Sassari, presentati i risultati dello screening cardiologico pediatrico dell’Aou
Il progetto “Un minuto per la vita”, che ha interessato circa 600 bambini tra i 6 e i 7 anni, è stato sostenuto dalla generosità dei cittadini, che hanno donato alla Cardiologia pediatrica dell’Aou di Sassari, attraverso la campagna “Sosteniamo le passioni”, 43mila euro.
SASSARI. Si è svolta questa mattina sede nella direzione generale dell’Aou di Sassari la conferenza stampa di presentazione dei risultati dello screening cardiologico del progetto “Un minuto per la vita” della Cardiologia pediatrica dell’Azienda ospedaliero universitaria. Attività che dal primo gennaio al 31 maggio di quest’anno ha coinvolto circa 600 bambini tra i 6 i 7 anni della prima elementare delle scuole di Sassari. Obiettivo dell’iniziativa, la prevenzione della morte cardiaca improvvisa e l’individuazione di cardiopatie congenite o alterazioni elettrocardiografiche in età precoce. Il progetto è stato supportato dalla campagna “Sosteniamo le passioni”, grazie alla quale diversi punti vendita della Conad di Sassari hanno raccolto e donato alla struttura di viale San Pietro la somma di 43mila euro.
«Il nostro progetto “Un minuto per la vita” che ha permesso di sottoporre a visita cardiologica tanti bambini della nostra città – ha affermato la dottoressa Chiara Culeddu, responsabile della Cardiologia pediatrica e delle cardiopatie congenite della struttura di viale San Pietro – è stato reso possibile grazie alla campagna “Sosteniamo le passioni” portata avanti dalla Conad che ringrazio in maniera particolare. Ci è stata donata una somma importante e pensiamo di implementare le attività legate allo screening. Acquisteremo della strumentazione specifica volta a migliorare la capacità diagnostica come gli elettrocardiografi, registratori holter, monitor multiparametrici, nuove sonde ecocardiografiche».
I risultati dell’iniziativa sono stati illustrati dalla responsabile della Cardiologia pediatrica, mentre Fabrizio Piras, titolare della società Filangera e dei punti vendita di via Gramsci e di viale Porto Torres, e Maurizio Unali titolare del punto vendita di via Colombo hanno spiegato l’importanza del progetto e come intendono organizzarlo per il prossimo anno. A fare gli onori di casa la direttrice amministrativa dell’Azienda ospedaliero universitaria Maria Dolores Soddu. «La prevenzione e la diagnosi precoce – ha sottolineato – sono elementi fondamentali di una buona gestione dell’assistenza sanitaria. Ringrazio a nome di tutta la direzione strategica, i responsabili dei punti vendita Conad perché il loro impegno, insieme alla generosità dei cittadini, hanno reso possibile questa lodevole iniziativa».
«Durante il primo anno (2019/2020) abbiamo visitato nella nostra clinica circa 400 i bambini. Quest’anno – evidenzia la dottoressa Culeddu – siamo andate noi nelle scuole. Preliminarmente gli insegnanti ricevono un questionario che consegnano agli alunni con un consenso informato e una scheda anamnestica da far compilare ai genitori. Chiediamo, ad esempio, se ci sono casi in famiglia come cardiopatie congenite o morti improvvise».
L’intervento dell’équipe, costituita da una cardiologa e da un’infermiera, consiste in una visita cardiologica e nell’effettuazione di un elettrocardiogramma. Nei casi in cui c’è un sospetto diagnostico, vengono predisposti ulteriori accertamenti. «Quest’anno, su 600 bambini visitati – conferma la responsabile della Cardiologia pediatrica –, circa 12 sono risultati borderline e questi sono stati presi in carico dalla nostra struttura. Possiamo dire che questo è il primo screening di massa effettuato in Sardegna e in Italia per bambini in età scolare».
Alla conferenza erano presenti anche il dottor Mario Pala, ex direttore della Cardiologia pediatrica e Marina Crasti, responsabile della struttura Affari generali che ha curato l’iter amministrativo di approvazione del progetto.
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