Sanità Sardegna, proroga contratti oltre Covid: mozione di LeU, M5s, PD e Progressisti
L’obiettivo: far rinnovare i contratti in scadenza di tutti i lavoratori precari del Sistema Sanitario Regionale fino al 31 dicembre.
CAGLIARI. Questa mattina i Consiglieri regionali del Gruppo Liberi e Uguali Daniele Cocco ed Eugenio Lai, insieme ai Consiglieri dei Gruppi M5s, PD e Progressisti, hanno presentato una Mozione sulla necessità di prorogare i contratti in scadenza dei lavoratori precari reclutati nell’ambito delle attività sanitarie straordinarie e urgenti dovute alla diffusione del Covid-19.
«Nell’ambito dell’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19, l’Azienda per la Tutela della Salute (ATS), al fine di far fronte alle esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla diffusione virus, garantire ilivelli essenziali di assistenza nonché per assicurare sull’intero territorio regionale un incremento dei posti letto per la terapia intensiva e sub-intensiva necessari alla cura dei pazienti affetti dal virus, ha attivato il reclutamento di personale sanitario, tecnico e amministrativo, da destinare a tutte le sedi territoriali, stipulando contratti di lavoro a tempo determinato con la possibilità di rinnovo per un periodo comunque non superiore allo stato emergenziale», spiega il primo firmatario della Mozione e vicepresidente della Commissione sanità Daniele Cocco.
«Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che prevede la proroga dello stato di emergenza nazionale e delle misure per il contenimento dell’epidemia fino al 31 marzo 2022, pertanto – continua Cocco –, con la fine dello stato emergenziale, il personale in servizio presso le strutture sanitarie reginali, reclutato in via straordinaria ed emergenziale attraverso procedure di selezione a tempo determinato, cessa dal servizio con un grave danno per tutti i cittadini sardi, specialmente per i pazienti già in cura e per quelli più fragili e bisognosi».
«Una situazione inaccettabile – rimarca il Consigliere – che manderebbe ancora più in crisi un sistema sanitario regionale già al limite del collasso con liste di attesa lunghissime, con il rinvio, o peggio la cancellazione, di importanti prestazioni specialistiche, diagnostiche e chirurgiche, alcune delle quali anche salvavita, per tantissimi cittadini sardi».
Per questo motivo, prosegue l’esponente di LeU, «dobbiamo dare un po’ di respiro al personale sanitario assunto a tempo indeterminato presso le strutture del SSR, impegnato nei reparti con intolleranti carichi di lavoro e, spesso, senza poter fruire dei necessari turni di riposo e senza il rispetto del numero massimo di turni di pronta disponibilità notturna e festiva».
«Tutto il personale precario assunto nell’ambito dell’emergenza Covid-19, ha contribuito, e tutt’ora sta contribuendo alla lotta contro il Covid – sottolinea Cocco –, limitandone la diffusione e garantendo l’assistenza ed il funzionamento dei servizi sanitari destinati ai cittadini. Dobbiamo garantire concrete possibilità di lavoro a qualificati operatori che, dopo essersi formati ed aver lavorato nelle strutture sanitarie sarde in un momento di grave crisi sanitaria, hanno tutto il diritto di vedere riconosciuto il loro impegno e il loro sacrificio.
Ritengo che per troppo tempo si è cercato di sopperire alle carenze in organico attraverso il reclutamento di personale sanitario tramite la somministrazione di lavoro interinale o tramite la proroga dei contratti a tempo determinato, favorendo, di fatto, il cronicizzarsi di una situazione di precarietà lavorativa presso le strutture del Servizio Sanitario Regionale».
Pertanto, la Mozione impegna il presidente della Regione Solinas e la Giunta regionale a far attivare le procedure necessarie al fine di rinnovare, fino al 31 dicembre 2022, i contratti in scadenza di tutti i lavoratori precari del Sistema Sanitario Regionale e, contestualmente, a far attivare straordinarie procedure concorsuali o selettive, conformi alla volontà espressa dal Consiglio regionale e coerenti con la normativa vigente, per il reclutamento di nuovo personale sanitario, tecnico e ammnistrativo a tempo indeterminato, dando priorità alle stabilizzazioni del personale precario attualmente in servizio.
