• 1 Luglio 2024
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Sassari. Assalto alla Mondialpol, il Siulp: «La malavita alza il tiro, servono più Agenti»

Questura Sassari
Intervento della segreteria provinciale e regionale del sindacato della Polizia per denunciare ancora una volta il problema della carenza di personale negli Uffici della provincia.

SASSARI | 29 giugno 2024. L’ennesimo assalto al caveau della Mondialpol di Sassari avvenuto ieri sera (leggi), ad opera di un commando armato, riporta alla luce la grave carenza di personale negli Uffici di Polizia della provincia, a partire dalla Questura e dalla sezione Polizia Stradale del capoluogo. Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (SIULP) ha ripetutamente sollevato il problema a livello territoriale, regionale e nazionale, intervenendo presso il Ministero dell’Interno (Dipartimento della pubblica sicurezza) e promuovendo una campagna di sensibilizzazione pubblica.

«Diverse sono state le interlocuzioni anche con la classe politica locale per fare emergere in tutta la sua complessità l’attuale stato di cose che caratterizza la provincia di Sassari», ricordano Giuseppe Caracciolo e Massimiliano Pala, rispettivamente segretario regionale e provinciale del SIULP.

«Dopo la rapina dello scorso 31 gennaio nel corso della quale un commando armato ha assaltato 3 furgoni portavalori della Vigilpol lungo la Statale 131 – proseguono i due segretari –, oggi ci ritroviamo a dover stigmatizzare l’ennesimo evento delittuoso che desta non poco allarme sociale nella popolazione». Per questo «siamo a dir poco sconcertati di quello che ciclicamente si registra nella Provincia di Sassari», ossia le ripetute «rapine ai caveaux e ai furgoni portavalori». Per puro caso anche in questa circostanza – sottolineano Caracciolo e Pala –, non si sono registrate vittime tra gli appartenenti alle forze di Polizia, sebbene i malviventi non abbiano esitato un attimo a fare fuoco contro le pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, intervenute per affrontarli».

Nonostante questo quadro e «le nostre denunce, gli appelli alle istituzioni deputate alla dislocazione del personale sul territorio – evidenziano con sarcasmo Caracciolo e Pala –, il Ministero dell’Interno ha visto bene di inviare per la Questura di Sassari e gli Uffici sua diretta propaggine soltanto due unità, e sottolineiamo due, quale implementazione delle rispettive piante organiche con decorrenza dal prossimo 1° luglio».

Un potenziamento esiguo, dunque, se rapportato a quelle che sono le reali esigenze operative nella Provincia e sul fatto che «l’unica forma di contrasto contro tali eventi criminosi è la presenza capillare delle pattuglie sul territorio».

Nell’esprimere la loro solidarietà ai colleghi che sono stati oggetto dei colpi d’arma da fuoco da parte dei malviventi, i due segretari si chiedono a questo punto: «Che altro deve succedere affinché Sassari e il suo territorio beneficino di un’implementazione di organico adeguata alle circostanze registrate, considerato che la malavita alza il tiro in maniera esponenziale? Deve succedere l’irreparabile?».

Chiudendo il loro intervento Giuseppe Caracciolo e Massimiliano Pala plaudono comunque «tutti quei colleghi di Sassari che si sono recati in Ufficio, seppur liberi dal servizio, dando prova così di non comune senso del dovere e spirito di abnegazione». Hanno rivolto infine analogo apprezzamento anche per i «colleghi dei reparti dislocati in ambito regionale, che stanno convergendo in questo capoluogo di provincia per assicurare alla giustizia gli autori di questo grave reato».

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