Rischio epidemiologico moderato per la Sardegna, Solinas: «Non abbassare la guardia contro il virus»
Nell’Isola somministrate 1 milione e 500mila dosi di vaccino.
L’Istituto superiore di Sanità nell’ultimo monitoraggio settimanale ha indicato un rischio epidemiologico moderato per la Sardegna a causa del trend dei contagi in lieve risalita e nonostante nell’Isola si registri ancora un’incidenza contenuta. Sul fronte della campagna vaccinale la Sardegna continua a correre, con il superamento del milione e mezzo di dosi somministrate.
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«Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la battaglia sia conclusa e che l’emergenza sia definitivamente alle spalle. Serve ancora il massimo impegno da parte di tutti e il rispetto delle misure anti-contagio», dichiara presidente della Regione, Christian Solinas, lanciando un appello ai sardi. «La circolazione delle varianti – prosegue il Presidente – rappresenta una minaccia che non può essere sottovalutata».
«L’entusiasmo per aver ripreso in mano le nostre vite e la nostra socialità non può però portarci ad abbassare la guardia contro il virus, qualunque sia la circostanza». In vista della finale degli Europei di calcio il Presidente aggiunge: «Da tempo attendevamo di poter rivivere e condividere l’emozione per un grande evento sportivo, ma non dobbiamo dimenticare che il virus cammina sulle gambe delle persone. Evitare gli assembramenti, mantenere il distanziamento sociale e l’uso della mascherina, eventualmente anche all’aperto, rappresentano un modo responsabile di poter vivere questo appuntamento».
«Le vaccinazioni proseguono senza sosta – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – e la Sardegna oggi è fra le prime sette regioni per dosi somministrate tra quelle ricevute, all’89,7%, al di sopra della media nazionale. Nella giornata di ieri siamo stati la quarta regione per dosi somministrate ogni centomila abitanti dietro Lombardia, Campania e Lazio. La pressione sugli ospedali ormai è quasi azzerata, ma a preoccupare sono i focolai su cui è concentrata tutta la nostra attenzione».