Sassari, conclusi i lavori della Terapia intensiva della stecca bianca
SASSARI. Si sono conclusi dopo 30 giorni i lavori di adeguamento della nuova terapia intensiva da 30 posti, al piano terra della prima stecca bianca di viale San Pietro. I lavori urgenti, realizzati a tempo di record, hanno riguardato la realizzazione delle pavimentazioni e dei rivestimenti, il completamento e adattamento all’emergenza degli impianti elettrici, telefonici e trasmissione dati, degli impianti di sicurezza, telecamere, antincendio, condizionamento e gas medicali.
I lavori sono stati consegnati il 2 dicembre al raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Intercantieri Vittadello Spa di Pordenone e dalla Tepor Spa di Cagliari. Il 7 dicembre gli operai hanno iniziato le opere edili per concluderle ieri. Questa mattina l’impresa della pulizie ha avviato le opere che consentiranno di trasferire i primi arredi già per il 20 gennaio quindi i primi pazienti.
I lavori sono stati effettuati grazie al bando di gara aperta, indetta a livello nazionale dal commissario per l’emergenza sanitaria Covid, Domenico Arcuri, che ha consentito di intervenire proprio per la ristrutturazione e l’adeguamento della Terapia intensiva.
«I tempi e gli impegni sono stati rispettati – ha detto il commissario straordinario dell’Aou di Sassari Antonio Spano – e nell’arco di 30 giorni siamo riusciti a terminare i lavori edili. Questa, per il momento, diventerà l’unica terapia intensiva Covid dell’Aou di Sassari e al suo interno confluiranno le altre tre terapie intensive Covid attive in questo momento. Il risultato atteso è quello di una ottimizzazione delle risorse umane mediche e infermieristiche e una unificazione dei processi clinico assistenziali. Abbiamo dimostrato che le cose si possono fare in fretta e per questo dobbiamo ringraziare il raggruppamento temporaneo di impresa che ha vinto la gara e che ha lavorato giorno e notte e il nostro Ufficio tecnico».
L’apertura della struttura della stecca bianca darà una risposta alle necessità dettate dall’emergenza Covid. La pressione sulle terapie intensive, infatti, nella seconda fase della diffusione del Sars-Cov2, è stata particolarmente critica. Basti pensare che tra marzo e maggio scorso, nelle terapie intensive dell’Aou di Sassari, sono stati ricoverati 30 pazienti Covid positivi. Da agosto a oggi, invece, sono stati circa un centinaio.
Finita la pandemia, seguirà un’ulteriore fase di lavori che porterà la Rianimazione alla sua conformazione definitiva, con 23 posti letto. Il risultato sarà una struttura moderna, conforme agli standard di sicurezza e qualità previsti dalle vigenti normative sanitarie.
«La struttura dovrà adesso essere arredata – ha aggiunto il responsabile dell’Ufficio tecnico Roberto Manca – quindi seguiranno i collaudi necessari delle apparecchiature e sull’impiantistica. I nostri collaudi si chiuderanno nell’arco di tre o quattro giorni».
ALCUNI CENNI SULLA RIANIMAZIONE
I lavori per realizzare la Rianimazione al piano terra della prima stecca bianca erano stati avviati nel 2013 e si erano fermati nel 2015 per il fallimento della ditta vincitrice dell’appalto. Nel 2019, al termine delle lunghe e complesse vicende giudiziarie conseguenti al fallimento, l’Aou aveva predisposto il progetto per il completamento delle opere.
Il progetto prevedeva una conformazione finale da 23 posti di terapia intensiva, adeguando gli originali 16 del progetto iniziale alle nuove assegnazioni previste dalla riforma sanitaria. Per fronteggiare l’emergenza Covid-19, tuttavia, si è deciso di avviare una serie di lavori urgenti, propedeutici al completamento nella versione finale da 23 posti letto. In trenta giorni sarà possibile disporre di una Terapia intensiva in una conformazione provvisoria ma utilizzabile in completa sicurezza, in grado di ospitare in emergenza fino a 30 pazienti Covid positivi.