Premio Logudoro, Iscolas 2022: premiati gli studenti delle scuole di Ozieri, Oschiri e Olbia
La manifestazione si è svolta lo scorso 25 marzo al Teatro civico “Oriana Fallaci” di Ozieri.
Sono tante le ragioni per cui è importante tramandare la lingua sarda alle nuove generazioni, ma una su tutte, forse, lo è di più. Quella di salvaguardare l’identità culturale dell’isola, e con essa le varianti linguistiche presenti al suo interno. Una delle migliori azioni che i ragazzi possono intraprendere per preservare il sardo è quella di parlarlo nella quotidianità, con amici, familiari e all’interno delle scuole. Importante diventa quindi per i più giovani partecipare a eventi e iniziative di promozione.
In questo ambito si sta muovendo il Premio Logudoro di Ozieri che ha inserito all’interno del suo storico concorso un spazio riservato a poeti e poetesse in età scolare. Un modo intelligente per incoraggiare la produzione di nuove opere in lingua sarda, creando non solo un circolo virtuoso di diffusione della poesia, ma anche un modo per mantenere vive le radici culturali della Sardegna e un patrimonio unico al mondo, qual è il sardo. Parlata che rischia, se non alimentata, di scomparire.
OZIERI. Alla presenza di un folto pubblico si è svolta sabato 25 marzo al Teatro civico “Oriana Fallaci” di Ozieri la cerimonia di premiazione della sezione “Iscolas 2022“, inserita nella 41^ edizione del Premio Logudoro. Protagonisti dell’evento sono stati circa 100 studenti provenienti dalle Scuole elementari “G.E. Lutzu” di Oschiri, “Maria Teresa Cau” di Ozieri e “San Simplicio” di Olbia, dalla Scuola media “Grazia Deledda” e dal Liceo Scientifico “Antonio Segni” di Ozieri.
La cerimonia, condotta da Laura Mulas, è stata introdotta dal presidente del “Premio” Gavino Contu, dal saluto del sindaco di Ozieri Marco Peralta e della delegata alla pubblica Istruzione Loreta Meledina, responsabile anche di S’isportellu de limba sarda e del progetto Inoghe puru.
Prima di dare spazio alle esibizioni degli studenti, la conduttrice ha spiegato che il Premio Logudoro è diviso in sezioni ed ognuna ricorda un poeta di Ozieri. La sezione Iscolas, ultima nata all’interno del concorso, è stata intitolata a “Salvatore Farina”, il “Maestro del Coghinas”, poeta che tutti ricordano per il suo grande impegno nel promuovere l’utilizzo della lingua sarda.
La manifestazione è stata inaugurata dagli alunni della 3^A della Scuola elementare di Oschiri che hanno messo in scena la rappresentazione Sa Creascione (La Creazione), ispirata all’omonima cantata che i poeti improvvisatori Cubeddu, Contini, Pirastru e Moretti fecero sul palco di una festa, ad Oschiri, nel 1912. Protagonisti, gli attori Maria Giovanna Baldinu, Luigi Batzu, Diletta Demela, Salvatore Denule, Francesca Paola, Gaias, Remigio Gattu, Mattia Liu, Melissa Meloni, Lorenzo Perinu, Alex Petta, Daniele Pizzadili, Francesco Sini. Il tutto è stato reso possibile grazie all’impegno degli insegnanti Maria Giuseppina Sini, Antonella Sini, Marina Sanna, Elisabetta Solinas, Manuela Virdis e Monica Albertini.
Dopo un intermezzo musicale, sul palco del “Fallaci” sono saliti, accompagnati dalle maestre Pinuccia Canalis, Rosanna Soro e Sara Cannas i piccoli poeti della 5^A della Scuola primaria “Maria Teresa Cau” di Ozieri che hanno letto le loro composizioni in versi a tema libero. Giorgia Bertulu ha portato la poesia In mesu a sa natura, Noah Bruschi Sa bellesa ‘e s’atunzu, Rachele Cherchi Una passizada meravizosa, Gabriele Serra Sos fiores arestes, Simone Contu Poesia de Nadale, Nicolas Marini Sas istatuinas in su Presèpiu, Samuele Mura Nois, pitzinnos de su mundu, Michele Pala Sa natura semus nois, Sofia Ladu Sa natura, Alessandro Finà Natura, Gioele Cannas Tappeto de fozas, Josuè Peigottu Torrende a domo, Matteo Beccu Una die in su litu, Emiliano Foddis Passizende, Giacomo Piu Una die piena ‘e cosas, Alessio Polo Atunzu e ierru campagnolos, Alessia Madau Su mudine in su litu, Fabio Tore Una die in mesu a sa natura.
Gli altri poeti in erba che hanno presentato le loro opere sono stati gli alunni della 5^A e 5^B della Scuola elementare San Simplicio di Olbia – primo circolo didattico –, accompagnati dai genitori, dagli insegnanti e dalla dirigente Anna Rita Giuseppina Pino. I bambini che si sono esibiti sono, per la 5^A, Alessio Frau con la poesia Su sole lùghidu, Silvia Massa con Su nascimentu nostru, Elisa Mula con Sos tulipanos, Andrea Palmas con Catza russa, Asia Putzu con S’istiu e Alessandro Selis con Ulìana. Per la 5^B Giada Colarullo Nadale, Marianna Loriga Lu Natali in Saldigna, Alberto Mureddu Isetende… Molto apprezzata dal pubblico anche la poesia inviata fuori concorso da Matilda Lai (5^B).
Subito dopo i ragazzi del Liceo Scientifico Ozieri hanno presentato un calendario sul tema giogos e gioghittos, arricchito da poesie, frasi e foto. La scelta dei testi e l’impaginazione è stata curata dagli stessi studenti. La giuria del “Premio” in questo caso ha offerto loro una targa e un premio in denaro che servirà a finanziare la gita di fine anno. Gli insegnanti che hanno collaborato all’iniziativa sono Bruna Zaccheddu, Angela Dettori e Mariapina Zappu.
La classe 1^A della Scuola media “Grazia Deledda” di Ozieri, guidata dalle professoresse Carmela Manca e Giuseppina Ruggiu, ha invece analizzato e tradotto in lingua sarda la leggenda di Sos caddos bildes – tra contu e paristoria. Sul palco sono saliti: Giorgia Arcadu, Maria Luisa Baragliu, Fabio Casu Palomba, Domenico Falchi, Sofia Farina, Natalia Gaias, Andrea Lai, Gabriele Antonio Murgia, Antonio Murtinu, Sofia Ogano, Costantino Pani, Simone Picus, Debora Denise Sanna, Giulia Maria Sanna, Alin Mihai Serban, Arianna Sotgiu, Francesco Terrosu, Michela Zappu. Al progetto ha collaborato anche il prof di Arte Alessandro Carta.
Gli ultimi ad esibirsi, i bambini della 4^ elementare della Scuola M.T. Cau di Ozieri, che, accompagnati dai maestri Francesco Solinas e Silvia Dui, hanno letto un elenco di parole in sardo con la relativa traduzione in italiano. Il mini vocabolario è stato presentato dai piccoli: Damiano Francesco Solinas, Daniele Vetruccio, Paolo Mulas, Emanuele Mara, Martina Mara, Lorenzo Lai, Francesco Sechi, Irene Cannas, Adele Gamba, Michela Seu, Fabio Saba. Il premio in questo caso è stato offerto dal Rotary Club di Ozieri.
Il presidente del premio, Gavino Contu, in chiusura ha ringraziato tutti per la riuscita della manifestazione, ed in particolare i giovani poeti, i dirigenti scolastici, le maestre, i professori per l’attenzione riservata a questa esperienza unica nel suo genere, indirizzata a far conoscere alle nuove generazioni la lingua sarda. Su questo intento Contu ha espresso l’intenzione di promuovere un premio di poesia Iscolas in forma consorziata con gli altri premi presenti nel territorio con lo scopo di incentivare una maggiore diffusione della lingua sarda investendo i giovani di questo grande compito.
Un ringraziamento infine è andato al professor Martino Meloni e ai suoi studenti della 2^ e 3^D dell’indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo Grazia Deledda di Ozieri, i quali si sono esibiti nell’arco della mattinata proponendo 6 brani. Eleonora Pinna e Francesca Murgia alla chitarra hanno proposto il pezzo On ècrot sue led murs. Margherita Fadda, Elisa Sanna e Luisella Cattina alla tastiera hanno suonato First day of spring e The giant in the Woods. Luca Sanna, Francesco Migliore, Matteo Mezzano e Fabio Tedde, hanno invece interpretato con la tromba Wonderful world e Tom Dooley. Infine al sax Anna Sabattino, Greta Nurchis, Giada Palumbo, Marta Bianchina, Carla Cattina e Chiara Chessa hanno proposto My Heart Will go on Titanic. I brani presentati sono stati arrangiati dallo stesso professor Meloni.
Tutte le classi che hanno partecipato al concorso sono state premiate allo stesso modo con medaglie, attestati, un vangelo in sardo offerto dal vescovo di Ozieri e il vocabolario sardo-italiano “Pedru Casu”.
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