• 31 Gennaio 2025
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Il Premio Costa Smeralda riparte dal Nobel Orhan Pamuk

Premio Costa Smeralda
I finalisti del 2022: per la saggistica Roberto Casati, Benedetta Craveri e Carlo Ossola; per la narrativa Silvana La Spina, Michele Mari e Lidia Ravera La cerimonia pubblica di premiazione è in programma per sabato 28 maggio a Porto Cervo.

La 3° edizione del Premio Costa Smeralda, organizzato e promosso da Consorzio Costa Smeralda, presentata oggi alla stampa alla presenza del presidente Renzo Persico e daldirettore artistico del Premio Stefano Salis, rilancia l’appuntamento con la grande letteratura e la grande cultura in Costa Smeralda, rinnovandolo nello spirito, nella giuria e nella formula e candidandosi a diventare un appuntamento fisso e di prestigio del panorama culturale italiano.

«Siamo davvero orgogliosi di portare avanti la tradizione del Premio Costa Smeralda, espressione della migliore letteratura e della migliore saggistica contemporanee – commenta Renzo Persico, Presidente del Consorzio Costa Smeralda – che dopo lo stop della pandemia riparte con un rinnovato slancio e proprio dalla presenza in Costa Smeralda del Premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk».

Il Premio si rivolge a tutto il panorama della produzione editoriale italiana nell’arco dell’anno, tra una edizione e l’altra, includendo eccezionalmente per questo 2022 le opere uscite nei due anni della pandemia, con l’ambizione di segnalare opere di narrativa e di saggistica particolarmente meritevoli all’interno del vasto panorama culturale italiano.

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La partecipazione è per semplice cooptazione e all’interno delle due categorie premiate, Narrativa e Saggistica, sono individuati tre finalisti e un vincitore assoluto, selezionati da giurati di indiscutibile qualità. La giuria, a prevalenza femminile, è composta da: Lina Bolzoni, insigne italianista e autrice di fondamentali studi nel campo umanistico, docente alla Normale di Pisa e alla New York University, socia nazionale della Accademia dei Lincei e fellow della British Academy, Marcello Fois, uno dei più dotati scrittori italiani, che nel corso della sua carriera si è aggiudicato numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio Calvino, il Super Grinzane Cavour, il Premio Selezione Campiello, la Cinquina Premio Strega, Elena Loewenthal, scrittrice, esperta di cultura ebraica e Direttore della Fondazione Circolo dei lettori di Torino, e Chiara Valerio, scrittrice, direttrice editoriale, conduttrice radiofonica, fine intellettuale (che, per altro, arriva alla letteratura provenendo dalla matematica, un raro connubio), guidati dal Direttore Artistico Stefano Salis.

«Un premio letterario, un premio culturale, può essere propositivo, può (e dovrebbe) essere una segnalazione, concreta, precisa, a futura memoria, nei casi migliori, di cosa si muove dentro la cultura e come essa può orientare e orientarsi in tempi presenti e prossimi. Quando mi è stato chiesto di prendere in carico questo Premio a partire da questa edizione, ho presentato un progetto biennale: ci vuole un minimo di continuità e di lavoro per presentarsi con rinnovato slancio, nella speranza che questo Premio, negli anni, possa crescere e affermarsi nel già molto nutrito panorama italiano, come uno dei più credibili e freschi. E perché no?, pian piano, prestigiosi e ambìti», dichiara Stefano Salis, Direttore Artistico del Premio.

I finalisti dell’edizione 2022 del Premio Costa Smeralda per la Saggistica sono: Roberto Casati con “Oceano. Una navigazione filosofica” (Einaudi, 2022); Benedetta Craveri con “La contessa” (Adelphi, 2021) e Carlo Ossola con Personaggi della Divina Commedia (Marsilio, 2021). La terzina della Narrativa è invece composta da: Silvana La Spina con “L’uomo del Vicerè” (Neri Pozza Editore, 2021); Michele Mari con “Le maestose rovine di Sferopoli” (Einaudi, 2021) e Lidia Ravera con “Avanti, Parla” (Bompiani, 2021). I vincitori saranno proclamati durante la cerimonia pubblica di premiazione in programma per sabato 28 maggio 2022 al Conference Center di Porto Cervo, condotta dalla giornalista Roberta Floris.

Oltre ai libri scelti dalla giuria, sono previsti anche due riconoscimenti speciali. Il Premio Cultura del Mediterraneo, attribuito a una personalità che si è distinta per la valorizzazione delle culture del nostro mare e dei popoli che lo abitano, che quest’anno va a Giuseppe Barbera, professore ordinario di Colture Arboree all’Università di Palermo, che con i suoi libri di storia naturale ha vinto numerosi premi, tra cui il prestigioso Grinzane Cavour per Tuttifrutti. Viaggio tra gli alberi da frutto mediterranei, fra scienza e letteratura. Infine, il Premio Internazionale per il 2022 è assegnato allo scrittore turco Orhan Pamuk, premio Nobel per la Letteratura e autore di romanzi indimenticabili come Il museo dell’Innocenza e Istanbul, che ha già confermato la propria presenza in Sardegna per la cerimonia finale.

A simbolo dell’attribuzione del Premio Costa Smeralda, ai quattro autori prescelti verrà anche consegnata un’opera dello scultore Giuseppe Sanna, costituita da una pietra di forma naturale, in basalto, marmo, granito e trachite. Il Premio Costa Smeralda è il primo premio letterario che utilizza la pietra come emblema. Espressione del legame con il territorio, simbolo di concretezza, solidità, capacità di resistere nel tempo, le pietre tipiche del paesaggio sardo e forgiate dalla natura, sono di espressione geologica differente, perché ogni autore è diverso dall’altro, unico e irripetibile. Pietre unite da una base in cristallo che ricorda il colore della Costa Smeralda e il suo rinnovato appuntamento con la cultura contemporanea.

L’organizzazione operativa del Premio Costa Smeralda è stata affidata a Filmmaster Events, che si occuperà dell’allestimento scenografico e della produzione dell’evento a Porto Cervo. Filmmaster ha inoltre realizzato il logo e l’immagine grafica coordinata e il concept del premio materiale da consegnare ai vincitori.

Partner e sponsor principale della manifestazione è Smeralda Holding che metterà a disposizione i suoi hotel Cala di Volpe, Pitrizza, Romazzino e Cervo, sia per l’ospitalità che per la ristorazione, oltre al supporto organizzativo.

LA GIURIA DEL PREMIO COSTA SMERALDA

Lina Bolzoni ha insegnato Letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa e è Global Distinguished Professor a New York University.  È socia nazionale della Accademia dei Lincei e fellow della British Academy. Ha curato mostre sull’arte della memoria e sulla fortuna figurativa dell’Orlando Furioso. Fra i suoi libri, tradotti in diverse lingue, “La stanza della memoria” (Torino 1995), “La rete delle immagini” (Torino 2002, Premio Viareggio), “Il cuore di cristallo” (Torino 2010), “Una meravigliosa solitudine. L’arte di leggere nell’Europa moderna” (Torino 2019, Premio De Sanctis per un saggio innovativo). Ha curato per Adelphi “L’idea del theatro di Giulio Camillo” e per l’Istituto della Enciclopedia italiana “La Commedia di Dante nello specchio delle immagini” (Roma 2021).

Marcello Fois è nato a Nuoro nel 1960. Ha esordito nel 1992 con il noir “Ferro recente” e da allora ha pubblicato romanzi tradotti in molte lingue, testi teatrali, raccolte di racconti e poesie. Nell’arco della sua attività si è aggiudicato numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio Calvino, il Super Grinzane Cavour, il Premio Selezione Campiello, la Cinquina Premio Strega. Dopo “I Chironi” (trilogia che raccoglie in un unico volume i romanzi “Stirpe”, “Nel tempo di mezzo” e “Luce perfetta”), ha pubblicato, sempre per la casa editrice Einaudi di Torino, “Del dirsi addio” (2017), il libro in versi “L’infinito non finire” (2018), “Pietro e Paolo” (2019) e “L’invenzione degli italiani. Dove ci porta Cuore” (2021).

Elena Loewenthal è nata a Torino nel 1960.Lavora da molti anni sui testi della tradizione ebraica e traduce letteratura d’Israele. Scrive di saggistica e narrativa. Collabora come editorialista a “La Stampa” e a Tuttolibri. Insegna presso lo IUSS (Istituto Universitario di Studi Superiori) di Pavia. Ha pubblicato fra il resto: “Lo strappo nell’anima. Una storia vera” (Frassinelli – premio Grinzane Cavour autore esordiente – finalista al Premio Internazionale Ostia – Mare di Roma nella categoria esordienti), e “L’ebraismo spiegato ai miei figli” (Bompiani); “Attese” (romanzo – Bompiani 2005, finalista al Premio Strega), “Eva e le altre. Letture bibliche al femminile” (Bompiani 2007); “Conta le stelle, se puoi” (romanzo, Einaudi 2008, premio Campiello Selezione della Giuria, premio Roma 2009); “Tel Aviv. La città che non vuole invecchiare” (Feltrinelli 2009); “Una giornata al Monte dei Pegni” (Einaudi, Premio Chiara 2011); “La Lenta Nevicata dei Giorni” (Einaudi, Premio Pavese 2014 e premio Francesco Peradotto, Unione Industriale, 2014); Nel 2014 ha pubblicato: “Contro il giorno della Memoria” (add editore). Nel 2015 è uscito presso Bompiani “Lo specchio coperto. Diario di un lutto”. Nel marzo del 2019 sono usciti “Nessuno ritorna a Baghdad” (Bompiani) e “Dieci, un saggio sui comandamenti” (Einaudi). In ottobre è uscito il romanzo “La carezza. Una storia perfetta” (La nave di Teseo 2020). Nel 2021 è uscito “Libertà Vigilata. Perché le donne sono diverse dagli uomini” (La nave di Teseo). Nel 2015-2017 è stata addetto culturale presso l’Ambasciata d’Italia in Israele. Dal febbraio 2020 è il direttore della Fondazione Circolo dei lettori di Torino.

Chiara Valerio è nata a Scauri nel 1978. Ha scritto romanzi, racconti, critica letteraria e teatro. Il suo ultimo libro è “Così per sempre”, Einaudi, 2022.  Collabora con La Repubblica, L’Espresso, e Vanity Fair.  Con Fabiana Carobolante e Jacopo de Bertoldi cura “Ad alta voce” di Radio 3 e, sempre per Radio 3, conduce, ogni sabato mattina, il programma “L’isola deserta”. Per la casa editrice nottetempo, ha tradotto e curato “Flush, Freshwater”, “Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf” e “Ti basta l’Atlantico?” (Lettere tra Virginia Woolf e Lytton Stratchey) con Alessandro Giammei. I suoi libri e suoi scritti sono tradotti in diversi paesi. È la responsabile della narrativa italiana della casa editrice Marsilio. Ha un dottorato in Calcolo delle probabilità.

Il Direttore Artistico del Premio Costa Smeralda Stefano Salis è nato in Sardegna nel 1970. Giornalista, attualmente è Responsabile della redazione Commenti del “Sole 24 Ore”, dopo essere stato per 15 anni nella redazione del supplemento Domenicale. Si occupa di editoria, bibliofilia, letteratura e arte, ha una rubrica fissa sul Domenicale che si chiama “Mirabilia”. Ogni anno cura una rassegna delle migliori copertine di libri, “Buona la prima”, che è stata ospitata in varie parti del mondo. Ha tenuto lezioni e laboratori di giornalismo culturale in varie università milanesi, ha partecipato ai principali festival ed eventi culturali nel mondo, suoi scritti sono apparsi in riviste specializzate come “Charta”, “L’illustrazione”, “Arbiter”, “FMR”. Fa parte, o ha fatto parte, di alcune giurie dei più importanti premi letterari italiani (Berto, Comisso, Dessì, Procida-Elsa Morante). Ha curato uno dei volumi della collana “Quaderni Leonardo Sciascia” e la prefazione dell’edizione italiana de “Il controllo della parola” di André Schiffrin. Ha introdotto le pubblicazioni della collana “I capolavori del Premio Strega” e, sempre per “Il Sole 24 Ore”, ha curato i “Breviari” di Gianfranco Ravasi. Attualmente è nel comitato di direzione della rinata rivista FMR.  Tra le sue più recenti pubblicazioni ci sono un libro sulla storia e la bellezza degli scacchi, “Sulla Scacchiera” (Franco Maria Ricci), e un volume sugli editoriali di Franco Maria Ricci in uscita per le raffinate edizioni Henry Beyle.

La cerimonia pubblica di premiazione di sabato 28 maggio a Porto Cervo sarà condotta da Roberta Floris, nata il 27 aprile 1979 a Cagliari. Giornalista professionista e conduttrice televisiva delle reti Mediaset, comincia la sua carriera nel 2008 quando inizia a lavorare nella redazione del telegiornale dell’emittente regionale Sardegna Uno. È qui che coglie i concetti essenziali del giornalismo televisivo: dalla preparazione del giornale alla creazione di servizi di approfondimento su attualità, politica, cronaca, economia.  Nel 2012 si trasferisce a Roma, dove inizia a collaborare per un’emittente nazionale privata. Nel settembre 2013 presenta l’incontro pubblico di Papa Francesco con i giovani durante la visita pastorale del pontefice in Sardegna. Nel 2015 entra nella redazione romana del Tg5. L’anno successivo riceve il Premio Pentapolis nella categoria Giornalisti per la sostenibilità, mentre nel 2017 inizia a lavorare come corrispondente Mediaset per la Sardegna e a condurre prima una rubrica su Rete4, poi il Tg4 e dal 2019 il Tg di Studio Aperto. Dal 2020 ritorna nella redazione del TG5 di Roma dove, sotto la guida del direttore Clemente J. Mimun, conduce il TG5 Prima Pagina e l’edizione del mattino del telegiornale nazionale.

IL CONCEPT DEL PREMIO COSTA SMERALDA

Pietre come emblema, simbolo di concretezza, di solidità, di capacità di resistere nel tempo. Simbolo di un legame forte con il territorio, espressione di unicità e ricordo di una terra che è stata capace di esprimersi con la bellezza nuda della sua natura e con la forza della sua cultura.

«Il Premio Costa Smeralda – spiega ilDirettore Artistico del Premio di Stefano Salis – ha scelto proprio la nuda materia della pietra, declinando ciascuna categoria del suo premio con elementi forgiati dalla natura, espressioni geologiche differenti, perché ogni autore è diverso dall’altro, unico e irripetibile.

Le pietre sono unificate da una base in cristallo, che ricorda il colore della Costa Smeralda. Scolpite dallo scultore sardo Giuseppe Sanna, che ha lasciato nella forma libera la “verità” della pietra, i premi rappresentano e raccontano i materiali che caratterizzano il territorio: basalto, marmo, granito e trachite.

Per ciascuna di queste forme, l’intervento umano, proprio a simboleggiare il connubio tra “saper fare” e materia nuda prima, un simbolo fortemente iconico. Ricorda una stella, una forma geometrica primordiale ed essenziale, fortemente identitaria del Mediterraneo nel quale il premio si inscrive e si consacra, e ricorda, anche, uno dei più iconici caratteri tipografici, l’asterisco.

L’asterisco non è un segno neutrale, in editoria. È un segno che richiede e richiama l’attenzione. Un segno che obbliga l’occhio di legge e la mente che percepisce a interessarsi a qualcosa che magari a prima vista non ha notato. L’asterisco del Premio Costa Smeralda porta all’attenzione autori meritevoli, libri importanti e interessanti, personaggi che meritano di essere scoperti e conosciuti meglio», conclude Salis.

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