Porto Cervo, Marcello Acciaro presenta il suo libro “Covid-19. Ho celebrato il mio funerale da vivo”
Proseguono gli eventi organizzati dal Consorzio Costa Smeralda nell’ambito delle celebrazioni del 60esimo compleanno della Costa Smeralda. Domani 17 agosto, dalle 21 il Gran Galà della Sardegna con balli e musiche tradizionali accompagnati da degustazioni di prodotti tipici locali.
Serata di cultura e musica a Porto Cervo. Proseguono gli eventi organizzati dal Consorzio Costa Smeralda nell’ambito delle celebrazioni del sessantesimo compleanno della Costa Smeralda. Venerdì 19 agosto appuntamento in Piazzetta Centrale alle ore 19.30 con le presentazioni di Porto Cervo libri: la tragedia delle prime e più violente ondate di Covid vissute sulla propria pelle. Due volte. La prima da medico lottando per salvare più vite possibile, la seconda da paziente rischiando di perdere la propria. Questa doppia lotta contro il virus che si è abbattuto sul mondo è al centro del libro “Covid-19. Ho celebrato il mio funerale da vivo” (edito da L’Unione Sarda) del medico Marcello Acciaro, all’epoca responsabile dell‘Unità di crisi per il Nord Sardegna. Dialogherà con l’autore la giornalista Caterina De Roberto, caposervizio del nord Sardegna de L’Unione Sarda.
Oggi Acciaro dirige l’Asl della Gallura. All’epoca invece era il coordinatore dell’impegno sanitario per contenere l’epidemia nel nord della Sardegna. Era l’autunno del 2020: il virus investiva di nuovo tutto il Paese e medici e infermieri erano chiamati a un nuovo sforzo sovrumano, lavorando tra le corsie in tute quasi da astronauta, spostandosi in città e paesi resi deserti dalle zone rosse. Un “silenzio ovattato” lo ricorda Acciaro nel libro. Poi quella malattia che da mesi era impegnato a curare negli altri lo colpisce improvvisamente. A leggere le proprie cartelle si sarebbe dato da solo per spacciato, scrive il medico. Poi, quasi per miracolo, il virus sparisce e comincia il lento ritorno alla vita. Tutto raccontato con la forza dell’esperienza sulla propria pelle, seppure così dolorosa, con l’esigenza non solo di rielaborare l’accaduto personale, ma anche di dare voce alle tante persone che si sono ammalate, a quelle sopravvissute come lui e che questa testimonianza hanno potuto raccontare a quelle che invece non ce l’hanno fatta.
Marcello Acciaro si è laureato in Medicina a Sassari, ricopre incarichi da dirigente sanitario anche in Lombardia ed Emilia-Romagna, prima di tornare sulla sua isola poco prima della pandemia come direttore sanitario del Mater Olbia, la stessa struttura dove seguirà la riabilitazione raccontata nel libro. Nel 2020 è direttore sanitario dell’Areus (Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna) e coordinatore dell’Unità di crisi Covid per il Nord Sardegna. Ora è direttore della Asl Gallura. Il ricavato dalla vendita dei libri, donati dall’editore L’Unione Sarda, per volontà dello stesso Acciaro, sarà devoluto in beneficenza all’Associazione O.n.l.u.s. Gli Amici di Nemo di Arzachena.
La serata proseguirà alle ore 21 sempre nella Piazzetta Centrale con l’evento Gran Galà della Sardegna: l’isola diventerà l’assoluta protagonista della serata andranno in scena, infatti, le tradizioni della regione che saranno rappresentate da alcuni dei più importanti protagonisti della scena artistica sarda attraverso balli e musiche tradizionali, tra gli ospiti Maria Giovanna Cherchi, il tutto sarà accompagnato da degustazioni di prodotti tipici locali.
Gli eventi del sessantesimo compleanno della Costa Smeralda sono iniziati a maggio con il Premio Costa Smeralda, con la consegna del riconoscimento anche al Premio Nobel Oran Pamuk, e proseguiranno sino ad ottobre con mostre, concerti, presentazioni di libri con importanti autori della scena letteraria nazionale, talk show giornalistici, feste popolari e diversi eventi per i più piccini.
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