• 21 Novembre 2024
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Piergiorgio Frassati sarà proclamato santo

Piergiorgio Frassati
Riconosciuto un miracolo avvenuto nel 2011 su un giovane americano. Il suo cognome per tanti anni è stato legato a una squadra di calcio di Ozieri.

ROMA. Il beato Piergiorgio Frassati, patrono della “Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia”, sarà canonizzato nel 2025. La notizia dell’Aci stampa, servizio Ewtn/news- Roma, è stata divulgata dal giornalista Andrea Gagliarducci. Ad annunciarlo lo scorso 27 aprile, forse rompendo i tradizionali schemi, anticipando la notizia ufficiale, il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, durante la XVIII Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica. L’ufficialità della canonizzazione verrà data solo quando il Papa approverà il decreto, e la data sarà poi stabilita in un Concistoro. Il Cardinale non ha avuto timore ad affermare che “la canonizzazione del Beato Piergiorgio Frassati è ormai chiara all’orizzonte e si profila per il prossimo anno giubilare.”

Il Dicastero delle Cause dei Santi ha preso in esame e valutato dal 2016 “la guarigione miracolosa di Kevin Becker, un ragazzo che nel 2011 precipitò dal secondo piano di una abitazione che condivideva con un paio di compagni. La caduta procurò la frattura del cranio in cinque punti, creando un danno in ogni lobo del suo cervello”.

Il giovane americano, sottoposto ad una operazione d’urgenza, rimase in coma per nove giorni. I medici disperavano di poterlo salvare. Invece, meno di tre settimane dopo, quando venne accompagnato in sedia a rotella alla porta dell’ospedale, si alzò, si mese la borsa sulla spalla e camminando fino alla macchina inizio a giocare con il fratello, lanciandosi una palla da football.

Quanto accaduto, venne ritenuto una guarigione inspiegabile. Tant’è che completò i test cognitivi in un terzo del tempo previsto, si laureò e ora vive tranquillamente senza problemi. Becker ha raccontato di essersi svegliato durante il coma nella casa che condivideva con i suoi amici, dove ha incontrato un ragazzo che non conosceva e che gli disse di chiamarsi George e di essere il suo nuovo coinquilino. Trascorse la giornata con lui studiando (cosa che non faceva mai) e giocando al computer. Allorché si svegliò e si ritrovò in ospedale. Quando raccontò la storia alla madre, questa gli mostrò la foto del Beato Piergiorgio Frassati, che le era stata inviata da un suo cugino con il suggerimento di pregare per la sua intercessione.

l Cardinale Semeraro ha posto Pier Giorgio Frassati tra le figure più luminose di santi formatisi nell’Azione Cattolica. Nel 1990, durante l’omelia della beatificazione, Giovanni Paolo II lo definì come “uomo delle beatitudini”, sottolineando la sua profonda adesione ai valori evangelici. Frassati si distinse fin da giovane per il suo impegno attivo nel laicato, militando con particolare entusiasmo anche nella Federazione Universitaria Cattolici Italiani. Era inoltre terziario domenicano e membro delle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli. La sua dedizione verso i più bisognosi lo ha inscritto a pieno diritto tra i “santi sociali” torinesi, alla pari di San Giovanni Bosco e San Giuseppe Cottolengo. Piergiorgio Frassati è nato a Torino nel 1901, dove morì il 4 luglio del 1925 a soli 24 anni di poliomielite.

Libertas Ozieri diventata Frassati
1968. La Libertas Ozieri poi diventata Polisportiva Frassati nel 1971 (foto tratta dal libro “Il calcio a Ozieri” di Raimondo Meledina). Primo da destra don Nino Carta.

Sicuri che la sua canonizzazione emozionerà anche i tantissimi adepti delle numerose confraternite nella diocesi di Ozieri, chiudiamo queste poche note su Frassati con una battuta di carattere locale. In tempi non sospetti, il suo cognome divenne popolare in diocesi per volere di don Nino Carta, il quale, lasciata la parrocchia di Monti (1965) approdò ad Ozieri per svolgere il suo apostolato. Qui, fra le sue tante iniziative, merita infatti di essere menzionata – molti ozieresi e sportivi di mezza Sardegna lo ricorderanno –, la fondazione di una società di calcio alla quale subito dopo impose il nome di Frassati, squadra che purtroppo ora non esiste più. Il legame del futuro santo con la Sardegna è ricordato inoltre anche per il padre Alfredo, che fu professore di Diritto penale presso l’Università di Sassari.

Giuseppe Mattioli

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