Periodo di riposo a Monti per il massofisioterapista Salvatore Scintu dopo le Olimpiadi di Parigi
In paese ha riabbracciato l’anziana madre, la sorella, il fratello e gli amici.
MONTI | 31 agosto 2024. Di ritorno dalle fatiche delle Olimpiadi di Parigi, dove in qualità di massofisioterapista della nazionale femminile di ginnastica artistica ha contribuito all’exploit delle ginnaste azzurre Manila Esposito, Alice D’Amato, Angela Andreoli, Giorgia Villa e Elisa Iorio, che hanno conquistato una medaglia d’Oro, d’Argento e Bronzo, Salvatore Scintu ha trascorso un breve periodo di riposo in famiglia nella natia Monti a fianco dell’anziana madre, Domenica Meloni, la sorella, il fratello e gli amici. Questi, memori di tante avventure e giornate trascorse assieme fra mille situazioni, lo hanno accolto nel migliore dei modi. Hanno organizzato una festa in suo onore, ma secondo il rituale paesano: ritrovo in campagna in una pinnetta e grande arrostita, innaffiata dal famoso vino locale. Attorno a un tavolo imbandito di ogni ben di Dio, è stato riavvolto il nastro dei ricordi dell’adolescenza e della gioventù, prima che Salvatore Scintu, come tanti altri giovani del paese, emigrasse nel 1971 a Milano in cerca di lavoro.
Nel capoluogo lombardo viene assunto all’ospedale Niguarda, da dove parte la scalata verso traguardi impensabili. Incoraggiato dal suo primario che ne intuisce le qualità si interessa alle patologie sportive. Nel 1977 consegue il diploma di infermiere professionale. Nel 1985, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, dopo il diploma di massofisioterapista conseguito al CTO, gli rilascia l’attestato di specializzazione in fisioterapia sportiva. Il CONI nota la sua preparazione, il talento, gli dà l’incarico di massaggiatore della nazionale italiana maschile e femminile di ginnastica. Da quel momento – 1988 – seguirà i ginnasti e ginnaste nei Campionati italiani, Europei, Mondiali e Olimpiadi.
Professionista scrupoloso e preparato con conoscenze scientifiche di altissimo livello, con gli amici affabile e gioviale, ha voluto visitare il nuovissimo stadio comunale di Monti facendosi fotografare con due amici prima di risalire sull’aereo per Milano, città in cui riprenderà il lavoro nel suo studio, frequentato dal jet-set del capoluogo lombardo.
Giuseppe Mattioli
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