Sassari. Emergenza idrica, Pietro Pedoni (FdI): «Sulla gestione dell’acqua serve responsabilità»

Le perdite nella rete superano il 50% dell’acqua. Presentato da Consigliere comunale un’interrogazione per chiedere al Sindaco di «farsi portavoce presso i Consorzi di bonifica e la Regione, affinché vengano realizzate le opere di manutenzione».
SASSARI | 13 marzo 2025. «Nelle ultime settimane si è verificato un continuo rimpallo di responsabilità riguardo la gestione del servizio di approvvigionamento idrico nel nostro territorio. La Regione che “bacchetta” i Consorzi di bonifica, Enas che chiede spiegazioni sulla mancata realizzazione degli interventi di manutenzione, e i consorzi rispondono lamentando la limitata disponibilità di risorse. Sullo sfondo, le associazioni degli agricoltori che protestano per la mancanza d’acqua e chiedono risposte». Così Pietro Pedoni, consigliere comunale di Fratelli d’Italia Sassari, sull’emergenza idrica nella Nurra.
«I dati resi noti parlano chiaro: le perdite nella rete superano il 50%, anche a causa della cattiva manutenzione». Per questo «è necessaria un’assunzione di responsabilità – sottolinea Pedoni –, affinché il sistema idrico venga messo nelle condizioni di ridurre al minimo le dispersioni nella rete di distribuzione. A nulla serve rilanciare la proposta, già abbandonata nel 1995, della realizzazione di un nuovo invaso nel rio Crabolu, nella zona di Padria e Pozzomaggiore: con un costo di circa 60 milioni di euro, non risolverebbe il problema».
Per questi motivi l’esponente di FdI ha presentato un’interrogazione in Consiglio comunale per chiedere al Sindaco di «farsi portavoce presso i Consorzi di bonifica e la Regione, affinché vengano realizzate le opere di manutenzione, utilizzando tutti i sistemi a disposizione per recuperare le risorse necessarie. Va inoltre ricordato che, in ordine di priorità, gli utilizzi dell’acqua devono essere destinati prima agli usi civili, poi a quelli agricoli e infine a quelli industriali.
«Nei prossimi mesi – evidenzia Pedoni – sono previsti interventi di manutenzione sulla linea Coghinas, pertanto il sistema si reggerà solo sul Temo. Con il Bidighinzu ormai vuoto, si preannuncia dunque un periodo complicato. Dall’incontro dei giorni scorsi, ho avuto la sensazione che si stia navigando a vista, cercando soluzioni alternative come il recupero di vecchi pozzi o il potenziale utilizzo delle risorse idriche di Crucca e Surigheddu per coprire il fabbisogno nei mesi critici».
«In alternativa, resta solo la danza della pioggia», conclude il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia evidenziando come «questo continuo rimpallo di responsabilità non può ricadere sulla testa dei cittadini che, come accaduto nei giorni scorsi, si sono ritrovati ancora una volta con i rubinetti a secco».
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