Rapina a Sassari, Mondialpol: «Il caveau non è stato espugnato»
Nell’azione il commando si è impossessato «solo di una parte del denaro contante presente nella sede». Il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia: «Confidando nel lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti per assicurare alla giustizia i responsabili di questo nuovo allarmante attentato alla sicurezza pubblica».
SASSARI | 29 giugno 2024. Il gruppo criminale, composto da almeno una ventina persone, che ieri sera ha rapinato la sede Vedetta 2 Mondialpol di Sassari, è riuscito a «impossessarsi solo di una parte del denaro contante presente in sede e non del contenuto del caveau, il locale blindato che costituisce il cuore dell’edificio, il quale non è stato espugnato, contrariamente a quanto riportato da alcuni mezzi di informazione». Lo specifica in un comunicato stampa la stessa società di sicurezza sottolineando che «nel bilancio non ci sono feriti» e che i «sistemi di sicurezza hanno complessivamente retto alla violenza dell’attacco dei malviventi».
«Nonostante l’utilizzo di mezzi meccanici motorizzati, armi tipo kalashnikov, giubbotti antiproiettili e un’organizzazione curata nei minimi dettagli – si legge nella nota –, l’azione criminale è stata contenuta grazie alla prontezza del nostro personale che, anche sotto la pressione del fuoco nemico e della guerriglia, è riuscito a mettere in atto le procedure di emergenza appositamente progettate per fronteggiare situazioni straordinarie come quella di venerdì sera».
«Nel contenimento dei danni – continua l’Azienda – hanno giocato un ruolo fondamentale le nostre procedure, affinate nel corso di quasi cento anni di storia, e la preparazione del nostro personale che ogni anno partecipa a migliaia di ore di formazione tra corsi obbligatori e aggiuntivi. Le prossime ore saranno fondamentali per ricostruire esattamente cosa è successo, stiamo collaborando con le autorità per fornire tutto il supporto possibile alle indagini».
L’assalto di ieri sera alla sede Vedetta 2 Mondialpol
Intorno alle 20, un commando armato ha fatto irruzione nella sede Vedetta 2 Mondialpol a Caniga, alla periferia di Sassari. I malviventi, equipaggiati con kalashnikov, giubbotti antiproiettile e passamontagna, sono entrati nell’edificio dopo aver sfondato il muro con un grosso escavatore munito di martelletto.
Mentre alcuni banditi tenevano sotto tiro le guardie giurate, altri si sono introdotti nei locali e hanno prelevato con l’aiuto del mezzo meccanico di numerosi sacchi di denaro. Durante la fuga, il commando hanno sparato contro i Carabinieri prontamente intervenuti sul posto, crivellando di colpi la loro auto di servizio. Fortunatamente, i militari sono rimasti illesi grazie alla blindatura della vettura.
Per garantirsi la fuga, i malviventi hanno bloccato le strade principali incendiando veicoli e cospargendo l’asfalto di chiodi, paralizzando così il traffico e ostacolando l’intervento delle Forze dell’ordine.
Scattato l’allarme si è immediatamente attivato un imponente piano antirapina con posti di blocco e perquisizioni in tutto il Nord Sardegna, controlli estesi poi anche in altre zone dell’isola. Al momento, l’entità del bottino sottratto non è stata ancora quantificata, ma si teme che sia ingente, considerando che il denaro era destinato al pagamento delle pensioni della prossima settimana.
Le dichiarazioni del sindaco di Sassari Giuseppe Mascia
L’episodio ha destato grande preoccupazione nella comunità locale, poiché si tratta del terzo assalto alla sede della Mondialpol di Caniga negli ultimi anni. Queste le dichiarazioni del sindaco di Sassari Giuseppe Mascia: «Il gravissimo assalto armato compiuto ieri sera alla sede della Mondialpol allarma e provoca una grande rabbia. Assistiamo per l’ennesima volta in poco tempo all’entrata in azione nel nostro territorio di una criminalità organizzata e preparata, spregiudicata, senza scrupoli, che mina la sicurezza della nostra comunità e mette in pericolo la vita di persone comuni pur di raggiungere i propri deprecabili obiettivi». (…) «Confidando nel lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti per assicurare alla giustizia i responsabili di questo nuovo allarmante attentato alla sicurezza pubblica, auspico interventi immediati e straordinari da parte dello Stato per porre un argine a questa pericolosissima deriva. Di questo ho parlato questa mattina al telefono con la Prefetta di Sassari, alla quale ho rappresentato tutta la nostra apprensione e tutta la nostra riprovazione. Nel condividere i miei stessi stati d’animo e la stessa urgenza di intervenire, la Prefetta ha annunciato per giovedì prossimo la convocazione straordinaria del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, nel corso del quale i fatti di ieri avranno priorità assoluta».
«Il Comune di Sassari – conclude Mascia – è pronto a fare la propria parte, assieme a tutte le istituzioni del territorio, per favorire l’emarginazione e l’estinzione di un fenomeno che non appartiene alla cultura e all’identità della nostra città e del Nord Ovest della Sardegna».
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