all’uomo sono stati rinvenuti moltissimi video e immagini di minori che – secondo quanto rilevato – scambiava online attraverso le applicazioni Viber e Signal. Da ulteriori verifiche si è scoperto inoltre che quest’ultimo gestiva pure un canale specializzato in neonati.
L’operazione “Viper 2”, condotta dagli investigatori della Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Venezia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Venezia e dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale, ha avuto origine da una precedente attività undercover (sotto copertura) del COSC di Venezia “Viper”, che aveva già portato lo scorso anno all’esecuzione di 60 perquisizioni e all’arresto di 28 persone appartenenti a vaste community internazionali di pedofili.
Nel corso della lunga e complessa indagine, condotta in modalità sottocopertura su una nota piattaforma di messaggistica, sono stati monitorati circa 130 spazi virtuali all’interno dei quali erano presenti utenti pedofili da tutto il mondo che scambiavano migliaia di foto e video di abusi su minori, per lo più in tenera età. Gli utenti esteri presenti nelle chat sono stati segnalati dal CNCPO agli Stati interessati attraverso i canali di cooperazione internazionale di Polizia.
Per l’esecuzione dei 26 decreti di perquisizione, emessi dalla Procura lagunare, sono stati coinvolti circa 200 agenti della Polizia Postale in 18 Province: Sassari (1 arresto), Siracusa (1 arresto), Massa, Lecce, Pisa (2 arresti), Bergamo, Milano (3 arresti), Monza Brianza, Isernia (1 arresto), Caserta, Reggio Calabria, Roma (1 arresto ed 1 denunciato), Alessandria (1 arresto), Cuneo, Novara, Venezia (1 arresto), Vicenza e Treviso (1 arresto).
Gli indagati, di varie estrazioni sociali e tutti di sesso maschile, hanno un’età compresa tra 22 e 69 anni. Tra di loro vi è anche un uomo che millantava di avere conoscenze tra gli esperti nel campo della protezione dei minori online, circostanza sfruttata come alibi per accumulare materiale pedopornografico e permanere nei gruppi di pedofili.
Ovviamente, gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
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